«Felici e contente»: e se le fiabe avessero un finale diverso?

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«Felici e contente»: e se le fiabe avessero un finale diverso?

FIUME | E se dopo le nozze con il Principe Azzurro Cenerentola s’annoiasse a fare la regina, desiderando soltanto di potere svolgere le faccende domestiche? Oppure se Gretel diventasse una spietata donna d’affari, pronta a sbarazzarsi dell’indolente fratello Hansel? E ancora la Bella, assalita dal dubbio se in fondo non fosse stato meglio preferire la Bestia al Principe? Ebbene sì, sono tutti scenari proposti nello spettacolo per bambini e famiglie, “Felici e contente” di Corrado Premuda, dove le celebri fiabe vengono completamente ribaltate per trasformarsi in dei “sequel” buffi e inaspettati. È questa la trama di fondo dell’allestimento del Dramma Italiano del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume, che ha debuttato giovedì sera nella Casa di cultura croata di Sušak (HKD) quale lavoro inaugurale della stagione 2018/19.

In scena, a stravolgere il classico e fatidico finale “e vissero felici e contenti”, quattro attori – Ivna Bruck, Serena Ferraiuolo, Bruno Nacinovich e Lucio Slama – tutti impegnati a sostenere svariati e colorati personaggi. A curare la regia è il triestino Giorgio Amodeo, mentre le scenografie sono di Ljerka Hribar, i costumi di Osanna Šašinka e le musiche di Giovanni Settimo.

Ironia e un pizzico di cattiveria

L’autore Corrado Premuda, giocando col destino delle eroine delle fiabe più popolari, fa vivere loro nuove storie con una buona dose d’ironia e un pizzico di cattiveria. Tutte fiabe – otto nel libro di Premuda e quattro scelte per la trasposizione teatrale – iniziando da quella di Cenerentola, per passare poi a Hansel e Gretel, proseguire con La bella addormentata nel bosco e chiudere con La Bella e la Bestia. Storie riscritte in modo tale da destare e stimolare la fantasia dei piccini.
Nello spettacolo trova spazio pure una riflessione un po’ più profonda, in cui come messaggio finale c’è il fantasticare dei bambini, caratterizzato da un ragionamento sano e positivo. Perché l’insegnamento di fondo è che ciascuno può trovare all’interno di tutto quest’intreccio ciò che più gli interessa e giocare con famosi personaggi e trame come se fossero dei giocattoli, creando storie nuove, poiché l’unico limite di un racconto è la fantasia di chi lo scrive.
La prima di “Felici e contente” è stata un’occasione per ammirare la bravura dell’attrice Serena Ferraiuolo – recete acquisto del DI, alla sua seconda prova teatrale dopo la partecipazione a “Miscellanea” – la quale si è calata perfettamente nei suoi personaggi. Lo ha fatto con grande naturalezza, recitando, cantando, passando da un registro all’altro, e dimostrando al tempo stesso un’ottima interpretazione e mimica facciale. Non da meno l’attrice Ivna Bruck, che con timbri melodiosi e accattivanti, utilizzando pienamente la propria fisicità, ha interpretato anch’essa perfettamente i diversi ruoli a lei richiesti. Generosi i due personaggi maschili, Bruno Nacinovich e Lucio Slama, che in questo spettacolo hanno sostenuto “parti secondarie”, lasciando quindi spazio alle eroine, ma con una partecipazione intensa e comica.

Catturare l’attenzione dei bimbi

Nonostante lo spettacolo sia caratterizzato da una buona recitazione, avremmo però preferito una più ricca dose di fantasia, con maggiori soluzioni sceniche, soprattutto nella regia di Giorgio Amodeo, per raggiungere quel tanto che basta per catturare di più l’attenzione dei bambini presenti in platea.
Cosa che, vista la lunga esperienza di Amodeo nel teatro per ragazzi – per cui ha scritto, diretto e interpretato diverse pièce, senza dimenticare la pluridecennale collaborazione con lo “Zajc” –, era lecito aspettarsi. Il lavoro, della durata di un’ora, risulta essere a tratti privo di fantasia ed elementi d’intrattenimento. Anche l’impostazione scenografica avrebbe richiesto, a nostro avviso, una maggiore impostazione da piccole scene, per dare modo al pubblico di essere a diretto contatto con gli attori. Bastava forse scegliere uno spazio più contenuto.
Per questo motivo è venuta un po’ a mancare quella magia che gli attori riescono a trasmettere agli spettatori recitando su un palco più intimo.
“Felici e contente” dopo la tappa a Fiume sarà riproposto (dal 10 al 12 ottobre) a Umago, Pola e Buie, per spostarsi il 13 ottobre a Trieste, al Teatro dei Fabbri, in occasione della Rassegna del Teatro per ragazzi della Contrada.
Alla prima fiumana era presente anche l’autore del testo, Corrado Premuda, che abbiamo raggiunto a fine spettacolo per alcune dichiarazioni a caldo.

«Il mio personale rapporto con le fiabe»

“‘Felici e contente’, uscito nel 2013, è stato il primo libro per ragazzi che ho scritto – ha spiegato l’autore –. Da quel momento in poi si è aperta in me una vena di narratore per ragazzi, grazie alla quale sono seguiti altri volumi come ‘Un pittore di nome Leonor’, ‘La Barcolana dei bambini’ e ‘A bordo di un guscio di noce’ pubblicato anche in Croazia. Come scrittore sono molto contento della trasposizione del Dramma Italiano – ha proseguito –. Mi sono trovato da subito bene con il regista, gli attori e anche con la direzione. Vedere in carne e ossa i propri personaggi è stata una grande soddisfazione. Mi fa piacere anche la scelta di utilizzare nello spettacolo parti della prefazione del libro che ho scritto in modo molto intimo, raccontando il mio personale rapporto con le fiabe, che è poi quello raccontato dalle due eroine, dove ognuno può renderle proprie e fantasticare sul seguito”, ha spiegato Corrado Premuda, aggiungendo infine: “Sono contento che lo spettacolo abbia inaugurato la stagione della compagnia e spero porti fortuna al Dramma Italiano”.

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