Buie, un sentito omaggio a Sergio Endrigo

Il cantante e poeta nato a Pola è stato ricordato nei versi e nelle parole da Giuliano Mauri e Norma Acquavita

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Buie, un sentito omaggio a Sergio Endrigo

Una serata musicale per ricordare il connazionale, cantante e poeta, Sergio Endrigo, quella organizzata lo scorso fine settimana nel Caffè letterario/bar “Fantasy” di Buie dal titolare, Valter Turčinović e da Giuliano Mauri. È proprio quest’ultimo a portare da alcuni anni numerose iniziative nel locale che costantemente riunisce un pubblico di diverse generazioni.

 

”Dopo tanto tempo all’insegna del distanziamento, possiamo nuovamente ritrovarci insieme per passare un po di tempo in spensieratezza. La prossima serata è prevista per ferragosto dove spero la situazione epidemiologica non porrà limiti al pubblico per aderire liberamente alle serate”, ha rilevato Mauri.

L’intesa con poeti e scrittori

Ad affiancare Mauri nelle esibizioni vocali con delle letture, Norma Acquavita che in apertura ha voluto presentare brevemente l’intensa vita del cantautore: “Questa sera sentiremo alcune bellissime canzoni di Sergio Endrigo, cantautore italiano che ha collaborato con scrittori e poeti come Gianni Rodari, Pier Paolo Pasolini, Vinícius de Moraes e Giuseppe Ungaretti e con musicisti come Toquinho e Luis Bacalov. Nel 1996 vinse, insieme a Luis Bacalov, l’Oscar per la migliore colonna sonora per il film Il postino, ma il premio gli verrà riconosciuto ufficialmente soltanto nel 2013, 8 anni dopo la sua morte e una lunga vicenda legale. Nato a Pola nel 1933 dal pittore e scultore Romeo Endrigo (anche tenore autodidatta) e da Claudia Smareglia. Nel 1947, a 14 anni, assieme a sua madre, ha lasciato la sua città e l’Istria come altre migliaia di istriani. Arrivava come profugo a Brindisi e poi a Venezia.

La vittoria a Sanremo

È morto a Roma nel 2005 a 72 anni. Nel 1968 vinse Sanremo. Quella fu la prima volta che il Festival delle canzone italiana veniva vinto da un esponente della scuola cantautorale, così critici e opinione pubblica non poterono evitare di accostare l’evento al tragico episodio che un anno prima aveva investito il Festival in seguito alla morte di Luigi Tenco. Quindi, secondo alcune interpretazioni la vittoria di Endrigo fu anche un riconoscimento postumo alla memoria e all’arte di Tenco”, ha concluso Acquavita.

La scaletta di note armoniose proposta da Mauri, che hanno fatto cantare pure i presenti è iniziata con “Io che amo solo te”, canzone del 1962, pensata per chi ha scelto di condividere la vita con una sola persona, per sempre. Nel 2006 la canzone ottenne il prestigioso premio “Lunezia” per il valore musical-letterario del brano nella canzone. Sono seguite “Te lo leggo negli occhi”, composta da Endrigo nel 1964 di notte, in un albergo di Napoli e “Girotondo intorno al mondo” nata in modo particolare. Endrigo, leggendo un romanzo di Luis Aragon scoprì che prima dell’inizio della Prima guerra mondiale a Basilea per scongiurare l’imminente conflitto c’era stata una grande festa con cortei di ragazzi vestiti da angioletti che cantavano la poesia di Paul Fort, “La ronde autour du monde” (il giro del mondo), è un appello alla fraternità mondiale. Così decise di tradurla in italiano e di musicarla nel 1966. A concludere il repertorio “Adesso si” (1966), “Lontano dagli occhi”, che nel 1969 ottenne il secondo posto a San Remo e “Adesso si”, canzone con la quale nel 1968 Endrigo assieme a Roberto Carlos vinse il Festival della canzone italiana.

Questa splendida serata musicale estiva è stara accompagnata da molti applausi a cielo aperto e da tanta voglia d’amicizia.

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