Da Vienna ad Abbazia l’Art Nouveau di Klimt

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Da Vienna ad Abbazia l’Art Nouveau di Klimt

ABBAZIA In occasione del centesimo anniversario della morte del grande pittore austriaco Gustav Klimt, è stata inaugurata giovedì sera negli spazi di Villa Angiolina la mostra “Gustav Klimt: il pioniere del Modernismo – Un secolo dopo”. Realizzata dal Forum culturale austriaco in collaborazione con il Museo croato del turismo, una parte dell’esposizione, oltre ad essere allestita a Villa Angiolina, è in visione nell’atrio del Grand hotel “4 opatijska cvijeta” (villa Camellia). Durante la cerimonia d’inaugurazione, la direttrice del Museo croato del turismo, Gabrijela Krmpotić Kos, ha voluto sottolineare che, tra i numerosi Paesi europei, anche la Croazia aderisce al grande progetto ideato nel centenario della morte di Gustav Klimt.

La mostra presenta una serie di riproduzioni di pitture e disegni di uno dei più significativi artisti dell’Art Nouveau viennese. Negli spazi di Villa Angiolina sono esposti quindici pannelli, che ripercorrono la vita e l’opera di Klimt. Venticinque sono invece le riproduzioni di opere di Klimt in visione al Grand hotel “4 opatijska cvijeta”, fino al prossimo 30 settembre.

Croazia e Austria Paesi amici

A soffermarsi sull’importanza della figura di Gustav Klimt per la Perla del Quarnero sono stati la direttrice del Forum culturale austriaco Sussane Ranetzky e il sindaco Ivo Dujmić. “I rapporti di collaborazione e amicizia tra le città di Vienna ed Abbazia sono ormai di lunga data”, ha dichiarato Sussane Ranetzky. “L’anno scorso la Croazia e l’Austria hanno celebrato l’Anno della partnership e ora cerchiamo di guardare al futuro”, ha aggiunto Ranetzky. Della stessa opinione è stato il sindaco Ivo Dujmić. “Grazie all’Ambasciata austriaca a Zagabria siamo riusciti a instaurare degli ottimi rapporti economici”, ha ricordato Dujmić, dicendosi fiero di aver potuto ospitare una mostra di tale importanza.
Durante la serata, la storica dell’arte Irena Kraševac ha tenuto una conferenza incentrata sulla vita e sulla produzione artistica di Gustav Klimt.

La «Compagnia degli artisti»

Gustav Klimt (Baumgarten, 1862), nel 1876 entrò nella classe di pittura del prof. Julius Viktor Berger presso la scuola di artigianato artistico di Vienna. Terminò la sua formazione nel 1883 e nello stesso anno fondò la “Compagnia degli artisti”, formata da lui stesso, suo fratello Ernst Klimt e Franz Matsch; la società artistica eseguì tra gli altri nel 1886 i lavori di decorazione al Burgtheater di Vienna.
Nel 1888, ricevette dalle mani dell’imperatore Francesco Giuseppe la Croce d’oro al merito e nello stesso anno intraprese viaggi a Cracovia, Trieste, Venezia e Monaco. Qualche anno dopo la morte del padre e del fratello Ernst, nel 1892, Klimt formò nel 1897, insieme a Joseph Maria Olbrich e a Josef Hoffmann la “Wiener Secession” (Art Nouveau viennese), di cui divenne direttore e la cui prima esposizione ebbe luogo l’anno seguente. Nel 1905 il “Gruppo Klimt” si ritirò dalla Wiener Secession, fondando l’anno seguente la Federazione artistica austriaca. Nel 1909 ebbe fine il suo “Periodo aureo”.
“Già verso la fine del secolo – ha spiegato Irena Kraševac – le opere di Klimt rappresentarono il punto centrale dell’arte viennese. Egli riunì le differenti tendenze dello stile liberty internazionale, dando vita a una sintesi di figure e ornamenti che lascia all’osservatore un’impressione particolare, seducente e lussuosa”.

Le opere di Klimt nel TNC «Ivan de Zajc»

Per quanto riguarda l’influenza del personaggio di Klimt sulla città di Fiume non vanno dimenticati i suoi capolavori presenti all’interno del TNC “Ivan de Zajc”, è stato ricordato. In tale direzione è stato varato un progetto con tre punti fondamentali: “Innanzitutto, ce la metteremo tutta per far diventare Klimt un marchio del capoluogo quarnerino – ha rilevato la storica d’arte –. Va poi ricordato che nei mesi di luglio e agosto le tre grandi tele di Klimt che adornano il soffitto dell’ente teatrale fiumano, verranno tolte per essere sottoposte a restauro. Una volta restaurate, le opere verranno presentate al pubblico nell’ambito di Fiume Capitale europea della Cultura 2020”, ha annunciato da Irena Kraševac. Ricordiamo che una di queste opere è l’“Allegoria della musica strumentale”, risalente al 1885.
La mostra “Gustav Klimt”: il pioniere del Modernismo – Un secolo dopo”, allestita per la prima volta nella Perla del Quarnero, riporta i visitatori al periodo dell’intramontabile bellezza dell’Art Nouveau viennese.

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