Fiume. Direttore f.f. del Museo civico, «No» alla nomina di Dario Kulišić

Con un voto a favore e due contro il Consiglio per la cultura esprime parere negativo in merito alla proposta del CdA e del Consiglio professionale dell'ente fiumano

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Fiume. Direttore f.f. del Museo civico, «No» alla nomina di Dario Kulišić
La seduta del Consiglio per la Cultura. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Si è tenuta ieri, in vista della seduta del Consiglio cittadino, in programma per oggi, la seduta del Consiglio per la Cultura della Città di Fiume, che ha discusso alcuni temi importanti per la città, come ad esempio il bilancio per il 2023 o la nomina del nuovo direttore f.f. del Museo civico di Fiume.

Bocciate le modifiche del Bilancio
In apertura dell’incontro la presidente del Consiglio, Maša Magzan, ha dato la parola alla rappresentante della Città, che ha spiegato che si sta preparando a modificare e integrare il bilancio in vista del fatto che dal primo aprile gli organi amministrativi non saranno più quindici, ma dieci. Ciò non cambia, però, la somma complessiva a disposizione, né la somma delle entrate e delle uscite già previste. Il vicepresidente del Consiglio, Mihail Petar Lukić, ha spiegato che non avendo sostenuto l’aggregazione dei Dipartimenti voterà contro il nuovo bilancio modificato e integrato.
Magzan ha aggiunto che da parte sua continua a essere preoccupata per i problemi in seno alla Cultura che non sono stati risolti finora, come ad esempio la mancata presentazione di una strategia di sviluppo culturale, i difetti dei piani e dei finanziamenti, il mancato sostegno ai giovani e alle organizzazioni culturali minori, ma anche le mancanze finanziarie nel bilancio del TNC e i debiti contratti nella realizzazione del programma di Fiume CEC2020. Considerati tutti questi argomenti, i presenti hanno rigettato la proposta con un voto a favore e due contro. Nella votazione per la conferma o meno dei bilanci dei settori amministrativi (non dei Dipartimenti) i voti sono stati uno a favore e due astenuti.

Proposto uno psicologo di Ragusa
Il tema che sta infuocando gli animi negli ultimi mesi è la nomina del nuovo direttore del Museo civico di Fiume, che in questo momento ha incontrato un ostacolo a quanto pare insormontabile dopo la bocciatura della nomina a direttore del Museo civico di Sabrina Žigo da parte del Consiglio cittadino. Il Consiglio d’amministrazione del Museo ha proposto e approvato il raguseo Dario Kulišić a facente funzione e ad argomentare questa scelta non è stato il presidente del Cda, Petar Petrinić, ma un altro membro del Consiglio, ovvero Maja Polić, storica dell’arte presso la sezione fiumana dell’Accademia croata delle Scienze e delle Arti (HAZU). Polić ha ripercorso gli ultimi mesi e tutte le difficoltà incontrate nella valutazione dei candidati e ha illustrato le caratteristiche di Kulišić.
“In base alla Legge sui musei – ha dichiarato Polić – nella scelta del direttore f.f. non è necessario bandire il concorso, ma è possibile nominare direttamente un candidato che abbia un diploma universitario, senza che sia necessariamente un dipendente del Museo. Per questo motivo, quando ci è stato proposto Kulišić, sia il CdA che il Consiglio professionale hanno votato all’unanimità la sua nomina, perché la situazione di precarietà vissuta in queste settimane è di gran lunga peggiore, che un direttore a tempo determinato. È stato criticato il fatto che il candidato è laureato in psicologia, ma vorrei ricordare che nella sua lunga carriera si è sempre occupato di esposizioni e programmi culturali. In fondo, a essere sinceri, anche il capodipartimento per la Cultura Ivan Šarar, nonché il direttore f.f. del Museo d’Arte moderna e contemporanea (MMSU) nel 2011, Ivo Matulić, sono laureati in psicologia, eppure si occupano di cultura. Kulišić ha una grande esperienza non solo nel settore culturale, ma anche amministrativo e secondo noi questo è essenziale in questo momento, perché il Museo civico ha bisogno di una persona che faccia ordine tra la documentazione, aggiorni lo Statuto e i Regolamenti e li renda conformi alla Legge sui musei”.

Necessaria una soluzione
Polić ha esposto anche altri problemi per i quali urge una soluzione, come ad esempio il trasloco della collezione di siluri Torpedo, attualmente nel magazzino di Žabica e che avrebbe dovuto essere sgomberata entro il 31 gennaio, nonché la preparazione della nave Galeb e una revisione approfondita del materiale in possesso del Museo e che dovrebbe venire controllato e catalogato ogni cinque anni, ma non è stato toccato dal 2014. Polić ha aggiunto anche che sia la rappresentante del Consiglio professionale, la curatrice Deborah Pustišek Antić, la quale aveva fatto domanda alla fine del 2022 per il posto di direttrice del Museo, che Marija Lazanja Dušević hanno detto che Kulišić sia la persona ideale perché il fatto di non essere fiumano gli garantisce la neutralità necessaria a calmare le tensioni in seno al Museo, ma anche sul piano politico.

Il candidato non convince
Nel dibattito che è seguito il consigliere Renato Stanković ha spiegato di non essere contrario a Kulišić, ma la mancanza di una procedura definita e la nomina diretta sono troppo avventate per un ente così importante come il Museo civico. Il direttore, anche solo facente funzione, darà all’ente un orientamento di sviluppo che non deve venir preso alla leggera e che merita un’attenzione più profonda e non un approccio sperimentale.
Mihail Petar Lukić ha criticato, invece, il fatto che non sia stata scelta una persona di Fiume e per giunta un candidato che non ha fatto niente di “spettacolare” finora. Per questo motivo ha votato contro la proposta.
Polić ha risposto alle critiche spiegando che Fiume è una città relativamente piccola e non sono molte le persone qualificate disposte a lasciare il loro attuale impiego per svolgere per un anno un lavoro di una così grande responsabilità.

Un clima «contaminato»
D’altra parte, il clima culturale fiumano è “contaminato”, per quanto questo termine possa avere connotazioni negative, e per questo motivo è nato il desiderio e il bisogno di scegliere una persona esterna con una solida esperienza lavorativa di questo tipo, che possa insegnare al Museo una “lezione” e aiutarlo a guardare avanti e a fare ordine in tutte e quattro le sue sedi: il Cubetto, lo Zuccherificio, la collezione Torpedo e la Galeb. In conclusione del suo intervento Polić ha spiegato che se Kulišić non dovesse venire confermato il prossimo passo è chiedere nuovamente l’intervento del ministro della Cultura e dei Media.
A questo punto il capodipartimento per la Cultura Ivan Šarar ha chiesto la parola per spiegare che il ministro potrebbe scegliere una persona che con Fiume non c’entra niente e che potrebbe destare più scontento di Dario Kulišić. Nonostante gli argomenti a favore, i voti contrari sono stati due e la proposta è stata rigettata.

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