Cinque anni di Bilingualism Matters

A colloquio con Tihana Kraš, responsabile del Centro alla Facoltà di Lettere e Filosofia

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Cinque anni di Bilingualism Matters

Il quinto anniversario del Centro Bilingualism Matters, in seno alla Facoltà di Lettere e Filosofia del capoluogo quarnerino, rappresenta un traguardo molto importante per l’organismo dell’Università di Fiume, che in questi anni ha avuto come scopo lo studio del multilinguismo da diverse prospettive, ma soprattutto la sua messa in pratica. A raccontarci il percorso della fondazione è la sua responsabile, Tihana Kraš, docente al Dipartimento di Anglistica dell’Ateneo fiumano.
“Il Centro di informazione sul bilinguismo ‘Bilingualism matters’, è stato istituito nel giugno del 2014, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia del capoluogo quarnerino – esordisce Tihana Kraš –. È stato costituito quale sezione fiumana del Centro principale dell’Università di Edimburgo, fondato a sua volta nel 2008 e diretto dalla docente di linguistica e di linguistica ‘acquisizionale’, Antonella Storace. Oggidì, l’intera rete conta 25 Centri sparsi nelle Università di tutto il mondo, con il fine di studiare i fenomeni connessi al multilinguismo, onde arricchire la nostra conoscenza e migliorare le politiche linguistiche. Il Centro all’Università di Fiume è attualmente l’unico della Croazia e, oltre allo scopo di popolarizzare quanto più le cognizioni scientifiche legate al bilinguismo, promuove lo studio delle lingue straniere e l’uso dei dialetti della lingua materna. Vari studi hanno dimostrato che vivere e interagire in un ambiente multilingue, migliora sensibilmente le capacità sociali e cognitive delle persone, rendendole più attente e capaci di risolvere problemi in situazioni di conflitto”.

Nei cinque anni di vita del Centro, quali sono le mete raggiunte?

“Siamo riusciti a sensibilizzare l’opinione pubblica attorno al bilinguismo che è da considerare come una ricchezza, un valore culturale aggiunto e noi abbiamo la fortuna di vivere in una città multilingue. Promuovere il bilinguismo è di vitale importanza per il nostro territorio, dove da secoli sono state utilizzate più lingue e diversi idiomi. In tale aspetto siamo riusciti a dimostrare come anche l’uso dei dialetti sia di grande importanza, alla pari dell’acquisizione delle lingue, per le cognizioni intellettive dell’individuo”.

Quali sono le future linee guida che la sezione fiumana del Centro intende seguire nel suo cammino?

“Intendiamo proseguire nel lavoro di sensibilizzare e promuovere il bilinguismo nell’area quarnerina, in tutte le sue forme, sia di lingue sia di idiomi. Allo stesso modo desideriamo continuare nella promozione delle lingue autoctone di Fiume, tra cui figurano per l’appunto i dialetti ciacavo e fiumano. Abbiamo realizzato un progetto, con il sostegno del Dipartimento alla Cultura della Città di Fiume, intitolato ‘Il patrimonio multilinguistico di Fiume’ con il proposito di incoraggiare l’utilizzo dei dialetti ciacavo e fiumano negli asili del capoluogo quarnerino. Un progetto nel quale abbiamo ottenuto dei risultati concreti, tanto che i due idiomi vengono ora e spesso utilizzati per l’apprendimento su base quotidiana negli istituti delle scuole materne. Intendiamo, inoltre, proseguire con il progetto anche con i genitori, per informarli di quanto sia vantaggiosa l’importanza nell’utilizzo del dialetto per le capacità cognitive del bambino”.

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