Contatore CEC: atto terzo. Sarà un cartello stradale

La struttura metallica collocata in piazza Adria sta mostrando in modo evidente i segni del tempo. Šarar: «Pensiamo di ristrutturarla e darle una nuova funzione»

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Contatore CEC: atto terzo. Sarà un cartello stradale
Il contatore è collocato in piazza Adria e risente del passare del tempo. Foto: RONI BRMALJ

Il progetto Fiume Capitale europea della Cultura 2020 ha dato vita a diversi programmi culturali che si sono mantenuti nel tempo, nonostante i problemi causati dalla pandemia, ma grazie ai finanziamenti dovuti al prestigioso titolo la città ha realizzato pure alcune strutture di grande importanza, come la Casa dell’infanzia, il Palazzo dello Zucchero, che ospita il Museo civico, e la nuova Biblioteca civica, attualmente in fase di costruzione.

Tra il lascito fisico del progetto Fiume CEC 2020 c’è pure l’installazione artistica comunemente chiamata “il contatore”, che era stato avviato nel 2019 e che per dodici mesi faceva il conto alla rovescia conclusosi il 1.mo febbraio 2020 con la cerimonia d’inaugurazione del progetto. Nel frattempo, la struttura ha cambiato aspetto in seguito agli interventi degli artisti di strada.
A più di due anni di distanza, il contatore si trova ancor sempre allo stesso posto, in piazza Adria, di fronte all’Erste bank, ma a differenza dei primi tempi non ha alcuna utilità e ha iniziato a mostrare i primi segni di deterioramento, dovuto al fatto che è stato costruito in metallo e subisce quotidianamente l’effetto di sole, pioggia, vento, salsedine e altri agenti atmosferici.
Visto che la scultura, a forma di gru, non è ancora stata rimossa, ci siamo rivolti a Ivan Šarar, capodipartimento per la Cultura della Città di Fiume, per scoprire se le autorità cittadine stessero valutando il futuro dell’installazione.
“La scultura CEC: il contatore – ha spiegato Šarar per il nostro quotidiano -, è stata collocata in piazza Adria, al civico 1, nel mese di febbraio del 2019 e in quel periodo, che rappresentava l’ultima fase dei preparativi per l’anno 2020, veniva considerata un intervento creativo sul tessuto urbano. La scultura univa in maniera interessante alcuni simboli di Fiume e dell’Unione europea: l’identità visiva di Fiume CEC 2020, il motivo delle gru e l’‘Inno alla gioia’. La scultura era stata ideata da Vedran Kasap dello Studio Clinic, mentre a realizzarla era stata l’azienda castuana Vrhovine d.o.o. Ai lavori avevano preso parte pure gli operai del cantiere navale ‘3 maj’. Una volta concluso il compito per il quale era stata realizzata, ovvero il conto alla rovescia fino all’inizio del progetto CEC 2020, la scultura del contatore ha subito un nuovo intervento artistico e ha iniziato una nuova vita. Slaven Kosanović – Lunar, uno degli artisti di graffiti e street art più conosciuti a livello nazionale, aveva decorato l’installazione con immagini caratteristiche per il suo stile artistico. Il suo lavoro è stato intitolato ‘Haveno de diverseco’, il che vuol dire in esperanto ‘Porto delle diversità’, un’espressione che aveva rappresentato pure il motto del programma di Fiume Capitale europea della Cultura 2020”, ha spiegato il capodipartimento.

Ivan Šarar.
Foto: VOR HRELJANOVIĆ

Reazioni positive
“I cittadini, ma anche i turisti – ha proseguito -, hanno reagito in maniera positiva alla scultura e per questo motivo abbiamo deciso di lasciarla nel punto in cui era stata collocata fin dall’inizio, come un ricordo di CEC 2020, un progetto che è stato realizzato con successo nonostante le difficili circostanze causate dalla pandemia, ed è riuscito a cambiare l’aspetto urbanistico della nostra città, soprattutto grazie al progetto strategico multigenerazionale di rivitalizzazione dell’ex complesso industriale ‘Rikard Benčić’”, ha puntualizzato Šarar.
“Il quartiere artistico Benčić viene considerato ormai un nuovo Corso nel quale hanno trovato spazio, finora, tre istituzioni culturali fiumane. Abbiamo intenzione di continuare a svilupparlo in questo senso. In questo preciso momento stiamo lavorando affinché la scultura del contatore possa rimanere in maniera stabile in piazza Adria e che possa diventare una specie di cartello stradale o indicazione su come raggiungere il quartiere culturale Benčić. La soluzione visiva verrà risolta tramite un concorso pubblico che comprenderà sicuramente anche la riparazione del meccanismo sonoro che veniva avviato con l’intervento dei cittadini”, ha concluso il capodipartimento per la Cultura.

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