Bruno Petrali rende attuale un classico della musica

Il brano di Žarko Petrović «Gli autunni miei son tutti tristi» riproposto in italiano dal cantante e attore connazionale e dall’artista serba Milica Jelić

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Bruno Petrali rende attuale un classico della musica

I classici della musica spesso rimangono attuali per decenni senza perdere la loro modernità e nonostante le numerosi rivisitazioni e riproposte. Il cantante, attore e conduttore radiofonico connazionale Bruno Petrali, che domani, mercoledì 29 gennaio, compie 95 anni, ha riscontrato un grande successo qualche anno fa traducendo ed eseguendo in duetto con Sara Blažić il classico della musica leggera “Si ama una sola volta” (Samo jednom se ljubi) di Ivo Robić. L’idea della trascrizione in lingua italiana è partita dal complesso fiumano “Sarah&The Romans”, che ha visto in Bruno Petrali un mito e un’importante fonte di ispirazione.
“Sarah&The Romans” è la prima bluegrass band di Fiume, composta da nove musicisti divisi tra il capoluogo quarnerino e Zagabria. I membri della band sono esperti della musica, che hanno suonato finora in numerose formazioni e collaborato con diversi rinomati artisti: Boris Luković (chitarra), Domagoj Zubović (contrabbasso), Roman Tomašković (mandolino), Goran Troha (banjo), Antun Stašić (violino), Ivica Dujić (armonica a bocca) e Suzan Vidović (tamburello). La vocalist, il cui nome figura in quello della band, è, appunto, Sara Blažić, mentre il ruolo di backvocalist spetta a Marina Rejec. Si tratta di cantanti giovani e talentuose, esibitesi finora in diverse cover band.
Versione bilingue della canzone d’amore
A distanza di qualche anno dalla pubblicazione del classico di Ivo Robić, la settimana scorsa sul canale Youtube della casa discografica Dallas Records, è stata presentata la versione bilingue del lento “Sve moje jeseni su tužne” di Žarko Petrović, ovvero nella versione italiana “Gli autunni miei son tutti tristi”, eseguita da Bruno Petrali e da Milica Jelić; il tutto orchestrato dai musicisti del complesso Sarah&The Romans. Il mix delle versioni serba e italiana è stato fatto dal produttore croato Edi Cukerić (Gustafi, Hladno pivo, Darko Rundek, Chris Eckman, Arsen Dedić), mentre la produzione è merito di Antonio Baglio (Gianna Nannini, Vasco Rossi, Jovanotti, Eros Ramazzotti, Il Volo, Robert Palmer).
Abbiamo colto l’occasione per sentire il nostro connazionale Bruno Petrali, ex attore e direttore del Dramma Italiano di Fiume, giornalista ma anche noto telecronista degli schermi di Tv Capodistria, com’è nata l’idea di realizzare una versione bilingue dell’evergreen.

Bruno Petrali e Milica Jelić

“Sono stati i musicisti di Sarah&The Romans a contattarmi per chiedere se volevo partecipare a quest’iniziativa – ha dichiarato Petrali –. Personalmente, dopo la bellissima esperienza di ‘Si ama una sola volta’, mi è parsa un’ottima idea riproporre un’altra canzone che ho a cuore. ‘Si ama una sola volta’, infatti, per me è un classico che desta ricordi ed emozioni unici. È uscita nell’autunno del 1956 ed ho subito notato che il testo si prestava alla traduzione”.
“Il classico ‘Sve moje jeseni su tužne’ di Žarko Petrović – spiega ancora Petrali – è nato in maniera molto diversa, grazie soprattutto ai passi avanti fatti dall’industria discografica. La versione italiana della canzone è stata registrata in studio con accompagnamento di chitarra. Successivamente, il tutto è stato inviato in Serbia per realizzare la parte in lingua serba.
“Abbiamo fatto una canzone insieme eppure non ci siamo mai conosciuti, io e Milica Jelić – ha puntualizzato –. Comunque ne esistono due versioni: una è quella originale e la seconda è quella in italiano. La cantante belgradese le ha cantate entrambe, ma i produttori hanno deciso a tavolino di unirle e hanno mandato il materiale a Lubiana, dov’è stato fatto l’arrangiamento. L’ultima parte della produzione è stata fatta in America, quindi quello che può sembrare un pezzo armonioso ed eseguito tutto d’un fiato, in realtà è un mosaico a cui hanno lavorato tantissime persone, in diverse parti del mondo. Anche se scherzosamente lo definisco un ‘pastrocchio’, devo dire che il risultato mi piace. Tecnicamente la canzone è ineccepibile, sia come comprensibilità del testo che come intonazione. Avrei un’unica obiezione da fare, che riguarda il significato delle parole. Nella traduzione, infatti, mi sono preso la libertà poetica di non tradurre alla lettera il testo croato, quindi quando si alternano le strofe italiana e croata, forse l’ultima parte risulta leggermente mancante, ma penso comunque che la mescolanza delle due lingue risulti piacevole, soprattutto per noi fiumani, che le parliamo entrambe fluentemente“.
Petrali ha aggiunto pure che visualizzando il video su youtube sono presenti anche le didascalie a mo’ di karaoke, per facilitare la comprensione alle persone che non conoscono bene l’italiano.
Nella sua carriera Petrali ha realizzato 18 canzoni uscite come singoli sul mercato nazionale. Milica Jelić è una cantante e dirigente di Belgrado che si è esibita con accompagnamento dell’Orchestra sinfonica della televisione nazionale serba (RTS), con l’Orchestra sinfonica di Berlino e quella di Savaria (Ungheria), nonché con l’Orchestra per la musica contemporanea KUG (Austria), l’Orchestra San Cresentino (Italia) e tanti altri.

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