«Bijela pčela», un giornale dedicato a tutti i bambini

Celebrati al Benčić di Fiume i trent'anni della rivista per l'infanzia pubblicata dalla Società culturale serba «Prosvjeta». Tra i relatori anche Tiziana Dabović la quale ha presentato il mensile «Arcobaleno»

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«Bijela pčela», un giornale dedicato a tutti i bambini
Zoran Stanković, Tiziana Dabović (con in mano una copia di “Arcobaleno”), Nena Pavelić e Kristian Benić. Foto: Ivor Hreljanović

Il giornale per bambini “Bijela pčela” (L’ape bianca) festeggia i suoi trent’anni. “Bijela pčela” è un prodotto dedicato a tutti i bambini ed è pubblicato dalla Società culturale serba “Prosvjeta”, dedicata alla conservazione e alla promozione del patrimonio culturale serbo in Croazia. Nel giornalino si possono trovare una varietà di articoli, saggi e contributi su letteratura, arte, storia ed eventi culturali attuali. La missione di “Bijela pčela” è di dare un contributo alla comunità e al mantenimento dell’identità. I contenuti vengono riportati in due scritture, latina e cirillico.

Il giornale “Bijela pčela”.
Foto: Ivor Hreljanović

Una storia che dura da decenni
In occasione di questo traguardo è stata organizzata una tavola rotonda presso la Casa dell’infanzia di Fiume alla quale si è discusso del valore di un prodotto editoriale per bambini ai giorni nostri. A partecipare all’incontro in veste di relatore è stata anche la caporedattrice di “Arcobaleno”, Tiziana Dabović. Quest’ultimo giornalino viene pubblicato dalla nostra Casa editrice Edit. Assieme a Dabović, hanno preso parte alla serata il consigliere archivistico della “Prosvjeta”, Zoran Stanković, il responsabile del marketing e dei progetti della Biblioteca civica di Fiume e redattore della rivista “Brickzine”, Kristian Benić, e l’illustratrice e autrice Nena Pavelić.
La caporedattrice di “Arcobaleno” ha raccontato la storia del giornalino, dai suoi inizi nel lontano 1947, con il nome di “Il Pionere”, il passaggio degli anni ‘90 e l’abbandono delle tecnologie basate sul piombo. Sulla stessa scia storica si è mosso anche Stanković, ricordando le varie difficoltà che persistevano nel 1994 per pubblicare contenuti in cirillico e di provenienza serba.

Tiziana Dabović con “Il Pioniere”.
Foto: Ivor Hreljanović

Al passo con i tempi
“Brickzine” è un progetto più recente. È una piattaforma della Casa dell’infanzia tramite la quale i bambini si informano delle attività del centro, ma non solo. Benić ha raccontato che il progetto è nato nel 2014 quando l’edificio era in condizioni di completo degrado. Mediante la pagina web e l’edizione cartacea, “Brickzine” vuole promuovere la cultura e la creatività dell’infanzia. Pavelić ha parlato dell’importanza delle illustrazioni. Si tratta del metodo comunicativo primario per i bambini d’età prescolare. Man mano che i contenuti testuali si orientano alle fasce d’età più adulte, più è possibile realizzare immagini con contenuti astratti. Per i più grandi poi le immagini diventano un espediente per trattenerli sul testo. “‘Bijela pčela’ è un giornale che esiste per una minoranza ed è giusto, fra minoranze, fare solidarietà. È stata inoltre un’ottima occasione per presentare ‘Arcobaleno’ a un pubblico che magari ne ignorava l’esistenza”, ha commentato Dabović.
A fine discorso si è esibita la sezione per bambini dell’ensemble folcloristico Sv. Nikola ed è stata inaugurata una mostra che celebra la storia e i successi di “Bijela pčela”.

La tavola rotonda si è tenuta negli spazi della Casa dell’infanzia.
Foto: Ivor Hreljanović

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