Dragan Rubeša fu amato da tutti

Il critico cinematografico e collaboratore della cineteca fiumana è stato commemorato all’Art cinema di Fiume

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Dragan Rubeša fu amato da tutti

In un’atmosfera informale ed emotiva, si è svolta all’Art cinema di Fiume la commemorazione di Dragan Rubeša, il critico cinematografico abbaziano e collaboratore della cineteca fiumana prematuramente scomparso il 14 febbraio scorso dopo una grave malattia. A ricordarlo sono stati numerosi colleghi, collaboratori e amici, oltre che sua madre, “teta Fina”, com’è stata presentata affettuosamente dalla direttrice dell’Art cinema, Slobodanka Mišković.

La direttrice ha ricordato che Rubeša è stato innanzitutto un grande amico e collaboratore, senza il quale l’Art cinema non sarebbe mai nato. “Dopo la sua scomparsa rimane un vuoto incolmabile, non soltanto nel nostro cinema e nella critica cinematografica in Croazia, ma anche a Fiume. Dragan ci apriva orizzonti nuovi e volgeva il nostro sguardo su film indipendenti e su tematiche spesso marginalizzate”, ha osservato Slobodanka Mišković, aggiungendo come tutti coloro con cui Rubeša collaborava diventavano anche suoi amici.

Sua madre, la signora Fina, ha voluto ricordare il momento in cui, dopo aver sostenuto l’esame di maturità al Ginnasio abbaziano, decise di occuparsi di giornalismo. Ha rilevato pure che Rubeša era una persona buona, era benvoluto e amato da tutti, amava profondamente il suo lavoro, mentre l’Art cinema era la sua seconda casa.

La signora Fina, madre di Dragan Rubeša

La redattrice della rubrica della Cultura del quotidiano “Novi list”, Kim Cuculić, ha osservato che le critiche di Rubeša (fu per lunghi anni collaboratore del quotidiano) erano sempre eccellenti e si occupavano prevalentemente di film che non appartenevano al mainstream e spesso non si potevano nemmeno vedere al cinema. Preferiva i film asiatici, mentre le sue critiche dimostravano sempre la vastità del suo sapere e la capacità di sintesi della situazione socio-politica.

La redattrice ha ricordato pure il suo spiccato senso dell’umorismo, la sua puntualità e diligenza. “Dragan non guardava i film, egli li viveva”, ha concluso.

Željko Pendić della Distune Promotions, ha sottolineato l’ottimismo, la semplicità e la modestia di Rubeša, ma soprattutto la sua amicizia e il suo sostegno. “Non ci rimane che conservare il tuo ricordo”, ha concluso Pendić.

Alla commemorazione ha fatto seguito la proiezione del film “Viva l’amore” (1994) di Tsai Ming-liang, uno degli autori preferiti di Dragan Rubeša. Ricordiamo che il critico cinematografico fu per cinque anni collaboratore dei supplementi “In più Cinema e spettacoli” del nostro quotidiano.

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