«Don Carlo» apre una nuova era lirica a Fiume

La première dell’opera verdiana allo «Zajc» segnerà l’inizio del mandato del direttore dell’Opera, Dražen Siriščević, nato e cresciuto nel capoluogo quarnerino

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«Don Carlo» apre una nuova era lirica a Fiume
Giorgio Surian, Simon Krečič, Dražen Siriščević, Marin Blažević, Diana Haller e Luka Ortar. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

In vista della première fiumana dell’opera “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, su libretto di Joseph Méry e Camille du Locle, tratto dall’omonima tragedia di Friedrich Schiller, al TNC “Ivan de Zajc” di Fiume è stata convocata una conferenza stampa non solo per presentare i solisti di questo progetto, una coproduzione con il Teatro Nazionale Sloveno di Maribor, ma anche per annunciare il nuovo direttore dell’Opera per la stagione teatrale 2023/2024. A dare il benvenuto ai presenti è stato il sovrintendente Marin Blažević, il quale ha dichiarato che tutti i cantanti sono formidabili e hanno contribuito a rendere quest’opera uno spettacolo mozzafiato. Blažević ha lodato pure lo scenografo e responsabile delle luci Wolfgang von Zoubek, il quale ha lavorato come artista indipendente per più di 25 anni in tutto il mondo, nonché la costumista Sandra Dekanić, che ha dato sfogo alla sua creatività in questa occasione.

Un’importante coproduzione internazionale
La parola è stata presa pure dal Maestro Simon Krečič, il quale ha spiegato che questa è la seconda coproduzione con il Teatro di Maribor e ha dichiarato di essere molto contento di questo progetto che unisce non solo i due Teatri, ma anche i due Paesi.
“Penso che ‘Don Carlo’ sia un ottimo titolo per iniziare la collaborazione e a confermarlo c’è il successo della première di Maribor – ha puntualizzato -. In questo caso abbiamo accorciato in maniera significativa la più lunga opera di Verdi riducendola a quattro atti, con una sola pausa, in modo da farla durare meno di quattro ore”.
Ai presenti si è rivolto il cantante lirico connazionale di fama internazionale, Giorgio Surian, che in questa occasione impersonerà il Grande Inquisitore.
“Si tratta di un bel ruolo – ha affermato Surian -, un ruolo che ho voluto da sempre cantare, ma non ne ho mai avuto l’occasione. Solitamente interpretavo Filippo II, ma ora mi accomiato da questo personaggio per dare spazio ai giovani, anche perché si tratta di un ruolo molto impegnativo, sia dal punto di vista scenico che vocale. Cercherò di concentrarmi sui ruoli baritonali per ora e ringrazio Marin Blažević per la bella e proficua collaborazione”, ha concluso.
La parola è stata presa pure dal solista e primo cantante dell’Opera fiumana, Luka Ortar, il quale interpreta il re spagnolo Filippo II nel “Don Carlo”, un ruolo al quale ha sempre aspirato, già dagli anni studenteschi. Orar ha spiegato che si tratta di un’occasione unica per dare vita a un personaggio particolare e cantare delle arie famose. Per questo motivo si impegnerà al massimo e ringrazia i colleghi più anziani per il sostegno dimostrato e il grande sapere condiviso nel corso delle prove. Ortar ha spiegato anche che il duetto tra Filippo II e il Grande Inquisitore, ovvero tra lui e Giorgio Surian, è uno dei rari duetti tra due bassi in un’opera lirica.
Per quanto riguarda i personaggi femminili, invece, solitamente le opere ne hanno due di cui uno è un soprano e il secondo un mezzosoprano.
Alla conferenza ha parlato Diana Haller, mezzosoprano di origine fiumana, la quale interpreta la principessa Eboli, un personaggio che nella prossima stagione teatrale porterà al Teatro di Stoccarda, nel quale attualmente lavora. Haller ha ringraziato la sovrintendenza dello “Zajc” per aver sempre dimostrato molta flessibilità per quanto riguarda l’adeguamento ai suoi orari e impegni lavorativi a Stoccarda e ha parlato della grande difficoltà dell’impersonare la principessa Eboli.

Siriščević: «una lode immeritata»
La seconda parte della conferenza, avvolta fino all’ultimo nel mistero, ha riguardato la nomina del nuovo direttore dell’Opera, che rimarrà in carica fino alla conclusione del mandato di Marin Blažević, ovvero per circa un anno e mezzo. È stato il sovrintendente stesso a dichiarare che il giornalista e critico teatrale, nonché regista di opere Dražen Siriščević, prenderà il timone dell’Opera fiumana nella prossima stagione teatrale, ma iniziando a lavorare da subito.
“Sono molto contento di aver ottenuto questo incarico – ha affermato Siriščević -. Si dice a volte che qualcuno venga punito casualmente dalla vita, mentre un altro viene premiato. Ecco, io mi sento come colui che ottiene una lode immeritata, perché sono venuto allo ‘Zajc’ a una settimana dal debutto di ‘Don Carlo’, un’opera allestita interamente dal team d’autore e dai cantanti, motivo per cui ammiro profondamente l’ensemble. Per quanto riguarda la mia storia personale, sono nato a Fiume, dove ho trascorso l’infanzia e gli anni dell’istruzione, per poi trasferirmi a Zagabria. Lo ‘Zajc’ ha rappresentato per me il primo incontro con l’Opera, in quanto mia mamma, Nada Ruždjak, era cantante lirica. Anche lei ha incontrato il teatro già dall’infanzia, cantando nel coro Carmen. Per questo motivo mi legano allo ‘Zajc’ tante emozioni e bei ricordi e spero di poter trasmettere al pubblico fiumano questo mio amore per l’Opera e il teatro. Invito dunque tutti i cittadini ad acquistare il biglietto per ‘Don Carlo’, in programma venerdì, 21 aprile, alle ore 19, e ad abbracciare l’arte”.

Il cast
“Don Carlo” di Verdi è andato in scena per la prima volta in lingua francese nel 1867 al Theatre Imperial de l’Opera. La prima croata risale al 1939 a Zagabria (in lingua italiana), mentre quella fiumana al 1960.
In questo allestimento a dirigere l’orchestra sarà Simon Krečič, la regia è di Marin Blažević, assistente alla regia è Tim Ribič, la scenografia e le luci sono curate da Wolfgang von Zoubek, i costumi sono di Sandra Dekanić, la coreografia di Maša Kolar, consulente linguistico è Giorgio Surian, maestra del balletto è Irina Köteles, mentre maestro del Coro è Matteo Salvemini. A interpretare i personaggi saranno Luka Ortar (Filippo II), Aljaž Farasin/Dimitris Paksouglou (Don Carlo), Jaka Mihelač/Domen Križaj/Ljubomir Puškarić (Rodrigo), Giorgio Surian/Slavko Sekulić (il Grande Inquisitore), Slavko Sekulić/Toni Nežić (Karlo V), Anamarija Knego/Rebeka Lokar (Elisabetta de Valois), Diana Haller/Michaela Selinger (Eboli), Gabrijela Deglin (Tebaldo), Sabina Salamon (contessa d’Aremberg), Sergej Kiselev/Davor Lešić (conte di Lerme) e Martin Marić (araldo reale).

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