Gianni Maran: 17 anni di arte e pittura presentati a Matera

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Gianni Maran: 17 anni di arte e pittura presentati a Matera
Foto UPT

Grande emozione e tantissimi ospiti per Gianni Maran al vernissage della sua prima mostra antologica organizzata dall’Università popolare di Trieste, dalla Regione FVG, dall’Unione Italiana, dalla Lega navale di Matera-Castellaneta, dal Comune di Matera, dalla Provincia di Matera, dall’Università della Basilicata e dalla Camera di Commercio della Basilicata nella splendida cornice della Capitale Europea della Cultura 2019, Matera.
Martedì 28 giugno, presso la suggestiva sede della Lega navale di Matera-Castellaneta e alla presenza dei massimi rappresentanti del Comune e della Provincia di Matera, della Lega navale di Matera-Castellaneta, dell’Università della Basilicata e dell’Università Popolare di Trieste, è stata ufficialmente inaugurata la mostra personale di Gianni Maran “Il pittore e il pesce”. Trattasi di un’antologica (2005-2022) che presenta al pubblico l’operato e la poliedricità dell’artista nonché l’indissolubile legame con il poeta e concittadino, Biagio Marin, una delle figure più affascinanti e particolari del Novecento letterario italiano.
Nel portare i saluti del Presidente dell’Ente morale triestino Dott. Emilio Fatovic, il Segretario generale Fabrizio Somma ha voluto ringraziare i padroni di casa per la disponibilità e l’impegno profuso nella realizzazione del progetto, sottolineando il valore artistico di Maran. “L’arte libera la mente e apre il cuore, mettendo in comunicazione popoli e culture diverse, creando ponti ed eliminando muri e barriere tra gli esseri umani. Oggi più che mai c’è bisogno di valorizzare il lavoro degli artisti come Gianni Maran, che con le loro creazioni lasciano un significativo patrimonio all’umanità attraverso un messaggio universale di bellezza, speranza e poesia”.
Nato nel 1958 a Grado, Gianni Maran coltiva, sin da giovanissimo, la passione per la pittura. Infatti, già all’età di dieci anni frequenta lo studio dell’artista gradese Aldo Marocco che successivamente diverrà suo professore di disegno. Alla fine anni 70’, invece, l’incontro con il poeta gradese Biagio Marin, che gli aprirà nuovi orizzonti creativi dando inizio a una ricerca artistica legata alla sua isola. L’Isola d’oro, come viene chiamata Grado, e il suo rapporto con il mare sono state la materia da cui Biagio Marin ha tratto ispirazione e si è fatto trasportare alla ricerca del senso della vita. Per Gianni Maran, analogamente, il mare diventa qualcosa di più della parola divina.
L’esposizione a Matera è un nuovo, importante appuntamento culturale organizzato dall’Università popolare di Trieste in occasione del Seminario regionale itinerante per i docenti della CNI in Basilicata, in programma dal 4 al 9 luglio, che mira a valorizzare e promuovere l’eccellenza artistica italiana.

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