
Una serata straordinaria all’insegna della musica e della cultura locale ha animato Villa Angiolina, la storica sede del Museo del Turismo croato. Due tra i più amati cantanti della scena locale, Nevia Rigutto e Duško Jeličić, hanno offerto un concerto capace di incantare il pubblico con un repertorio di canzoni in dialetto ciacavo e fiumano. Un evento che ha unito brani classici e nuovi pezzi, frutto del talento e dell’amore per la musica dei due affermati veterani della scena locale.
Nevia Rigutto, raggiante e sorridente, ha condiviso con il pubblico il suo entusiasmo per la serata: “ci tengo molto a esibirmi con le canzoni più nuove come quelle delle Canzonette Fiumane degli ultimi tre anni, ma anche con i brani che ho eseguito in ciacavo sia al MIQ che al ČAnsonfest. Non è la prima volta che eseguo queste nuove canzoni in ciacavo; sono già state presentate a Mattuglie e Castua. Ma sono particolarmente felice di esibirmi per la prima volta con Dule in un concerto di questo tipo, e per di più davanti alla Comunità Italiana di Abbazia. Che piacere! E poi, c’è qualcosa di davvero speciale nella nostra esibizione: stasera canteremo insieme la canzone ‘Pod ruku me ćapaj (Prendimi sottobraccio)’, che ci ha portato alla vittoria in duetto durante la prima serata del MIQ 2023 proprio qui ad Abbazia. Ma questa volta lo faremo in un modo unico: grazie a Melita Sciucca, che ha tradotto il testo dal ciacavo al fiumano, divideremo la canzone in due parti, cantando metà in ciascuna lingua.”
Dule, accompagnato dalla moglie Silvana e da Edi Lazarić, con cui forma il trio Bonaca, ha manifestato la sua gioia di esibirsi davanti al pubblico italiano di Abbazia. Fresco del titolo di “miglior uomo del mondo”, conferitogli simbolicamente tramite il testo della canzone vincente del ČAnsonfest da Šajeta, ha dichiarato: “È sempre una gioia esibirmi per questa comunità.”
La presidente della Comunità Italiana di Abbazia Sonja Kalafatović ha aperto la serata facendo gli onori di casa, e ha dichiarato: “con questo concerto, vogliamo trasmettere due messaggi importanti: il primo è che ci siamo riuniti all’inizio di questo autunno per dare il via a una nuova stagione di canti e melodie, di dialetti e lingue minoritarie che rappresentano un messaggio di pace, convivenza e tolleranza come stile di vita nella nostra bellissima cittadina. Il secondo messaggio è il nostro omaggio ad Abbazia per il 180º anniversario dalla nascita del turismo in questa località.”
Vesna Leiner, la direttrice del Museo del Turismo croato, a nome suo e del sindaco Kirigin, assente per altri impegni, ha parlato dell’importanza di questo anniversario legato al turismo, un fenomeno che ha radici profonde e che deve molto alla comunità Italiana di queste terre: “i musei devono essere sempre più aperti a varie manifestazioni e inclusivi con tutti. E così anche noi, con la Comunità Italiana, siamo sempre al vostro fianco e aperti a ogni vostra proposta.”
Sono stati espressi saluti anche a Marin Corva, della Giuunta esecutiva dell’Unione Italiana, Irene Meštrović, presidente del Consiglio della minoranza italiana della Città di Fiume, Melita Sciucca, presidente dimissionaria della Comunità degli Italiani di Fiume e Igor Prodan, presidente della Comunità Italiana di Laurana.
Il concerto, apertosi con l’interpretazione di Dule della celebre “Opatijo Bajna”, è proseguito in un clima di allegria e partecipazione, regalando al pubblico momenti indimenticabili e un forte senso di comunità e appartenenza. Una serata che ha saputo celebrare non solo la musica, ma anche la cultura e l’identità di un territorio ricco di storia e tradizioni.




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