
Da Fiume a Vienna, un percorso di similitudini raccontato in una mostra di architettura. Le due città sono connesse in vari modi, legati prevalentemente a un passato comune quando facevano entrambe parte dell’Impero austro-ungarico, ma la mostra ospitata dal Museo civico di Fiume più che guardare al passato guarda al presente e al futuro.
Paralellismi fra Fiume e Vienna
“Sarebbe molto facile fare dei parallelismi fra l’architettura di Fiume e quella di Vienna se parlassimo della fine dell’800. Questa volta si è però scelto di valutare il periodo storico attuale, con tutta una serie di risultati molto interessanti”, ha affermato Ervin Dubrović, storico dell’arte nonché ex direttore del Museo.
La mostra arriva infatti proseguendo il pluriennale interesse del Museo per il lavoro di architetti locali e stranieri, sia storici che contemporanei, ma questa volta tratta nello specifico delle realizzazioni e dei progetti della grande società europea ATP architetti ingegneri, che opera in tutta l’Europa centrale, orientale e sudorientale. La compagnia è stata fondata come studio di architettura a Innsbruck nel 1951.
Il collegamento con il presente e il futuro di Fiume arriva tramite la figura di Dario Travaš, architetto fiumano che dopo una laurea a Zagabria è andato a fare carriera all’Università d’ingegneria di Vienna, dalla quale nel 2008 è diventato uno degli otto “partner” – comproprietari della compagnia, continuando al contempo a lavorare come architetto di successo, guidando un team che negli ultimi due decenni ha vinto numerosi concorsi europei e progettato una varietà di edifici in Austria e in Croazia.
ATP ha progettato in Austria il centro commerciale G3, lungo cinquecento metri, e in Croazia il centro commerciale West Gate a Zagabria, il centro commerciale Max City a Pola, oltre ad altre significative realizzazioni architettoniche e urbanistiche, come il complesso alberghiero a Primošten e la riqualificazione dell’hotel Falkensteiner Park Ponte a Veglia, così come il campeggio di Zara.
Come spiegato dal sindaco di Fiume, Marko Filipović, a Fiume, ATP Zagabria architetti ingegneri ha appena avviato i lavori di ristrutturazione del magazzino portuale 22 per trasformarlo in sede amministrativa della società Rijeka Gateway, mentre ha realizzato un progetto di riqualificazione dell’ex magazzino ferroviario a Braida, destinato a diventare un hotel. Sono stati particolarmente apprezzati i suoi progetti già realizzati a Fiume, come il ZTC – Centro Commerciale Occidentale a Plasse San Giovanni, e di recente è stato completato il restyling della Torre Plodine nel Tower Center a Pećine, che ha vinto l’importante premio europeo Iconic Award per l’architettura aziendale.
Durante l’inaugurazione della mostra, avvenuta giovedì sera, Mladen Urem, facente funzioni di direttore del Museo civico, ha lodato a più riprese Travaš, dicendo di essere fiero di come questi tenga alto il nome dei fiumani a Vienna con opere eccezionali. Travaš però con grande umiltà ha detto di essere soltanto il nome più in vista di una grande squadra senza la quale nessun progetto potrebbe venire realizzato, affermando che l’obiettivo ultimo è quello di cercare di creare un mondo migliore, più vivibile, più sostenibile. La mostra rimarrà aperta fino al 21 ottobre.


Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
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