Concerto di Capodanno. Raffinate atmosfere viennesi

Il titolo del programma è «Semplicemente il meglio» e quest’anno ha proposto una selezione dei brani più popolari della storia della musica

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Concerto di Capodanno. Raffinate atmosfere viennesi
Slavko Sekulić, Robert Kolar, Marko Fortunato, Ivana Srbljan, Vanja Zelčić, Kristina Kolar e Gabrijela Deglin. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Non è più possibile immaginare il mese di dicembre senza alcuni appuntamenti fissi al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume. Uno di questi è senza dubbio il concerto di Capodanno, che attira anche una fetta di pubblico che solitamente non segue regolarmente il programma sinfonico, ma desidera assaporare almeno per una sera la raffinata atmosfera viennese in riva al Mare Adriatico. Dopo che l’anno scorso il concerto aveva avuto un titolo e un repertorio specifico, “Mille e una notte”, proponendo anche brani meno noti, quest’anno il programma si è basato in maggior misura su musiche celeberrime e conosciute a un vasto pubblico. Porta il titolo “Jednostavno najbolje” (Semplicemente il meglio), anche se il programma proposto, piuttosto che “il meglio”, presenta invece alcuni dei brani più popolari mai composti nella storia della musica. Ad ogni modo, ci è sembrato che quest’anno la dirigenza avesse voluto andare sul sicuro offrendo una selezione di musiche piene di verve e allegria, che si addicono perfettamente a questo periodo festivo in cui abbiamo bisogno di spensieratezza e di dimenticare almeno per qualche ora i problemi quotidiani.

Protagonista della serata è stata anche questa volta l’Orchestra sinfonica di Fiume, diretta dal Maestro Valentin Egel, con in veste di solista il primo violino Anton Kyrylov e i cantanti dell’Opera Kristina Kolar, Ivana Srbljan, Michaela Selinger, Vanja Zelčić, Gabrijela Deglin, Marko Fortunato, Robert Kolar, e Slavko Sekulić, assieme al Coro dell’Opera.

Un inizio frizzante
La serata è iniziata con la frizzante Ouverture “Cavalleria leggera” di Franz von Suppè, con cui l’Orchestra ha introdotto fin da subito il pubblico nella Vienna della Belle Époque. Ha fatto seguito l’Introduzione e il Rondò capriccioso per violino e orchestra di Camille Saint-Saëns, che ha visto il primo violino dell’Orchestra Anton Kyrylov cimentarsi in una partitura brillante che unisce virtuosismo e struggenti linee melodiche. Kyrylov ha interpretato il brano sciorinando una notevole preparazione tecnica, ma non sarebbe guastato un maggiore coinvolgimento emotivo nella resa della carica drammatica della composizione.
L’Orchestra ha quindi eseguito l’Ouverture dell’opera “Amelia, ossia il bandito” e il brano “Stijeg hrvatski visoko se vije!”, con il famoso “U boj, u boj!” tratto dall’opera “Nikola Šubić Zrinjski”, entrambi di Ivan de Zajc. Sono intervenuti i solisti Kristina Kolar, Robert Kolar, Marko Fortunato e Slavko Sekulić e il coro maschile dell’Opera, i quali hanno contribuito a rendere più maestoso il celeberrimo brano di Zajc.

Deliziose e intramontabili melodie
Il periodo intorno a Natale e Capodanno è praticamente impensabile senza il famoso balletto “Lo Schiaccianoci” di Petr Iljič Čajkovskij, per cui l’Orchestra ha proposto con slancio l’Ouverture e “Il valzer dei fiori”, eseguendo con gusto le deliziose e intramontabili melodie.
Uno degli apici della serata è stata l’esecuzione del quarto movimento della Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo mondo” di Antonin Dvořák, in cui il drammatico tema principale è stato reso con energia sotto il gesto incalzante del Maestro Egel.
La seconda parte del concerto si è aperta con il famoso poema sinfonico “La Moldava” di Bedřich Smetana tratto dal ciclo sinfonico “La mia patria”, anche questo eseguito con coinvolgimento dall’Orchestra, al quale ha fatto seguito “Fuoco di gioia” dell’opera “Otello” di Giuseppe Verdi, che ha visto in veste di protagonista il Coro dell’Opera, preparato dal Maestro Matteo Salvemini.

La sorpresa
Come annunciato dal TNC, ciascun concerto ha in serbo una sorpresa diversa per il pubblico. Questa volta, la sorpresa è stata l’esecuzione dell’aria “L’amour est un oiseau rebelle”, ovvero della famosissima “Habanera” tratta dall’opera “Carmen” di Georges Bizet, che ha visto in veste di solista il mezzosoprano tedesco Michaela Selinger nei panni di una Carmen sensuale e sbarazzina.

Il momento clou
È giunto quindi il momento clou del concerto di Capodanno, in cui l’Orchestra ha riportato il pubblico in una delle splendide sale da ballo viennesi della fine del XIX secolo, dove regnava incontrastata la famiglia Strauss con i suoi valzer, le polke e le operette. L’Orchestra, assieme ai solisti Kristina Kolar, Ivana Srbljan, Michaela Selinger, Vanja Zelčić, Gabrijela Deglin, Marko Fortunato, Robert Kolar e Slavko Sekulić e al Coro dell’Opera, ha eseguito l’Ouverture e il finale del secondo atto dell’operetta “Il pipistrello”, al quale ha fatto seguito la polka “Sangue leggero”. Il Maestro Egel ha guidato l’esecuzione con grande simpatia e sincero coinvolgimento, rendendo elettrizzante l’atmosfera ed entusiasmando il pubblico, il quale ha premiato tutti i musicisti con una standing ovation.
La serata si è conclusa con due bis, il famoso valzer “Sul bel Danubio blu” di Johann Strauss figlio, al quale ha partecipato anche il Coro dell’Opera e l’immancabile “Marcia di Radetzky”, alla quale si è unito il pubblico battendo le mani, come da tradizione consolidata.
I concerti sono in programma ancora oggi e il 30 dicembre alle ore 20. Accanto ai concerti serali, il TNC proporrà anche il Concerto di Capodanno per bambini il 31 dicembre alle ore 12, adeguato ai più giovani.

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