Fiume. Sarà restaurato il complesso del Palazzo del governo

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Fiume. Sarà restaurato il complesso del Palazzo del governo

FIUME | Sembra che per il bel parco del Palazzo del governo, ma anche per l’edificio stesso, stiano arrivando tempi migliori. Sono infatti in corso negli ultimi mesi le pratiche per la realizzazione di un progetto di rivitalizzazione del Palazzo del governo e della Casa di Nugent a Tersatto che comprende, tra l’altro, il restauro dello splendido edificio neorinascimentale e del parco che lo circonda.

Com’è noto, la sede del Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato venne progettata dall’architetto ungherese Alajos Hauszmann e costruita nel 1897, in contemporanea con il parco che inizialmente era privato, per cui i cittadini non vi potevano accedere. Le cose cambiarono alla fine della Seconda guerra mondiale, quando questo venne aperto al pubblico nel 1948. La struttura di base del parco rimase più o meno uguale fino al giorno d’oggi, anche se negli anni Trenta del secolo scorso la vegetazione venne arricchita. Nel 1939, nell’ambito di un’opera di ristrutturazione del parco, vennero rinnovate le due fontane. L’idea era di creare un bacino circolare e un meccanismo che permettesse di creare un alto zampillo d’acqua. Stando a una fotografia del 1975, le fontane all’epoca erano ancora in uso e non è chiaro quando queste vennero abbandonate alla loro sorte. Per tanti anni, infatti, le fontane versavano in pessime condizioni ed erano spesso cariche di rifiuti, anche se ultimamente in seno al Museo si sono dati da fare per migliorare l’aspetto di uno degli ambienti più rappresentativi di Fiume.

Opera di rinnovo del parco

In un breve colloquio, al quale ha preso parte anche la curatrice del Museo, Tamara Mataija (tra l’altro, autrice della recente mostra sul parco del Palazzo del governo), la direttrice del Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato, Nikolina Radić Štivić, ha spiegato che il 30 gennaio scorso è stato completato il Progetto integrato di rivitalizzazione del Palazzo del governo e della Casa di Nugent, finanziato dai fondi strutturali europei nell’ambito del programma operativo “Concorrenzialità e coesione”. In quest’ambito, un segmento del progetto riguarda anche l’opera di rinnovo del parco del Palazzo del governo.
“Il progetto principale è realizzato, mentre quello esecutivo verrà completato nel corso di quest’anno, in quanto senza tale documento non è possibile conoscere l’entità dell’investimento indispensabile per il rinnovo del Palazzo del governo e del parco – ha precisato la direttrice –. Quest’anno, pertanto, lavoreremo alla documentazione del progetto, mentre in seguito, in accordo con il nostro fondatore – la Regione litoraneo-montana – decideremo in base ai parametri finanziari se sarà possibile sottoporre a un’opera d’assetto il parco prima dell’intervento di restauro nel Palazzo. Dal momento che l’intervento al parco è un’opera meno complessa e costosa, forse sarebbe possibile rinnovarlo prima dell’avvio dei lavori all’interno del Museo. Ad ogni modo, attualmente non sappiamo ancora con precisione come procederemo. Ripeto, però, che tutto verrà fatto in collaborazione con la Regione”, ha sottolineato Nikolina Radić Štivić.

Ampliamento dell’allestimento permanente

“Prima di procedere con il progetto integrato di rivitalizzazione, che sarà avviato non prima del 2021, quando entrerà in vigore il nuovo quadro finanziario pluriennale per il periodo fino al 2027, ci attende, nel corso di quest’anno e dell’anno prossimo, il progetto dell’allestimento permanente, ovvero il suo ampliamento. Per quanto riguarda il parco, nel caso in cui fossero disponibili dei fondi, questi verranno investiti nel suo rinnovo integrale o almeno di una sua parte. Il parco, infatti, si può rinnovare anche a fasi, concentrandosi su determinati elementi, come ad esempio le fontane”.

Una volta avviata l’opera di rinnovo del parco, come verrà eseguita? Quali interventi si prevedono?

“Il nostro progetto principale di rinnovo del parco si basa sulla sua struttura originale, che praticamente non ha subìto notevoli cambiamenti dalla fine del XIX secolo, quand’è stato realizzato”.
La curatrice del Museo, Tamara Mataija, ha spiegato che l’unico cambiamento – avvenuto nell’ambito dell’ultimo intervento di rinnovo, nel 1939 – è stato l’opera di livellamento del terreno e l’aggiunta di un segmento del muro di cinta del complesso. In quell’ambito vennero pure aggiunte delle superfici verdi.

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Le due fontane

Nell’ambito dell’opera di rinnovo del parco verranno messe nuovamente in funzione, dopo diversi decenni, le due fontane che decorano la parte occidentale e orientale del complesso. Inoltre, le basse siepi che delimitano le quattro superfici verdi che circondano ciascuna fontana – e che attualmente lasciano a desiderare in quanto non uniformi e piene di inestetici varchi – verranno “rimpolpate”. Nel progetto originale le superfici verdi non erano decorate da fiori, per cui questi non verranno piantati nell’ambito del nuovo progetto. “Effettivamente – spiega Tamara Mataija –, all’epoca le quattro superfici intorno alle fontane non erano nemmeno delimitate da siepi. Queste sono state aggiunte successivamente e non figurano nell’antica documentazione e nelle fotografie antiche. Il parco era strutturato in maniera molto semplice e si basava sulla vegetazione mediterranea, non sui fiori”. Stando al nuovo progetto, nel parco verranno piantate alcune palme e risistemate le panchine in diversi punti del complesso.
Per quanto riguarda il segmento orientale del Palazzo del governo – nel quale vent’anni fa operava il club Python – questo verrà pure sottoposto a un intervento di ristrutturazione e vi si insedierà nuovamente un locale di ristorazione.
Uno degli elementi più interessanti del parco del Palazzo del governo sono senza dubbio le fontane, che non sono in funzione ormai da decenni, che tra non molto dovrebbero “rinascere”. Queste erano in funzione probabilmente fino agli anni Ottanta, ma dovettero venire chiuse dopo che i bacini circolari che le compongono avevano iniziato a perdere acqua in seguito ai danni alla loro struttura. Purtroppo, il pessimo stato in cui versavano e i rifiuti di cui erano spesso piene contribuivano al degrado in uno degli ambienti più belli di Fiume.
Qualche anno fa, la fontana nella parte occidentale del parco è stata riparata, mentre lo stesso lavoro verrà svolto prossimamente anche sulla seconda fontana. “Il segmento più complesso delle fontane sono i sistemi di pompaggio ormai antiquati, in quanto risalgono agli anni Trenta, per cui dovranno essere sostituiti con dei nuovi”, ha precisato Nikolina Radić Štivić.

Restauro del Salone giallo

L’opera di rinnovo del Palazzo del governo, invece, comprenderà un intervento di restauro degli stucchi all’interno dell’edificio, mentre nella Sala dei Marmi verrà nuovamente sistemato il parquet rimosso diversi anni fa. Inoltre, un intervento complesso attende anche il Salone giallo, che verrà interamente rinnovato in quanto le pareti sono state danneggiate da infiltrazioni d’acqua. “Uno degli interventi più costosi sarà senza dubbio la sostituzione degli infissi e dei serramenti, il che ci permetterà di aprire finalmente le tapparelle sulla facciata del palazzo – ha osservato la direttrice –. Bisogna sapere, infatti, che le tapparelle sono abbassate per motivi di conservazione degli interni. Infatti, la luce diretta del sole può danneggiare gli oggetti esposti (i pavimenti, le pareti e i mobili), per cui nel momento in cui si procederà con la sostituzione degli infissi sarà necessario studiare un sistema di protezione dalla radiazione solare. Nel suo insieme, però, l’edificio è in buono stato”, ha concluso Nikolina Radić Štivić.

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