
Stavolta si fa più che sul serio per un’edizione che ancor meglio di altre precedenti ha ragione d’essere e di celebrarsi. Pola sta per alzare il sipario sulla 30esima edizione del Salone del libro “Sa(n)jam knjige u Istri”, una rassegna che è regina della stagione autunno-inverno e che assieme a quella cinematografica estiva costituisce uno dei due più grossi e riconoscibili eventi culturali con cui Pola e l’Istria cercano di farsi vanto. Casa delle Forze Armate finirà consegnata ai volumi e alla letteratura, ai dibattiti e alla filosofia, alle mostre e all’arte nelle sue più poliedriche espressioni dal 29 novembre all’8 dicembre. Le date sono lontane si dirà, ma tutto è già predisposto per un programma tanto inedito quanto ricco, giacché deve obbligatoriamente essere degno di festeggiare un compleanno di gran pregio, per un evento che nei decenni è riuscito a convogliare personaggi e intellettuali di grosso calibro internazionale, premi Nobel della letteratura mondiale (Umberto Eco, Orhan Pamuk…), senza aver mai trascurato i traguardi più dignitosi della cultura e delle tradizioni nazionali, territoriali e locali, concedendo tra l’altro quella puntuale, notevolissima e rispettosa attenzione alla grande produzione artistico-culturale d’Italia.
La Fiera del libro polese, però non è un’industria a sé stante. Chi potrebbe averla pensata in questa veste autonoma è stato smentito in sede di conferenza stampa dalla sua ideatrice, direttrice artistica e deus ex machina, Magdalena Vodopija, ieri affiancata da Gorka Ostojić Cvajner, storica dell’arte e titolare dal Caffé Galleria Cvajner che ospita mostre e incontri, Tanja Miličić, direttrice del Festival del film di Pola, Eros Čakić, curatore della Galleria d’arte cittadina e Darko Komšo, direttore del Museo archeologico istriano. Assente giustificato il designer Mauricio Ferlin, sempre artefice dell’identità visiva della rassegna. E tanto di enti e istituzioni sono quelle che concorrono a testimoniare il contributo e il coinvolgimento dell’intero settore culturale cittadino nella creazione della Rassegna.
Oltre un centinaio di eventi
“Celebriamo trent’anni di fiera, con oltre un centinaio di happening concentrati in soli dieci giorni, più di cento autori ospiti, tanti appuntamenti abbinati a mostre, performance, concerti, tavole rotonde e quant’altro pure dedicato ai lettori in erba, il tutto sotto l’egida dell’argomento principe per il 2024: “’Microcosmo’ che vedrà inserita quale rassegna nella rassegna e quale particolare nell’universale, un ‘Istriacosmo’, Histrokozmos, ispirato alla nostra dimensione territoriale”. Ad anticipare l’evento con questo annuncio è Magdalena Vodopija, convinta del fatto che il Palazzo del libro (alias Casa delle Forze Armate e prima ancora Casinò Marina), diverrà un luogo intriso dalla nobiltà dello spirito, già a partire da uno dei primi appuntamenti. È atteso a Pola Rob Riemen, scrittore e filosofo irlandese, proprio con “La nobiltà di spirito”, opera che inquadra la consapevolezza del vivere un’epoca di crisi, segnata dalla guerra e dall’abbrutimento, ma anche la strenua volontà di opporsi alle deriva del tempo, nonché la determinazione a non perdere di vista la destinazione morale dell’essere umano, anche nelle tenebre della storia.
La seconda menzione onorevole in fatto di ospiti attesi alla Rassegna polese è stata riservata a Donatella di Cesare, filosofa, editorialista e saggista italiana, professore ordinario di filosofia teoretica all’Università “La Sapienza” di Roma, che ha tenuto lezioni e conferenze in molte Università europee e americane, mentre i suoi libri sono tradotti in otto lingue. Verrà a Pola per presentare un argomento oggi più che bollente: “Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione” (Torino, Bollati Boringhieri, 2017).
Il «Michelangelo del fumetto»
A fare scalpore nell’ambito del programma “Storie italiane” vi è anche l’annuncio dell’arrivo di Gaetano Liberatore, detto Tanino, che a fianco di Hugo Pratt e Milo Mannara rappresenta uno dei più grandi creatori del fumetto italiano d’autore. Oltre che illustratore, disegnatore e pittore, soprannominato da Frank Zappa il “Michelangelo del fumetto”, Tanino nel corso della sua carriera ha riscosso grande successo in Italia e all’estero conseguendo importanti premi. Dal 1982 vive e lavora in Francia dove si dedica anche all’arte contemporanea e a varie collaborazioni in realizzazioni cinematografiche, fra le quali “Ghostbusters – Acchiappafantasmi”, nonché come illustratore di album musicali. Lavorando nel cinema quale direttore artistico, disegnatore di costumi e di scenografie, nel 2003 vince il premio César per i migliori costumi del film “Asterix & Obelix – Missione Cleopatra”. A Tannino si deve l’androide Ranxerox, personaggio cardine del fumetto italiano, generato nella la sua forma definitiva con narrazioni lunghe e dai colori iperrealistici sulle pagine di Frigidaire. Tanto per rendere l’idea, dalla Roma ipertecnologica e tentacolare di un immaginario futuro a una New York quasi da dopobomba, le avventure del personaggio prefigurano il successivo movimento cyberpunk. Ultraviolento, figlio dell’Italia degli anni Settanta, fortemente sessuato e senza alcun tabù, Ranx è un personaggio cult che ha rivoluzionato gli anni Ottanta e cambiato per sempre il fumetto internazionale. Orgoglioso il curatore della Galleria cittadina, Eros Čakić nell’annunciare che l’esposizione dedicata a Tanino troverà posto in questi ambienti il 3 dicembre, dopo l’incontro con l’autore alla Casa delle Forze Armate.
Concerti e incontri letterari
Nell’impossibilità di illustrare per filo e per segno l’intero programma della Rassegna, merita anticipare l’abbondanza di ospiti che si renderanno protagonisti delle “colazioni con l’autore” – tra i quali si inserirà anche la nota cantante, Tereza Kesovija – quindi dei “tramonti con il libro”, dei “dialoghi dietro alle quinte” e delle tavole rotonde alle quali prenderanno parte Predrag Finci, Matija Ferlin, Emir Imamović Pirke, Alenka Zupančić, Biljana Kašić e Ana Schnabl. Appare in detto elenco il cantante montenegrino, Rambo Amadeus, che terrà anche concerto al Cinema Valli. Nel “Giardino slavo”, quindi, compariranno sulla scena l’autore ucraino Andrij Ljubka con il romanzo “Fratture”, nonché lo scrittore russo Mihail Šiškin, noto oppositore del regime di Putin, con “La mia Russia”. Altrettanto interessante l’angolo letterario “Il potere delle donne”, nel quale si accomoderanno la scrittrice svedese Karolina Ramqvist (“La donna orso”, ed. Iris Illyrica) e Nada Gašić (“Quattro fiamme”, LED, Sandorf). La festa di compleanno per “Sa(n)jam kjige u Istri”, si celebrerà, quindi, con stile e in forma espositiva alla Galleria (Chiesa sconsacrata) dei Sacri Cuori, gestita dal Museo archeologico istriano, dove verrà aperta la mostra dedicata ai trent’anni di storia del Salone del libro polese.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.