
Nel foyer del TNC “Ivan de Zajc” di Fiume è stato offerto il “brunch” a mezzogiorno, tra la colazione e il pranzo, un antipasto in attesa della prima dell’opera di Giacomo Puccini “Manon Lescaut”, in programma venerdì, 28 marzo.
È stato un incontro introduttivo con il pubblico, un’occasione per vedere da vicinissimo i protagonisti e quanti hanno collaborato alla realizzazione del progetto. Che dire? A un certo punto ci si è resi conto che sarebbero servite altre sedie per ospitare tutti gli interessati. Al cospetto del pubblico, disponibili alle domande, il regista Massimo Pizzi Gasparon Contarini e il direttore dell’Opera dello “Zajc”, Valentin Egel, che dirigerà l’Orchestra anche venerdì. Un assaggio dell’opera è stato proposto dagli interpreti Kristina Kolar e Robert Kolar, accompagnati al pianoforte da Nataliya Marycheva. Presenti anche i membri del cast Alessandra di Giorgio e Davide Piaggia. “Manon Lescaut” è una grande coproduzione europea alla quale partecipa anche il Teatro fiumano, affiancando Fondazione Festival Pucciniano, Fondazione Teatro Regio di Parma, Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari nonché l’Opera Nazionale di Bucarest.
“Inauguriamo una nuova forma di comunicazione con il pubblico, con gli amanti dell’opera. Sono convinta che anche dopo la prima crescerà il vostro interesse per l’opera”, sono le parole con cui Sofija Cingula, mezzosoprano, ma per l’occasione abile conduttrice, ha rotto gli indugi, lasciando la scena a Kristina e Robert Kolar e Nataliya Marycheva. Puccini assistette a Fiume alla rappresentazione di questa sua opera, a breve distanza dalla sua prima mondiale, incassando applausi e ovazioni ricambiando con 34 inchini dopo il primo e 30 per il secondo spettacolo, nel 1895.
Il regista, per l’occasione anche sceneggiatore, che cura costumi e luci, ha descritto il personaggio, una donna giovane, cresciuta nella miseria, maturata con principi morali discutibili, infelice e, alla fine estremamente complessa. “Sono anche architetto – ha ricordato Gasparon – e ho piacere di trovarmi in questo splendido teatro, speciale per la sua storia. Manon Lescaut si ricollega al progetto del Festival di Puccini per il centenario della sua scomparsa, che ha compreso cinque produzioni”.
Il personaggio principale è, per molti versi, moderno e presente nella società contemporanea. Manon, in questo caso, non è una “escort”, anche se la trama può indicarlo. C’è modernità anche per un fatto curioso, illustrato da Valentin Egel che si è seduto al piano per far notare che vi è un nesso tra il leitmotiv dell’opera e la colonna sonora di “Guerre stellari”, composta e diretta da John Williams. Tutto sommato, è da salutare l’iniziativa del brunch domenicale e la semplicità con cui il Teatro fiumano vuole fare anche divulgazione.
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