Dopo la seduta del Consiglio cittadino dello scorso 22 settembre, durante la quale era stata accolta la proposta del Consiglio teatrale di destituzione del sovrintendente del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” Marin Blažević, in data 31 ottobre, ci siamo rivolti al Ministero della Cultura e dei Media. Dato che la decisione del Consiglio cittadino deve passare al vaglio di Nina Obuljen Koržinek, ministro del succitato dicastero, abbiamo voluto sentire dal ministro i particolari sull’iter in merito. Riportiamo di seguito la risposta pervenutaci. “Il ministro della Cultura e dei Media si trova in questi giorni in Messico in qualità di vicepresidente della Conferenza mondiale dell’UNESCO sulle politiche culturali e lo sviluppo sostenibile (Mondiacult 2022). In seguito alla vostra domanda – è stato scritto – vi informiamo che il Ministero della Cultura e dei Media ha ricevuto la decisione di destituzione del sovrintendente del TNC ‘Ivan de Zajc’ di Fiume. Attraverso i media abbiamo seguito gli eventi ai TNC di Fiume e Spalato. Il ministro ha espresso diverse volte la sua idea riguardo le destituzioni dei direttori delle istituzioni prima della fine del mandato. Prima di aver intrapreso il viaggio in Messico, il ministro ha effettuato delle consulenze professionali. Le decisioni verranno prese il più presto possibile, dopodiché sarà nostra premura informare il pubblico”.
Riteniamo opportuno ricordare che il ministro Nina Obuljen Koržinek aveva dichiarato di non avere intenzione di approvare la destituzione di nessun sovrintendente a metà mandato. Da aggiungere che, secondo Obuljen Koržinek, la situazione al TNC è piuttosto bizzarra dato che il sovrintendente è supportato dal sindaco della Città di Fiume e dal capodipartimento per la Cultura mentre “alcuni partner di minoranza del Consiglio cittadino cercano delle ragioni per destituirlo”. Stando a quanto affermato dal ministro “ciascun sovrintendente e direttore è tenuto ad adempiere al suo mandato secondo il programma”. Inoltre Obuljen Koržinek aveva annunciato che nella nuova legge sui teatri “la scelta dei direttori delle istituzioni culturali non spetterà più ai Consigli cittadini ma al sindaco, proprio per ridurre gli spazi per gli accordi politici”. Il ministro si era detto dispiaciuto per l’intera situazione non negando il diritto di ogni fondatore di scegliere i direttori. “Del resto, questo è quanto abbiamo detto nel disegno di legge che abbiamo inviato al dibattito pubblico; rinunciando completamente alla possibilità di dare un parere e una successiva conferma in quanto Ministero della Cultura”, aveva aggiunto. “Questo è il diritto dei fondatori. I responsabili delle istituzioni culturali vanno trattati con dignità e vanno lasciati portare a termine i loro mandati”. Infine Obuljen Koržinek aveva annunciato la valutazione della possibilità di competenza del ministro – che figura nella legge – di confermare o meno la nomina o la revoca.
Il Ministero competente ha 30 giorni per approvare o meno la decisione del Consiglio cittadino. La decisione verrà resa nota dunque entro il prossimo 22 ottobre.
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