Giulietta invoca Romeo dalla finestra dell’ex Liceo

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Giulietta invoca Romeo dalla finestra dell’ex Liceo

 FIUME Grande successo di pubblico per la suggestiva versione interattiva di “Romeo e Giulietta”, ideata e prodotta da Paolo Valerio e dal Teatro Stabile di Verona, composto da attori ormai specializzatisi nella valorizzazione degli edifici di alto valore artistico attraverso la narrazione teatrale. L’allestimento del Teatro Stabile di Verona è stato presentato sabato scorso nell’affascinante ambiente della Scuola Media Superiore Italiana di Fiume dinanzi ad un grande numero di connazionali e autorità, tra cui il console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, il presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, la vicepresidente della Regione istriana, Giuseppina Rajko, il preside della SMSI, Michele Sclembra, i presidenti delle Comunità degli Italiani di Fiume, Abbazia e Cherso, rispettivamente Melita Sciucca, Sonja Kalafatović e Daniele Surdić e il presidente dell’Assemblea della CI di Fiume, Moreno Vrancich. A salutare i presenti è stato il console Paolo Palminteri, il quale ha dato il via alle Giornate della cultura italiana, ricordando che il primo evento della serie viene ospitato da un’istituzione tanto cara a tutti i fiumani. L’attore, regista e direttore artistico del Teatro Stabile di Verona, Paolo Valerio, ha voluto ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita della serata. “Lo spettacolo è nato nel 1989 quale primo allestimento mai realizzato del ‘Romeo e Giulietta’ nella sua cornice ideale, quella del cortile della storica casa di Giulietta. Nel 1994 lo spettacolo ha assunto un carattere itinerante”, ha spiegato Paolo Valerio.

Uno spettacolo itinerante
Ogni scena dello spettacolo ha avuto un’ambientazione diversa, affinché venissero ricreate in ogni spazio le atmosfere del dramma: dalla festa a Casa Capuleti, alle risse nel centro di Verona, dalla famosissima scena del balcone alla Cripta di Frate Lorenzo. Lo spettacolo si è svolto dunque in “modo” itinerante: partita dal cortile interno dell’ex Liceo, la trama ha avuto prosieguo nell’atrio, dove si è svolta la scena di morte tra Tebaldo e Mercuzio. L’ultima notte d’amore tra Romeo e Giulietta si è svolta lungo la scalinata che porta al primo piano, mentre l’epilogo della storia è stato ambientato nell’Aula magna.
L’indimenticabile spettacolo è stato progettato e realizzato in maniera originale e interattiva: ha coinvolto il pubblico in una dimensione nuova, catapultandolo nelle vicende dei Montecchi e dei Capuleti, portandolo a vivere in prima persona la faida che insanguinava la Verona cantata dalla penna del Bardo immortale. Gli spettatori hanno avuto occasione di muoversi con i personaggi creati da Shakespeare, danzare con loro e seguirne le alterne vicende in prima persona.

Il primo atto si è svolto nel cortile interno. La Danza dei cavalieri, ballata dagli uomini Capuleti insieme alle proprie dame, ha coinvolto tutto il pubblico.

Dall’atrio fino all’Aula magna
La finestra centrale rivolta verso il cortile ha fatto da scenografia per il secondo atto. Qui, Romeo parla con Giulietta (affacciata alla finestra) e si giurano amore e l’intenzione del matrimonio. La location del terzo atto è stato l’atrio dell’ex Liceo: Tibaldo e Mercuzio si incontrano per strada e si battono sotto il grande lampadario (logicamente, dopo esservi passati sotto, il loro destino era inevitabile!). Tibaldo uccide Mercuzio e Romeo uccide Tibaldo, scappando. Il quarto atto è stato seguito dalla scalinata mentre per il quinto gli spettatori si sono trasferiti in Aula magna. Romeo, credendo morta Giulietta, beve il veleno che ha con sé, uccidendosi. Giulietta, al risveglio, vede il corpo di Romeo e dopo averlo baciato, nella speranza che sulle sua labbra sia rimasto ancora del veleno, si uccide trafiggendosi il petto con il pugnale di lui.

In scena il preside!
A interpretare Giulietta è stata la bravissima Letizia Bravi. Romeo ha visto alternarsi due attori: Filippo Bedeschi e Marino Guidi, quest’ultimo scelto a caso tra il pubblico. Nel ruolo di Mercuzio (che è il narratore della vicenda) si sono alternati Enzo Forleo e Josip (uno degli spettatori) mentre il personaggio di Tebaldo è stato incarnato dal preside Michele Scalembra. Particolarmente apprezzata dal pubblico è stata la scena di morte tra Tebaldo e Mercuzio: Tebaldo, cugino di Giulietta, sfida Romeo a duello. Ma il giovane – al colmo della felicità e pieno di una simpatia “fraterna” per l’aggressore – rifiuta di battersi. Mercuzio, confidente e amico di Romeo, giovane coraggioso e brillante, si affretta a sostituirlo battendosi contro Tebaldo. Quest’ultimo lo ferisce a morte. Mercuzio muore maledicendo il litigio delle due famiglie nemiche. Romeo vendica la morte del suo amico e uccide Tebaldo. Va lodata l’interpretazione e l’ottima dizione di Marino Guidi.

La location – scelta azzeccata
La piéce di “Romeo e Giulietta” targata Teatro Stabile di Verona è un vero e proprio omaggio al teatro di Shakespeare, realizzato con una rigida attenzione al linguaggio e allo sviluppo dei personaggi, che Shakespeare concepì magistralmente donando un valore esemplare ed immortale alla storia. Il pubblico si è goduto la romantica passione dei due protagonisti, la follia sensibile, incosciente e fragile di Mercuzio e la forza e la temerarietà di Tebaldo. I costumi seicenteschi sono stati realizzati da Chiara Defant. La consulenza artistica è a firma di Anthony Tony Jugo.
La SMSI, insieme alla magia dei suoi ambienti interni, al fascino delle scalinate, dell’atrio e dell’Aula magna, è stata protagonista dello spettacolo quanto la forza immortale dell’amore contrastato di Romeo e Giulietta. L’ex Liceo è diventato per un’ora e mezza palcoscenico ideale e gli spettatori, presi per mano dai protagonisti, sono stati accompagnati attraverso una sintesi del capolavoro di Shakespeare che continua ad incantare il mondo toccando il cuore di tutti.

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