Delegazione croata al Vittoriale degli Italiani per una nuova lettura dell’impresa fiumana

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Delegazione croata al Vittoriale degli Italiani per una nuova lettura dell’impresa fiumana

MILANO | Solo qualche mese fa il duplice annuncio dell’on. Carlo Giovanardi al Raduno dei fiumani a Montegrotto e di Giordano Bruno Guerri alla Comunità degli Italiani: si stava preparando una grande mostra al Vittoriale degli Italiani di Gardone – ultima dimora di Gabriele d’Annunzio e Museo a lui dedicato – intitolata “Fiume 1850-2018. La filatelia fiumana fra mito, storia ed economia 1918 – 1924”. Presentata ieri mattina a Milano, alla mostra che s’inaugura domenica prossima alle ore 12, dovrebbero presenziare anche il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, e l’Ambasciatore della Croazia a Roma, Jasen Mesić, protagonisti, come è stato sottolineato ieri di “un nuovo dialogo, uno scambio culturale europeo, alla ricerca di una lettura condivisa del centenario dell’impresa dannunziana di Fiume”.

I primi francobolli di Fiume

La data della mostra non è casuale, dal momento che proprio il 2 dicembre 1918 – a ridosso della Grande Guerra – vennero emessi i primi francobolli di Fiume, inaugurando un nuovo capitolo storico e politico.
L’esposizione, che rimarrà aperta sino al 30 aprile 2019 nella galleria del Cavalcavia, è realizzata dall’Associazione per lo studio e la promozione della filatelia e della storia postale fiumana nel centenario. La mostra offre la possibilità di raccontare quel periodo storico illustrandolo con l’inedita chiave di lettura della posta e della filatelia, settori che in quel momento ebbero un ruolo importante, anche a livello propagandistico. Tutti i passaggi storici dell’epoca, compreso quello della sovranità austriaco-ungherese, sono documentati dalle “affrancature”, considerate simboli pregiati. Di questi francobolli sappiamo che i primi vennero sovrastampati su quelli ungheresi con la parola “Fiume” e che solo in un secondo momento arrivarono produzioni specifiche, alcune delle quali con l’effigie del Vate o dei suoi emblemi.

Alzabandiera del vessillo fiumano

Il programma prevede l’alzabandiera del vessillo fiumano alla presenza del sindaco ospite Vojko Obersnel e dell’Ambasciatore della Repubblica della Croazia, Jasen Mesić, accompagnati dal Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri. Agli ospiti verrà donata una copia, fresca di stampa, di un importantissimo convegno sull’impresa di Fiume che si svolse al Vittoriale nei primi anni Novanta e i cui atti non vennero stampati per mancanza di fondi.
“È una prima volta importante a pochi mesi dal centenario dell’impresa fiumana, che arriva a ulteriore testimonianza di come il Vittoriale degli Italiani non sia solo un luogo della memoria, ma anche un centro studi e di crescita sociale che guarda al passato quanto al presente e al futuro”. Commenta così il presidente Giordano Bruno Guerri, in attesa della delegazione e delle prossime iniziative condivise: “La mia visita a Fiume del giugno scorso – con il Console Paolo Palminteri, il presidente della Società di Studi Fiumani a Roma, Giovanni Stelli, e il direttore dell’Archivio Museo di Fiume, Marino Micich – ha dato buoni frutti, e altri ne darà: già la settimana scorsa è venuta al Vittoriale, in visita non ufficiale, una delegazione di Fiume Capitale europea della Cultura 2020. Spero, e credo, che realizzeremo iniziative belle e utili con gli amici di Fiume-Rijeka”.
L’evento del 2 dicembre diventa perciò l’occasione per avvicinarsi e comprendere meglio ciò che Fiume ha rappresentato e rappresenta oggi in una nuova lettura in chiave europea, restando lontani da ogni nazionalismo. Quella offerta è una doppia opportunità: da una parte comprendere il punto di vista storico dei croati sulla vicenda di Fiume, dall’altra offrire agli studiosi croati la possibilità di conoscere il Vittoriale e il suo prezioso archivio. 

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