Fiume. La Casa dell’Infanzia e l’edificio T crescono (foto)

I lavori proseguono senza intoppi nella palazzina destinata alla creatività dei bambini e verranno probabilmente completati entro la fine di giugno

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Fiume. La Casa dell’Infanzia e l’edificio T crescono (foto)

La pandemia da coronavirus non ha fermato i lavori nei vari cantieri edili aperti a Fiume e così nemmeno nel complesso Benčić, dove gli interventi di restauro e riqualificazione dell’edificio T, la futura sede della Biblioteca civica, e della Casa dell’Infanzia, senza parlare dello splendido Palazzo della direzione dell’ex Zuccherificio che è praticamente in dirittura d’arrivo, procedono spediti, sebbene abbiano risentito in parte del blocco dei confini imposto per contenere il contagio, il che ha influito sul rifornimento del materiale necessario per portare avanti i lavori secondo le dinamiche prestabilite.
Consolidamento statico
Hrvoje Borko, responsabile del cantiere edilizio della futura sede della Biblioteca civica, ha spiegato che da diversi mesi, senza contare un breve periodo di pausa quando è stato necessario stilare un nuovo progetto, in quanto l’edificio T si è dimostrato più staticamente instabile di quanto si credeva inizialmente, si sta lavorando al consolidamento statico della struttura.
“Prossimamente avvieremo l’intervento di fondazione della struttura, il che consiste nell’iniettare una miscela di cemento nelle fondamenta dell’edificio al fine di consolidare il terreno, intervento che richiederà due-tre mesi di lavoro – ha precisato Borko –. Prima di procedere con questo lavoro bisogna rafforzare la struttura portante dell’edificio, ovvero i muri esterni. Una parte di questo lavoro è stata già fatta, applicando fasce di fibre di carbonio per rinforzare la struttura del palazzo, in quanto questa non è stata costruita in cemento armato. Presto anche questo lavoro verrà completato, al che procederemo con la demolizione dei solai tra i piani del palazzo. Contiamo di iniziare con la demolizione in agosto, dopo che intorno all’edificio saranno sistemati i ponteggi che proteggeranno i muri”, ha rilevato Borko, aggiungendo che nell’edificio T non si sono verificati problemi con un mancato rifornimento di materiale edile.
Fibre di carbonio come rinforzo
L’elemento perpendicolare dell’edificio, in parte già demolito negli scorsi mesi, verrà raso completamente al suolo nel momento in cui saranno applicate le fibre di carbonio su tutto il manto esterno del palazzo e questo non avrà più problemi di statica. Le colonne in ferro che sostengono il solaio al pianterreno dell’edificio verranno sottoposte a restauro e rimarranno al loro posto come elementi storici originali del palazzo. Ricordiamo che lo stesso è stato fatto anche all’interno della Casa dell’Infanzia, dove al pianterreno si trovano colonne risalenti al 1899.
La Casa di mattoni è quasi completata
Per quanto riguarda la Casa dell’Infanzia, questa è ormai quasi completata dal punto di vista edile e al suo interno si stanno svolgendo i lavori di finitura. Come spiegatoci dal responsabile del cantiere, Borna Večenaj, al pianterreno è in corso la costruzione della struttura portante degli specchi che rivestiranno le pareti, dopodiché si procederà con la pavimentazione in gomma colata riciclata. Nei bagni è in corso l’intervento di posa delle piastrelle.
Nel pavimento del primo piano è visibile l’apertura circolare del lucernario, che dal tetto porterà la luce naturale fino al pianterreno del palazzo e che rappresenta un elemento distintivo della Casa dell’Infanzia. Il completamento del lucernario sarà un lavoro più complesso. in quanto richiederà una struttura portante particolare. Al primo piano i pavimenti saranno rivestiti in poliuretano, mentre le pareti della piccola sala cinematografica saranno rivestiti in moquette con il motivo del cielo di notte, mentre il pavimento sarà in parquet. Nello spazio dell’e-aula, al secondo piano, la moquette sul pavimento e sui muri recherà l’immagine di un bosco.
Pareti coloratissime
Un altro elemento decorativo di grande effetto all’interno dell’edificio sono le pareti e i pavimenti coloratissimi. Praticamente ogni muro sarà di un colore diverso, il che è già visibile dal momento che diverse pareti sono state già verniciate e attendono un ulteriore secondo strato. Sempre al secondo piano si troverà uno studio di registrazione, che ha già i suoi contorni. Gli infissi e i serramenti di questa stanza sono giunti dalla Spagna.
Generalmente, sono diversi i materiali utilizzati nell’edificazione del palazzo giunti dall’estero, per cui il blocco dei confini ha influito anche qui sull’andamento dei lavori. Ad ogni modo, se tutto procederà senza intoppi, l’edificio verrà completato entro la fine di giugno.
“La gomma colata che utilizzeremo per rivestire i pavimenti al pianterreno giunge pure dalla Spagna e questo è un problema, perché rallenterà i lavori. Speriamo, comunque, che l’allentamento delle restrizioni ci permetterà di portare al termine tutti i lavori come pianificato”, ha precisato Večenaj. Al terzo piano, come noto, si troverà la biblioteca Stribor, il cui pavimento sarà rivestito in parquet. Ciò che rimane è la verniciatura e la pavimentazione.
Le facciate rimangono in mattone
Il manto esterno dell’edificio in mattone non verrà verniciato e rimarrà così com’è. Servirà soltanto riparare eventuali crepe e sostituire i mattoni laddove ciò sarà necessario.
Al quarto piano si trova la terrazza del palazzo e qui “sboccia” il lucernario, che sarà coperto da un vetro resistente e dal quale sarà possibile vedere fino al pianterreno. La terrazza sarà coperta da un pavimento in poliuretano di colore giallo. In quello spazio verranno organizzati eventi di vario tipo. Una parte della terrazza verrà utilizzata anche per l’organizzazione degli spettacoli del Teatro dei burattini.

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