Dalla pittura tradizionale agli stili contemporanei

La retrospettiva del pittore accademico Jadranko Runjić, allestita negli spazi della Galleria d'arte di Spalato, presenta frammenti della sua produzione pluridecennale

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Dalla pittura tradizionale agli stili contemporanei
Alcune opere di Jadranko Runjić. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Presso la Galleria d’arte di Spalato è stata allestita una grande esposizione intitolata (Posljednja izložba) “L’ultima mostra” composta da opere pittoriche, disegni, installazioni e dipinti appartenenti alla produzione del pittore accademico e professore universitario di Spalato, Jadranko Runjić. L’allestimento occupa tutte le sale del pianoterra della Galleria d’arte e il percorso artistico offerto al visitatore è un vasto panorama creato dall’autore. La mostra presenta una raccolta di dieci cicli di opere che comprendono circa 600 lavori artistici creati dall’autore dal periodo che va dagli anni Settanta dello scorso secolo sino ad oggi.

L’artista Jadranko Runjić “immerso” tra le sue opere.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Strati di immagini e messaggi
Lo stile usato è individuale. Il percorso delle opere è un viaggio che propone vari stili pittorici che partono dalla pittura tradizionale della storia dell’arte, sino a toccare gli stili pittorici moderni e contemporanei del XX e del XXI secolo. Sono stati installati dei televisori dove lo stesso autore con dei video spiega le sue creazioni, dal punto di vista individuale, pittorico e intellettuale e il contesto a cui appartiene ciascuna opera. L’obiettivo dell’artista nelle sue opere è concentrato a mostrare l’evoluzione continua della pittura e delle immagini che nella società moderna si sovrappongono formando strati di immagini, discorsi, messaggi, informazioni, che alla fine creano una nebbia e una foschia illeggibile e incomprensibile per l’osservatore.
La foschia opaca e la nebbia sono un tema pittorico presente in molte tele. Queste opere sono visibili in una delle sale dove i dipinti monocromi e monotoni creano un’atmosfera meditativa in cui nei dipinti esprimono una metafisica spirituale che fuoriesce dagli strati sottostanti dei dipinti. La metafisica emerge dagli strati delle tele e fuoriesce dal silenzio e dall’atmosfera contemplativa presente in sala.

Luci e ombre.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Colori e ombre
L’olio su tela di Johannes Vermeer van Delft (Jan Vermeer, Johannes van der Mer) del 1660-61 intitolato “Veduta di Delft”, in cui è dipinta la città di Delft con davanti un fiume, è stato trasformato dall’artista Runjić in un tavolo che rappresenta i camini delle case originali della tela ad olio seicentesca. Molto interessanti dal punto di vista artistico sono i quadri con lo sfondo nero da cui fuoriescono figure e forme. Quest’ultimo è un effetto ottico creato che sembrano opere che sono riprodotte e visibili nella realtà dei raggi X. Una serie di sfere lucenti metalliche sono poi installate in un’altra sala. Molte sfere cambiano la visione dell’osservatore in base all’inclinazione della luce, alcune sfere riflettono un colore argenteo su dipinti installati accanto ad essi. I cerchi di metallo creati con movimenti di grafite ripetuti esprimono da parte dell’autore il concetto filosofico della fine, della storia, della morte, di un discorso sociale che presenta una grande serie di discorsi che illustrano le moderne e contemporanee problematiche social, culturali ed ambientali. Le sfere in ceramica e dipinte con caseina rappresentano la decomposizione del mondo nella sua evoluzione. I cerchi di metallo hanno riferimenti storici che si riferiscono alle iscrizioni latine, le sfere in ceramica si rifanno alla tradizione dell’arte della ceramica greca. Le sfere, oltre a rappresentare il cambiamento del mondo, sono paragonate ad antiche anfore che, trasportate da un’imbarcazione che naufraga su una secca, vengono ritrovate da archeologi di un mondo futuro e rivelando ad essi il messaggio artistico sulla decomposizione del mondo.
Jadranko Runjić è nato il 21 febbraio 1956 a Gospić. Nel 1974 ha terminato la Scuola di Arti applicate a Spalato – Dipartimento di grafica. L’artista si è laureato in pittura nel 1980 presso l’Accademia delle Belle arti di Zagabria. Dal 1997 al 2023 è stato prima assistente e poi docente presso il Dipartimento di pittura dell’Accademia delle Arti di Spalato. L’artista vive a Spalato e spesso si presta artisticamente in attività nel campo della grafica. La mostra può essere visitata fino al 9 febbraio prossimo.

Tre dipinti che si susseguono.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA
Un video circondato da opere d’arte in formato piccolo.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA
Una betoniera sulla superficie di colore verde.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

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