Giornata di Prešeren. Uno spettacolo sloveno

All’HKD di Sušak andrà in scena il 6 febbraio la messinscena «Da ne boš sama» della SAC Jazbec in partnerji di Kočevje

0
Giornata di Prešeren. Uno spettacolo sloveno
Vasja Simonič e Boris Rejec. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Al RiHub di Fiume è stato annunciato ieri lo spettacolo in lingua slovena “Da ne boš sama” (Che tu non stia sola), che andrà in scena il 6 febbraio alle ore 18 alla Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak. L’evento è stato offerto gratuitamente al pubblico fiumano, in primo luogo ai cittadini di nazionalità slovena, dalla Casa slovena Bazovica, dai Consigli regionale e cittadino della minoranza slovena, dall’Unione delle associazioni slovene in Croazia, dall’Ufficio del governo sloveno, dal Consiglio per le minoranze nazionali e dalla Città di Fiume in occasione della Giornata di Prešeren, la festa nazionale che viene celebrata l’8 febbraio, data in cui nel 1849 si spense il grande poeta sloveno France Prešeren.

A parlare dell’evento sono stati Boris Rejec e Vasja Simonič, rispettivamente presidenti del Consiglio cittadino e di quello regionale della minoranza nazionale slovena.

Un testo premiato
La spettacolo è stato prodotto dalla SAC Jazbec in partnerji di Kočevje e firmato da Selma Parisi, per la regia di Gašper Jarni. In scena si presenteranno Andreja Mlekuž nel ruolo della madre, Suzana Puš in veste della figlia, mentre il robot e la voce del figlio sarà quella di Tilen Štirn. La voce del pronto soccorso è di Jožica Grmič.
Il testo è stato tradotto da Gašper Jarni, Andreja Mlekuž, Suzana Puš, la revisione è stata fatta da Teja Kačar, la scenografia è di Sven Štralleger, i costumi di Andrej Vrhovnik. La scelta dello sfondo musicale è stata effettuata da Mojca Hribar Osmak e da Jasmina Tomšič, le luci e l’impianto sonoro sono stati curati da Aleš Škaper.
L’autrice del testo, Selma Parisi, ha firmato diversi studi scientifici nel campo della teatrologia e della pedagogia teatrale, testi teatrali e letterari, nonché sceneggiature cinematografiche per adulti, bambini e giovani. Ha pubblicato diverse critiche teatrali e recensioni letterarie e cinematografiche. È stata insignita di diversi premi per i suoi testi teatrali, mentre nel 2020, al concorso Eurodrams BCMS (Rete europea per le traduzioni teatrali) per testi drammatici originali il suo dramma “Da ne boš sama” si è piazzato al secondo posto.

La vecchiaia e la solitudine
In questo testo teatrale, l’autrice si occupa di un momento nella vita in cui i ruoli familiari si scambiano definitivamente: il genitore è diventato un bambino, spaventato, impotente, ma ostinato ed egoista, mentre il figlio è diventato protettore, educatore, assistente del proprio genitore, ma senza pazienza e autentica comprensione per il labirinto della vecchiaia nel quale si perde il suo genitore, fino a poco tempo fa forte e stabile. Dinanzi al genitore c’è la solitudine e il momento finale della partenza, mentre il figlio rincorre la vita per immergersi in tutti i suoi ruoli.
In un appartamento, in una città qualsiasi, la madre vive da sola e si ostina a rifiutare ogni aiuto che potrebbe alleviarle gli acciacchi giunti con il passare degli anni. Il figlio vive e lavora in un altro Paese già da tempo, mentre la figlia si prepara ad andarsene per un periodo di perfezionamento professionale.
La tecnologia moderna verrà sfruttata per non abbandonare la madre a sé stessa: a farle compagnia sarà un robot progettato da suo figlio.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display