Elis Lovrić: versi cullati da una leggera brezza estiva

La cantautrice di Rabaz ha regalato al pubblico nel Parco sculture di Dubrova una serata musicale unica dedicata al dialetto zacavo albonese

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Elis Lovrić: versi cullati da una leggera brezza estiva
Elis Lovrić nell’anfiteatro di Dubrova. Foto: TANJA ŠKOPAC

È stato un concerto con più di una sorpresa quello tenuto l’altra sera nell’anfiteatro “Dolac”, nel Parco sculture di Dubrova (Albona), dalla cantautrice Elis Lovrić di Rabaz. L’artista, conosciuta come ambasciatrice del dialetto zacavo albonese, parlata in cui è scritta gran parte delle sue canzoni e che è il “punto” di partenza per gli adattamenti dei suoi brani in molte altre lingue, si è presentata nell’ambito dell’edizione 2024 della manifestazione cittadina “Labin Art Republika” (Repubblica artistica di Albona), offrendo al pubblico presente una serata indimenticabile, non soltanto dal punto di vista dell’esperienza musicale, ma anche quella visiva.

Un allestimento perfetto
Infatti, l’anfiteatro ha “adottato” per l’occasione un aspetto speciale, anche grazie alle decorazioni scelte per il palcoscenico, come i pezzi del tessuto in tulle di color bianco e azzurro che rappresentavano una delle principali ispirazioni della cantautrice, il mare nella sua natia Rabaz, proprio quello che ha ispirato il suo “Kanat od mora” (Canto del mare), noto anche come un inno alla località menzionata e ad Albona. Oltre a questo brano, ad avere lo stesso titolo è anche un vero e proprio album-libro in cui sono raccolte alcune delle più famose canzoni di Lovrić, che è stato tradotto persino in giapponese e presentato l’anno scorso nell’ambito della prima tournée della cantautrice albonese nella Terra del Sol Levante.

Un messaggio nascosto
Lo stesso “pezzo di mare”, creato per la serata concertistica, ha simboleggiato pure la spiaggia a Rabaz sulla quale Elis ha registrato il video per la sua canzone “Sretno ti bilo” (traducibile come “Che la fortuna sia con te”), con la quale ha augurato a tutti i presenti buona fortuna e la “cancellazione” delle emozioni negative scaturite dalle esperienze poco piacevoli avute in passato. Dalla stessa spiaggia sono “arrivati” all’anfiteatro di Dubrova i ciottoli con un messaggio tratto dai brani dell’ambasciatrice del dialetto zacavo albonese che alla fine della serata sono stati regalati al pubblico.

Due ospiti speciali
Ma questa non è stata l’unica sorpresa. L’incontro è iniziato con l’esibizione della giovane albonese Lucija Miletić, la quale si è presentata, oltre che con due brani, anche con la poesia “Kolor”, di Lovrić, opera con cui la giovane aveva partecipato cinque anni fa, come studentessa della Scuola media superiore “Mate Blažina”, alla rassegna nazionale riservata alle scuole “LiDraNo”. A distanza di alcuni anni dall’interpretazione degli stessi versi, in un appuntamento cui aveva presenziato pure l’autrice della poesia, le due si erano incontrate casualmente a Zagabria, dove la giovane frequenta l’università. Durante una serata poi, Lucija Miletić, poetessa pure lei, ha avuto il ruolo di artista d’apertura.
Un altro momento inatteso si è avuto grazie alla decisione di Lovrić di invitare al concerto un musicista tedesco, Thorsten Sommer. Quest’ultimo, innamorato di Albona, vi continua a tornare e vi vorrebbe rimanere per sempre. Il suo brano “Zurück im Labin” (Il ritorno ad Albona) è stato presentato durante la serata a Dubrova, assieme a Elis, la quale ha notato che, nonostante il cognome dell’artista sia Sommer (“estate”), egli continua a visitare Albona anche nei mesi invernali.
Una sorpresa per la cantautrice stessa sono state tre ragazzine, Alani, Lena e Katarina, che, dopo aver cantato dal pubblico assieme alla star della serata, sono state invitate dalla loro cantante preferita a unirsi a lei sul palco a eseguire una parte del “Canto del mare”. È stato un momento molto emozionante anche per Elis… Tra le altre canzoni eseguite da Lovrić, pure “Se ti vol”, per la quale la cantautrice aveva vinto il “Premio per el mejo testo” al Festival dell’Istroveneto, come pure un adattamento lessicale del canto tradizionale giapponese dedicato ai fiori di ciliegio intitolato “Sakura” in cui “sakura” diventa (nello zacavo albonese) “sassolini”, inserito nel programma per accompagnare la distribuzione dei sassi della spiaggia menzionata sopra, frequentata da Elis e dal suo primo fidanzato. Alla fine della serata non potevano mancare i ringraziamenti dell’artista rivolti a tutti i suoi amici e collaboratori che hanno contribuito alla realizzazione del concerto, tanto speciale anche per il pubblico presente.

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