Biblioteca civica. Sfide e buoni propositi

In occasione dei primi sei decenni di attività dell’ente, una serie di studiosi e professionisti di diversi campi hanno offerto delle interessanti prospettive sul valore e sul ruolo delle biblioteche nella vita culturale, urbanistica e sociale

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Biblioteca civica. Sfide e buoni propositi
Il nuovo edificio della Biblioteca visto dal lato occidentale. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La Biblioteca civica di Fiume quest’anno celebra i primi sei decenni di attività: in occasione dell’anniversario, si è tenuto negli spazi del complesso Benčić (in cui verrà inaugurata la nuova sede dell’istituzione) il convegno “Biblioteche – motore della città (non) ideale” (Knjižnice – motor (ne)idealnog grada), nell’ambito del quale una serie di studiosi e professionisti di diversi campi hanno offerto delle nuove e interessanti prospettive sul valore e sul ruolo delle biblioteche all’interno della vita culturale, urbanistica e sociale di una città “ideale”.

Il più grande investimento culturale
L’incontro è stato introdotto dai saluti del direttore della Biblioteca, Niko Cvjetković, il quale si è soffermato sulle tappe più importanti dello sviluppo dell’istituzione nell’arco dei primi sessant’anni di attività e sulle motivazioni che hanno portato all’organizzazione del convegno. “Ci siamo resi conto – ha esordito – della necessità di riflettere su delle questioni chiave per poter definire meglio la strada che vogliamo intraprendere. Al momento della fondazione, nel 1966, la Biblioteca venne istituita a Palazzo Modello, in quella che avrebbe dovuto essere solo una sede temporanea. Negli anni ci sono state diverse proposte per la costruzione della nuova sede dell’istituzione, la più significativa delle quali si era avuta nel 2012, quando la Città di Fiume aveva avviato l’opera di rivitalizzazione del complesso Benčić. Si tratta di un’iniziativa assai importante, che nel corso del tempo è stata influenzata da una serie di catalizzatori, tra cui il progetto di Fiume Capitale europea della Cultura 2020, nonché, in senso negativo, il periodo pandemico. Dobbiamo tener presente che ci aspettano dei tempi difficili, e ritengo che proprio le biblioteche siano le istituzioni che possono dare un significativo aiuto ad affrontarli”.
A esprimere il supporto della Città di Fiume è stato il sindaco Marko Filipović, il quale ha ricordato che l’opera di rivitalizzazione del complesso Benčić rappresenta il più grande investimento culturale dalla proclamazione dell’indipendenza della Croazia, nonché “un monumento del progetto di Fiume CEC. L’impegno dei dipendenti e collaboratori della Biblioteca – ha puntualizzato – serve da esempio ad altre istituzioni del settore della biblioteconomia in Croazia. Sono convinto che il nuovo spazio della Biblioteca fiumana, i lavori per il quale dovrebbero venire completati entro la metà dell’anno prossimo, fungerà da sede permanente dell’istituzione”.

Fulcro dello spazio pubblico
Il programma del convegno è stato avviato con un’intrigante lezione di Janez Koželj, noto architetto e urbanista sloveno, il quale ha illustrato, attraverso l’esempio di biblioteche slovene e internazionali, la loro funzione quali motori della vita sociale della comunità, centri che, a differenza di strutture commercializzate, fungono da fulcro dello spazio pubblico nel vero senso della parola. “Le biblioteche mantengono e rinnovano la vita sociale nelle città, stimolando le persone a recarsi nello spazio pubblico”, ha concluso l’architetto.
La parola è passata poi alla sociologa croata Sara Ursić che, a partire dalle proprie esperienze personali e professionali, ha parlato de “La città quotidiana – la biblioteca quale posto terzo”. La seconda parte del convegno è proseguita con la lezione di Tatjana Aparac-Jelušić, autrice, bibliotecaria e professoressa universitaria in pensione, che si è soffermata sull’influenza dei paradigmi socioculturali sugli sviluppi degli spazi delle biblioteche contemporanee.
L’ultimo intervento del convegno è stato quello di Aleksandra Šutalo, direttrice della Biblioteca civica di Požega, che ha illustrato minuziosamente il progetto che ha portato al complesso restauro della sede dell’istituzione, completato l’anno scorso. Šutalo ha spiegato le motivazioni di ciascuna delle modifiche apportate alla struttura, sia dal punto di vista architettonico, sia da quello dell’amministrazione.

Una reinterpretazione dello storicismo
Il convegno è proseguito con una visita guidata della nuova sede della Biblioteca civica fiumana nel complesso Benčić. I lavori realizzati in quella che una volta era una struttura utilizzata dalla Fabbrica tabacchi di Fiume sono stati illustrati dall’architetto Saša Randić, responsabile del progetto della Casa dell’infanzia, che ha guidato l’incontro insieme a Kristian Benić, addetto alle pubbliche relazioni della Casa dell’infanzia. L’opera di restauro del cosiddetto “edificio T” del Benčić ha comportato una serie di sfide che hanno rallentato i lavori, come spiegato dall’architetto. In particolare, la rimozione dell’intonaco dalle pareti ha rivelato il cattivo stato della struttura portante, mentre l’ala sporgente dal lato meridionale dell’edificio era in pendenza a causa dei flussi di acqua di falda sottostanti alla zona che avevano portato a cedimenti differenziali. Gran parte dei lavori è stata incentrata, infatti, sul potenziamento del suolo e della struttura portante, in modo da renderla idonea a contenere il peso della Biblioteca. Le pareti esterne dell’edificio, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, presentano una reinterpretazione dello storicismo con elementi in cemento prefabbricati e decorazioni in mattone. All’interno sono state conservate le colonne in ghisa originali (che erano state rimosse temporaneamente durante i lavori sulla struttura portante).

Interventi minimi all’interno
Stando ai piani, l’entrata principale della Biblioteca si troverà sul lato meridionale dell’edificio, mentre su quello settentrionale verrà posta un’entrata secondaria. Il pianoterra della Biblioteca è stato pensato come una sorta di soggiorno a servizio degli utenti, contenente giornali, riviste e altri periodici, con un’area dedicata alla bibliografia musicale e alla cinematografia. Al pianoterra verrà posta anche una sala polivalente, separata da una parete di vetro isolante acustico, in modo da non interferire con le altre attività della Biblioteca. Secondo quanto spiegato da Randić, sono stati minimi gli interventi allo spazio interno per quanto riguarda l’inserimento di nuovi elementi, al fine di mantenere l’impressione di uno spazio aperto.
L’intero spazio della Biblioteca è stato pensato in modo da situare le aree più “rumorose” ai piani inferiori e quelle più “silenziose” in cima. Si potrà salire i piani utilizzando la scalinata centrale dell’edificio oppure l’ascensore che verrà installato nell’ala sporgente. Al secondo piano, oltre ai numerosi scaffali di libri, troveranno spazio anche quattro box separati da vetri isolanti. All’ultimo piano verranno invece sistemati gli uffici amministrativi della Biblioteca.
Il servizio di noleggio e restituzione dei libri verrà automatizzato, con sportelli automatici posti all’entrata e all’esterno della struttura. Tuttavia, come riferitoci da Niko Cvjetković, ciò non comporterà una riduzione del ruolo del bibliotecario all’interno dell’istituzione. “Il processo di digitalizzazione dei contenuti – ci ha spiegato – prevede un lungo e complesso lavoro di inserimento di tutti i dati in coerenza con le norme della biblioteconomia, che verrà svolto dal nostro personale. Dal punto di vista degli utenti, invece, l’automatizzazione porterà a una maggiore disponibilità dei materiali, facilitando la ricerca dei contenuti”. Il convegno si è concluso con il panel “La fine della via è l’inizio della via: cosa significano le Biblioteche civiche e cosa possono significare per la società, l’economia e lo sviluppo”, moderato da Srećko Jelušić, a cui hanno preso parte Sara Ursić, Janez Koželj, Tatjana Aparac-Jelušić, Aleksandra Šutalo, Mirela Pašić, Vedran Jakominić, Ivan Šarar e Saša Randić. La registrazione del Convegno è disponibile sul canale YouTube della Biblioteca civica di Fiume (https://www.youtube.com/@GKRijeka/streams).

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