Due figlie di una cultura e una terra orgogliose di sé

Rosanna Turcinovich Giuricin nella sua silloge, la cui copertina riporta un dipinto di Nevia Gregorovich, ripercorre la sua vita e rivela i moti della sua anima

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Due figlie di una cultura e una terra orgogliose di sé

A Villa Antonio, sede della Comunità degli Italiani di Abbazia, ha avuto luogo la presentazione della raccolta di poesie “Oltre l’orizzonte… un sorriso” della giornalista e scrittrice, già redattrice del nostro quotidiano, Rosanna Turcinovich Giuricin. A dare un caloroso benvenuto ai presenti è stata la presidente del sodalizio, Sonja Kalafatović. Affiancata dalla pittrice e musicista Nevia Gregorovich, autrice del dipinto che adorna la copertina della silloge e autrice della mostra inaugurata in seguito, sempre negli spazi della CI, Rosanna Turcinovich Giuricin ha ribadito attraverso i suoi versi il suo amore e la nostalgia che la legano da una vita all’Istria e a Fiume. Come osservato da Nevia Gregorovich, questa è la prima volta che Rosanna Turcinovich Giuricin parla di sé e rivela i moti della sua anima. La pittrice ha voluto ringraziare la poetessa per aver voluto illustrare la sua silloge con i suoi dipinti ispirati al mare e alle onde. Ha ricordato inoltre il primo incontro con Rosanna, il momento in cui hanno capito di essere entrambe di origini istriane e in cui hanno sentito un’affinità reciproca. “Ci riconosciamo figlie della stessa terra partecipe del mistero dei confini tra Occidente e Oriente, figlie di una cultura orgogliosa di sé. È la terra del dolce richiamo che abbiamo sempre portato nel cuore, l’abbiamo fatta confluire nelle nostre opere”, ha puntualizzato Nevia Gregorovich.

Rosanna Turcinovich Giuricin ha dichiarato che questa di Abbazia è la prima presentazione della silloge e si è soffermata sugli anni della pandemia che per lei sono stati straordinari. Ha pubblicato quattro libri, ha lasciato il lavoro che ha svolto per 40 anni (si è ritirata in pensione) e ha ottenuto importanti riconoscimenti. La poetessa ha ricordato come la proposta di pubblicare le sue poesie le è giunta da un esule albonese e dopo aver ottenuto la conferma dall’editore che la silloge sarà pubblicata, aveva proposto a Nevia Gregorovich di illustrare la copertina. Da qui nasce la loro collaborazione. Rosanna Turcinovich Giuricin, parlando della sua produzione poetica, ha ricordato come da giornalista ha sempre raccontato gli altri e per gli altri, mentre scrivere versi è stato il suo modo di fermare i pensieri, di esprimere sé stessa. “Il giornalista esiste per raccontare gli altri, mentre noi siamo giornalisti particolari in quanto abbiamo dovuto raccontare una realtà complessa, trattando sempre argomenti comunitari, ma in punta di penna per non urtare le varie sensibilità”, ha puntualizzato. Ha ricordato pure che gran parte delle sue poesie è dedicata ai suoi genitori, dai quali era lontana per molto tempo vivendo a Fiume e in seguito in Italia. L’ultima parte della silloge è dedicata invece all’Istria che – ha osservato – ha conosciuto bene soltanto dopo essersi trasferita in Italia. “Nelle poesie ho messo a nudo la mia anima e il mio cuore”, ha concluso Rosanna Turcinovich Giuricin.

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