Casabianca, libro tutto da ridere

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Casabianca, libro tutto da ridere
Foto Ivor Hreljanović

Non poteva esserci luogo più adatto della suggestiva piazzetta Lokvina, nel cuore di Castua, per presentare al fedele pubblico il libro che finalmente raccoglie su carta gli sketch della celebre commedia “Casabianca”, portata in scena da Irena Grdinić e Mario Lipovšek Battifiaca. Questa presentazione è stata diversa dalle altre: i due artisti non hanno esitato a reimmergersi recitando le parti dei loro alter ego personali, Đurđa Depikolozvane e Franko Ćuk, rievocando divertenti scene del passato. Hanno offerto al pubblico un assaggio delle loro avventure come la classica spedizione-spesa a Trieste, rivivendo quei momenti epici che tutti conosciamo bene in cui si chinava il capo dinanzi ai severi doganieri e si calcolava attentamente quanti paia di jeans o barattoli di Nutella si potevano riportare a Fiume, indispensabili per fronteggiare l’ammorbidente casalingo e l’Eurocrem, ben lontani dalla qualità dei prodotti italiani.
La cosa più bella è stata vedere il pubblico divertirsi e coinvolgersi, seguendo la cronologia di un’opera che ha preso il via proprio da questa location per poi approdare su decine di palcoscenici, incluse piazze prestigiose come Dubai e New York. La serata è stata anche un’occasione per sottolineare l’importanza di mantenere vivo il dialetto ciacavo, lingua in cui “Casabianca” è stata scritta e recitata. Anche l’astronoma e poetessa Rajka Jurdana-Šepić, invitata a sedersi accanto a Irena e Mario per tracciare un resoconto del loro operato, li ha definiti veri e propri apostoli della parlata ciacava: ”Una lingua vive solo se viene usata, e la vostra rappresentazione è eccellente perché non solo utilizza il ciacavo, ma lo rende attuale trattando temi quotidiani e contemporanei, come ad esempio situazioni legate al COVID, e la vostra grandezza sta proprio nel mantenerlo vivo”.
Rajka Jurdana-Šepić ha aggiunto un’altra osservazione: “Il vostro vero successo è stato quello di attrarre persone non originarie di queste zone, che non hanno mai avuto troppo a che fare con il dialetto ciacavo, ma che hanno visto la vostra rappresentazione più di una volta, anche se non comprendendo tutto il testo”. Va ricordato che il libro include un glossario che spiega i termini ciacavi utilizzati.
Irena Grdinić ha poi rivelato un curioso retroscena: inizialmente, avevano tradotto “Casabianca” in croato standard, ma si sono resi conto che così facendo Đurđa e Franko perdevano la loro autenticità. Il ciacavo sembra essere la loro vera dimensione, e così va mantenuta.
Altri volti noti sono saliti sul palco, tra cui il direttore dell’Estate culturale di Castua (KKL) ed esperto musicista Saša Matovina, Iva Tabula ideatrice del nome dell’opera e i sindaci di Dobrinj (Neven Komadina) e Laurana (Bojan Simonič), che hanno sostenuto finanziariamente la pubblicazione, essendo Irena Grdinić e Mario Lipovšek Battifiaca originari di quelle zone. Applausi anche per il giovane illustratore del libro Petar Bojčić e risate strappalacrime quando Mario Lipovšek ha scherzato dicendo che la prima pagina, bianca e vuota, è stata giustamente dedicata a lui.
Per stuzzicare l’interesse dei presenti e introdurre un nuovo appuntamento sulle scene, Irena e Mario hanno offerto un assaggio di quella che sarà la loro prossima rappresentazione: “Quattro funerali e un matrimonio” (Četiri sprovoda i vjenčanje), uno sketch che farà il suo debutto domani alle ore 20, sulla Scena estiva di Abbazia, promettendo nuove risate e riflessioni. Stando a quello che ci hanno presentato a Castua vedremo delle belle e rideremo a crepapelle.
Finale col botto sancito dal nuovo hit musicale accompagnato da un meritatissimo applauso da parte dei presenti.

Video Luka Živković

Foto Ivor Hreljanović
Foto Ivor Hreljanović

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