Francamente… un successo

Il progetto d’autore di Petra Blašković, dedicato a Franca Rame nel decimo anniversario della sua morte e proposto al Teatro Popolare Istriano (INK) di Pola, è stato accolto con entusiasmo da un folto pubblico

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Francamente… un successo
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

I superlativi si sprecano per la rappresentazione teatrale “Francamente”, la cui première si è svolta venerdì sera nella Sala minore del Teatro Popolare Istriano (INK), gremita in ogni ordine di posti. La pièce è un progetto d’autore dell’attrice, sceneggiatrice, regista, burattinaia Petra B. Blašković dedicato alla nota attrice, attivista, politica e operatrice culturale italiana Franca Rame, consorte del premio Nobel per le letteratura Dario Fo.

Il ruolo della donna
Il lavoro è pure un omaggio a Franca Rame nel decimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 29 maggio 2013, e allo stesso tempo alla posizione e/o il ruolo della donna comune, moglie, madre e quant’altro, che purtroppo ancora oggi lotta per l’emancipazione. Lo spettacolo documentaristico teatrale è stato presentato in dialetto istroveneto e nel monologo finale pure in istrioto. Lo spettacolo ha avuto la componente tematica legata alle difficoltà che la donna affronta nella società, delle quali Rame ha sempre parlato e scritto, ma anche impersonato in scena. Difendendo sempre i ceti più deboli, tra cui anche il lavoratori, valori umani questi che le hanno creato spesso dei problemi nella sua difficile vita da combattente nata. I testi, riadattati in dialetto istroveneto e istrioto da Petra Blašković, sono stati tratti dalla biografia e dalle interviste di Franca Rame che s’intersecano con quelli delle opere scritte a quattro mani con Dario Fo “Tutta casa, letto e chiesa e altre storie” e “Una vita all’improvviso”.

Interpretazione impeccabile
Impeccabile l’interpretazione di Petra Blašković, che ha cantato, recitato e ballato con disinvoltura in quello che si presenta quasi come un monodramma, dando vita a uno spettacolo molto scorrevole, sincero e non patetico, caratterizzato sia da toni umoristici che da quelli più pesanti e tragici. “Sono felicissima innanzitutto per la reazione del pubblico, che si è fatto coinvolgere sin dall’inizio. Per la precisione dalle canzoni ‘Bella ciao’ e ‘L’Internazionale’, che hanno accompagnato il funerale laico di Franca Rame – ha puntualizzato Blašković –. Il pubblico è stato coinvolto nel contesto sociale, e vedere le persone cantare insieme, sentire gli applausi a scena aperta e capire che i messaggi sono stati recepiti, mi ha riempito il cuore. In questo spettacolo ho usato tutti i linguaggi d’espressione, dalle marionette alla tragedia greca. Si tratta in pratica di una giostra della vita, che dà espressività ai generi teatrali. Era mia intenzione fornire un’ulteriore dimensione al teatro, e ovviamente al dialetto. Quest’ultimo si è elevato a una cultura più ricercata, a un altro tipo di teatro, e non, senza offese… da paese”.

Un tono più drammatico
Con “Medea” poi, recitata in istrioto, si è voluto dare un tono più drammatico alla scena: “Morì, morì, femine, per farne una nova” sono stati gli ultimi versi del monologo. D’altronde la prima parte è stata molto più divertente. “Francamente me ne infischio, ve dirò, come che ghe và, se nò la vita che senso la gà?” è la canzonetta che più volte ha interpretato, cantato (e scritto) Petra Blašković.
Nell’insieme si è parlato dell’infanzia e della maturità di Franca Rame, così come delle esperienze vissute con lo zio Tommaso, a sua volta attore e militante socialista. L’autrice si è soffermata sull’aborto, che a quei tempi era proibito, sui valori dei lavoratori, sulla vita quotidiana e sui numerosissimi impegni delle donne, sul terrore del (neo)fascismo, del quale fu vittima essendo stata torturata e violentata nel 1973.

Lotta contro le ingiustizie
All’ultimo saluto a Franca Rame, il figlio Jacopo, a sua volta di sinistra (si tratta di un audio originale), aveva detto: “Mia madre ha fatto qualcosa per gli altri, quando doveva spiegare che si deve lottare contro tutte le ingiustizie. Bisogna farlo… non si può lasciare che degli esseri umani siano così… bisogna farlo…”. “Volevo che la gente in qualche modo ascolti i consigli di Franca Rame, per essere più forte dinanzi alle difficoltà”, ha concluso Petra Blašković. L’ultima replica è fissata per questa sera con inizio alle ore 19.30.

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