Festival Opatija, un anno da record

A colloquio con Ernie Gigante Dešković, direttore dell'istituzione attiva dal 1996, il quale ripercorre in un'intervista gli eventi che hanno segnato l'anno appena conclusosi attirando nella Perla del Quarnero migliaia di spettatori

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Festival Opatija, un anno da record
Ernie Gigante Dešković. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il Festival Opatija è una delle maggiori istituzioni culturali della Regione litoraneo-montana, nonché una delle più importanti realtà della scena artistico-culturale a livello nazionale. Fondato dalla Città di Abbazia nel 1996 allo scopo di arricchire l’offerta culturale della Perla del Quarnero soddisfacendo i fabbisogni culturali di abbaziani e turisti, il Festival Opatija oggigiorno gestisce quattro dei principali centri della vita culturale e urbana della città: la Scena estiva, il Padiglione artistico “Juraj Šporer”, il Centro Gervais e il Centro Moho di Volosca, che di anno in anno attirano sempre più spettatori di tutte le parti del mondo, ospitando allestimenti, performance e concerti di grandi nomi della scena mondiale. A parlarci dei più grandi successi del Festival Opatija ottenuti nel corso dell’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato Ernie Gigante Dešković, a capo dell’istituzione dal 2017 (e attualmente al suo secondo mandato), annunciandoci alcuni dei programmi che verranno promossi nel 2023.

Il Balletto nazionale giorgiano “Sukhishvili” si è esibito alla Scena estiva lo scorso giugno.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

L’anno scorso sembra aver annunciato finalmente una fine della pandemia e della crisi del settore delle industrie culturali e creative. Com’è stato l’anno 2022 per il Festival Opatija?
“Nel corso del 2022 siamo riusciti a ottenere dei risultati assai interessanti. Innanzitutto, abbiamo superato il record di programmi e iniziative artistico-culturali svolte nell’arco di un anno nella storia dell’istituzione, nonché quello del numero complessivo di spettatori in un anno. Allo stesso modo, abbiamo registrato il maggior numero di introiti nella storia del Festival Opatija e, inoltre, ciò che mi rende particolarmente felice è il fatto che abbiamo realizzato un programma ricco e variegato, creando un’offerta per tutti i gusti. In altre parole, il numero di eventi che abbiamo organizzato supera di gran lunga quello dei giorni dell’anno, un traguardo ottenuto grazie all’attuazione di molteplici iniziative in contemporanea. La somma di spettatori, invece, è di otto volte maggiore di quella degli abitanti di Abbazia, soprattutto grazie al folto pubblico che ha seguito il programma di eventi alla Scena estiva”.

Il concerto dei «Sabaton» un successo
A suo avviso, qual è stato il più grande successo tra i progetti realizzati dal Festival Opatija l’anno scorso?
“La mia risposta potrebbe sorprenderla, poiché non considero i risultati elencati sopra tra le maggiori conquiste del Festival Opatija nel 2022 e neanche il fatto che siamo tra le poche istituzioni culturali in Croazia che hanno concluso l’anno con un buon profitto. Credo invece che il maggior successo del Festival Opatija sia stato quello di aver organizzato efficacemente l’esibizione della band metal svedese “Sabaton”. Mi spiego. Il concerto dei “Sabaton” è stato uno spettacolo musicale-scenico di un genere che per la prima volta, a un tale livello, è stato ospitato alla Scena estiva. Abbiamo voluto spiccare il volo e mostrare che Abbazia può essere e offrire molto di più rispetto a quanto siamo abituati. Credo che ci siamo riusciti”.

Il concerto dei “Sabaton” è stato un successo senza precedenti.
Foto: RONI BRMALJ

Ha notato dei nuovi trend oppure una ripresa di vecchie tendenze per quanto riguarda il pubblico?
“Certamente. Il mondo sta cambiando a una velocità esorbitante. Le tendenze del pubblico di qualche anno fa ora sembrano del tutto obsolete e lo stesso discorso vale anche per l’offerta artistico-culturale in generale. In Croazia, purtroppo, alla cultura spesso ci si approccia a partire da punti di vista ottocenteschi, senza prendere in considerazione il fatto che gli aspetti più importanti al giorno d’oggi riguardano un management culturale moderno e all’avanguardia, mentre una persona abile e capace rappresenta la risorsa più preziosa. Quest’ultima considerazione spiega, infatti, il motivo dell’attuale stato delle cose in molte istituzioni del settore culturale in Croazia”.

Programmi per bambini e concerti
Che cosa ci può dire sui programmi organizzati per il pubblico dei più piccoli?
“Rivolgiamo una particolare attenzione ai nostri spettatori più giovani perché è così che formiamo il pubblico. Quelli che oggi sono bambini, domani saranno i nostri spettatori adulti. Li introduciamo nel mondo del teatro e dell’arte cinematografica organizzando incontri e laboratori pratici. Si tratta di programmi che vengono promossi durante tutto l’arco dell’anno e che ottengono sempre un ottimo riscontro (nella maggior parte dei casi, vengono esauriti tutti i posti disponibili), il che ci rende particolarmente felici. Abbiamo promosso pure diversi laboratori dedicati a discipline scientifiche, mentre grazie alla collaborazione con una serie di associazioni ci dedichiamo a programmi tesi a creare per i bambini, attraverso il gioco, occasioni di incontro con il lavoro creativo e la cultura”.

Proseguiranno anche quest’anno iniziative quali i Mesi del Teatar Exit e del Teatro Komedija?
“Da quando abbiamo a disposizione il nostro Centro Gervais, abbiamo l’opportunità di diluire nel tempo manifestazioni e Festival teatrali che prima, a causa della limitata disponibilità degli spazi, dovevano essere concentrati in pochissimi giorni. In questo modo, siamo riusciti a ospitare ogni mese una determinata compagnia teatrale, che così ha potuto presentare il proprio lavoro al nostro pubblico. È un’iniziativa che si è dimostrata assai positiva nel 2022 e che indubbiamente verrà promossa anche quest’anno. Naturalmente, non mancheranno sul cartellone del Centro Gervais neanche esibizioni di DJ, concerti di musica popolare ed eventi dedicati alla musica classica, come anche tante altre iniziative”.

Può annunciarci qualche progetto in piano per quest’anno o qualche collaborazione con altre realtà?
“In realtà, noi ci occupiamo di diverse attività contemporaneamente, dalla stagione teatrale al Gervais, agli allestimenti nel Padiglione artistico ‘Juraj Šporer’, ai laboratori del Centro Moho, fino ai grandi concerti alla Scena estiva. Sono forse proprio questi ultimi tra le iniziative più interessanti per il pubblico, poiché è da qualche anno che riusciamo a fare della Scena estiva una delle location preferite dal pubblico per i concerti della stagione calda. In pochissimi anni siamo riusciti a ospitare sul palco della Scena estiva artisti del calibro di Zucchero, Eros Ramazzotti, Diana Krall, Maksim Mrvica, Il Volo, Luka Šulić dei 2Cellos, Tom Jones, “Sabaton”, insomma gruppi, cantanti e musicisti rinomati a livello internazionale. Quest’anno sicuramente porteremo altri artisti di fama mondiale alla Scena estiva, che verranno annunciati a breve”.

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