Fulvia Zudič e le sue «Signorine»

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Fulvia Zudič e le sue «Signorine»

ISOLA | Un omaggio alle donne con una serie di dipinti sugli sfondi di svariate città, ma soprattutto Isola, Pirano e Capodistria, con le vie e le calli del centro storico, oppure con richiami alla natura, le saline, i vigneti. È la mostra intitolata “Signorine”, inaugurata a Palazzo Manzioli, proprio in occasione della Festa della donna. L’esposizione porta la firma di una delle artiste più poliedriche della Comunità Nazionale Italiana, Fulvia Zudič, che dopo le tappe nella sua Pirano e a Capodistria, espone ora a Isola. “Lo faccio con grande piacere perché sono molto legata alla città – ha specificato la pittrice –. In passato avevo qui un atelier in cui ho lavorato tantissimo”. Agnese Babič, coordinatrice culturale della CAN di Isola, nell’introdurre la mostra ha fatto presente che c’è un “angolino” dedicato alla città con quattro nuovi dipinti intitolati “Passeggiata estiva”.

“Mi fa particolarmente piacere vedere così tante donne a questa serata, ma ciò non mi sorprende perché la Zudič è una delle artiste più valide e rappresentative del nostro territorio. Lo dimostrano i prestigiosi premi che ha vinto sia in Slovenia che all’estero, dall’Ex-tempore di Pirano a quello di Grisignana e tanto altro”, ha rilevato Dejan Mehmedovič, critico d’arte e direttore della galleria “Insula” di Isola. La donna è peraltro un tema ricorrente, come nella collezione “Le dame piranesi”, ma che la Zudič rende ancora più affascinanti perché in perfetta armonia con quello che le è particolarmente caro, il Mediterraneo, con i suoi colori caldi, le atmosfere uniche, i paesaggi, il clima piacevole e rassicurante. La donna è più di una bellezza estetica, che l’artista veste con abiti eleganti: è un omaggio al patrimonio ambientale e storico, all’eleganza, alla storia. “Narrano il passato e il presente toccando temi personali e sociali, discorrono dello spazio, del tempo, dell’intimo e del pubblico”, ha affermato Mehmedovič, ricordando che la Zudič è anche scultrice, designer, stilista di moda e scenografa. Secondo il critico d’arte è nel disegno che emerge il suo stile eccezionale, caratterizzato dall’esecuzione piana, ma reso altamente espressivo dallo scorrere sinuoso delle linee. Rispecchia il carattere anche di sé stessa: una persona affabile, calorosa, bella nell’animo, attaccata alle sue radici e al patrimonio della sua terra e soprattutto, non dimentichiamolo, mediterranea.
La serata, che si colloca nel tradizionale evento “Donne, arte e musica” dedicato alla Giornata della donna, è proseguita in compagnia con il gruppo “Musicittà”, vincitore del Festival dell’Istroveneto “Dimela cantando 2018”. Assieme all’ospite, il cantante Stefano Hering, sono stati proposti brani in dialetto istroveneto tratti dall’album “Mi me insogno”, molti dei quali scritti dal connazionale Silvio Forza, e altre canzoni che fanno sempre presa sul pubblico, degli intramontabili Lucio Dalla, Mina, Domenico Modugno, Sergio Endrigo e tanti altri; omaggio reso ancora più speciale da Samanta Stell, di Pola, che con grande disinvoltura e carisma, passa dal flauto, al canto e ad animare il pubblico.

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