Giuseppe Tartini e le melodie del Maestro delle Nazioni

L’Orchestra da Camera dell’FVG ha eseguito a Isola un concerto memorabile. Tra i protagonisti Angeleri e Sinagra

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Giuseppe Tartini e le melodie del Maestro delle Nazioni
L’Orchestra da Camera dell’FVG diretta da Romolo Gessi. Foto: Kris Dassena

Il progetto “Tartini 330”, nell’anno tartiniano proclamato dal governo, ha continuato il suo percorso anche nell’ultimo scorcio del 2022, approdando nuovamente a Isola, dove la Chiesa di Santa Maria d’Alieto ha fatto da cornice al concerto dell’Orchestra da Camera del Friuli-Venezia Giulia. L’ensemble è stato ospite della CAN comunale e del locale Centro per la cultura, lo sport e le manifestazioni. Nello spirito della collaborazione intercomunale, anche la municipalità di Isola ha così aderito all’iniziativa volta a celebrare il 330.esimo anniversario della nascita di Giuseppe Tartini.

Celebrazioni interregionali
A rimarcarlo è stata la coordinatrice culturale della CAN, Agnese Babič, nel suo indirizzo di saluto, dicendosi contenta e onorata che in regione i festeggiamenti superino i confini dell’area comunale piranese, porgendo un ringraziamento alla Comunità degli Italiani di Pirano per il sostegno. Ad affiancarla e a intervenire in apertura è stata pure la musicologa Margherita Canale che ha illustrato il programma proposto dalla compagine, concepito dal direttore d’orchestra Romolo Gessi.

Musiche del Settecento
Un itinerario musicale che si snoda attraverso le musiche di tre compositori e violinisti del Settecento, teso a delineare idealmente Giuseppe Tartini prima, durante e dopo. A rappresentare il fulcro della serata sono state naturalmente le melodie del Maestro delle Nazioni.
Per l’occasione l’Orchestra, che vanta oltre 30 anni di attività, ha eseguito una sonata, due concerti per violino e orchestra, nonché un concerto per violoncello e orchestra.

Solisti d’eccezione
L’attento uditorio isolano ha avuto modo di applaudire due solisti d’eccezione. Le esibizioni, infatti, sono state arricchite dal violinista padovano Giovanni Angeleri, considerato un interprete estremamente raffinato per la musica tartiniana e vincitore oltretutto del prestigioso premio “Paganini”, nonché dalle capacità tecniche e artistiche della violoncellista napoletana Marianna Sinagra, anche concertistica della Filarmonica della Scala. Oltre alle musiche tartiniane, il pubblico si è lasciato avvolgere dalle composizioni del veneziano Antonio Vivaldi, con le quali Gessi ha pensato di aprire e chiudere l’evento musicale. Il Maestro delle quattro stagioni ha fortemente influenzato lo stile violinistico dell’epoca e anche nei concerti di Tartini è possibile osservare una forma e una struttura che si rifanno a quella veneziana, nonostante il suo stile, la linea melodica e le scelte armoniche si discostino da quelle vivaldiane, ha spiegato la Canale. Altro punto di riferimento di questo itinerario, che inizia a Venezia, passando per Padova, dove Tartini si stabilì e finisce nell’Europa centrale, è il violinista e compositore boemo František Benda, che studiò lo strumento con un allievo del Maestro piranese, dal quale è stato indirettamente influenzato.

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