Carlo Fabretto ricordato con spirito rovignese

La Comunità degli Italiani di Rovigno ha ospitato una serata dedicata al compositore e collezionista di tesori di musica popolare alla quale si sono esibiti diversi complessi corali e solisti

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Carlo Fabretto ricordato con spirito rovignese
I “canturi” dell’AAC “Giusto Curto”. Foto: ROBERTA UGRIN

Serata musicale dedicata al Maestro Carlo Fabretto nella Sala maggiore della Comunità degli Italiani di Rovigno alla quale hanno partecipato i midi cantanti e i solisti della CI, preparati dalla dirigente artistica Patrizia Sfettina Jurman, il coro misto della SAC “Marco Garbin” diretto dal Maestro Riccardo Sugar e i “canturi” dell’Associazione artistico-culturale “Giusto Curto”.

A fare gli onori di casa e a salutare il folto pubblico accorso nonostante le condizioni meteo avverse è stato il vicepresidente del sodalizio rovignese Matteo Tromba, il quale ha colto l’occasione per salutare e porgere il benvenuto agli esuli dell’Associazione “Famìa Ruvignisa”, giunti a Rovigno nella ricorrenza della festa patronale di Sant’Eufemia. Presenti alla serata musicale pure il vicesindaco in quota CNI David Modrušan, il presidente onorario dell’Unione Italiana, prof. Giovanni Radossi, la prof.ssa Donatella Schürzel, presidente del comitato di Roma dell’A.N.V.G.D., nonché Eufemia Giuliana Budicin, consigliera della “Famìa Ruvignisa” e del comitato di Roma dell’A.N.V.G.D.

Matteo Tromba, Cristiana del Melle Fabretto e Gabriele Bosazzi.
Foto: ROBERTA UGRIN

Grande amore per la città
I relatori della serata sono stati Cristiana del Melle Fabretto, nipote del Maestro Fabretto, e Gabriele Bosazzi, presidente della “Famìa Ruvignisa”, i quali hanno voluto ricordare con affetto la figura del Maestro Carlo Fabretto, compositore e collezionista di tesori di musica popolare, il quale, anche se nato a Capodistria, si innamorò subito di Rovigno perché anche i suoi genitori avevano radici rovignesi.
Durante la serata il pubblico ha avuto modo di sentire alcuni brani del Maestro Fabretto entrati a far parte della tradizione musicale rovignese, proposti dai giovani usignoli della locale Comunità i quali hanno intonato “Vien, Fiamita”, “Rovigno bela”, “La tabachina” e “Vigni sul mar”, facendo cantare tutti in coro.
Sulla scia di ciò che Carlo Fabretto disse una volta, “Rovigno è musica, e la musica per noi è Rovigno”, la serata è stata allietata dall’esibizione della SAC “Marco Garbin” sulle note di “Sa nu zì biessi” e “Faviela el sapadur” seguita dai “canturi” dell’AAC “Giusto Curto”, che hanno concluso la serata con “El viecio pascadur”, riportando in sala lo spirito rovignese autentico dei tempi passati.

I midi e i cantanti solisti della CI di Rovigno hanno proposto alcune canzoni del Maestro Carlo Fabretto.
Foto: ROBERTA UGRIN

Istituzione del premio
Gabriele Bosazzi e Cristiana del Melle Fabretto hanno inoltre annunciato l’istituzione del Premio “Carlo Fabretto – Rovigno è musica” da parte dell’Associazione “Famìa Ruvignisa” che si prefiggerà di portare avanti l’arte della musica nelle sue varie forme. La prima edizione del concorso sarà avviata nel 2025 e sarà dedicata interamente alla produzione musicale in dialetto istroveneto e in particolar modo nel dialetto rovignese. I premi saranno conferiti nel mese di settembre del 2025, mentre il regolamento sarà reso pubblico prossimamente.

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