Archivio della memoria: preziosa testimonianza

Presentata a Palazzo Modello la raccolta digitale di videointerviste ideata e sviluppata da Gianfranco Miksa e Vanni D’Alessio

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Archivio della memoria: preziosa testimonianza

Un archivio digitale di videointerviste per conservare e diffondere la storia della presenza culturale italiana a Fiume attraverso la voce diretta dei suoi protagonisti. Si presenta così il progetto “Archivio della memoria”, ideato e sviluppato dal giornalista del nostro quotidiano, Gianfranco Miksa, e dallo storico e ricercatore universitario, Vanni D’Alessio, presentato ieri sera nella Comunità degli Italiani di Fiume quale evento conclusivo della Settimana della cultura fiumana, la tradizionale manifestazione organizzata dal sodalizio fiumano, dedicata alla storia e alla tradizione della città.
L’ultimo evento della Settimana, la serata di presentazione dell’Archivio, è stata suddivisa in tre distinti momenti. Nella prima parte è stato illustrato lo scopo dell’Archivio. Come evidenziato dai due autori, l’Archivio consiste in una serie di videointerviste fatte a testimoni della realtà e della storia della Comunità italiana di Fiume.
Iniziativa di ricerca e conservazione
Nato come un’iniziativa di ricerca e conservazione di un patrimonio storico e culturale e di pedagogia, il progetto si è concretizzato con la raccolta delle preziose testimonianze sulla vita familiare, personale e professionale degli intervistati e attraverso queste ripercorre la vita e la storia della città. L’Archivio è al momento composto da nove interviste che variano da un’ora alle oltre due ore e mezzo di durata.
Si tratta di interviste a Maria e Mario Schiavato, Giacomo Scotti, Bruno Petrali, Silverio Cossetto, Giuseppe Bulva, Maria Blecich, Silvana Vlahov ed Elda Bradičić. La finalità del progetto è anche quella di presentare un quadro di ciò che la Comunità italiana era ed è ancora, ma anche di ciò che è possibile conservare e tramandare alle generazioni future. Il progetto ha anche una valenza e uno sfondo di ricerca internazionale, in quanto si connette al progetto dell’Università della British Columbia e del Centro di Studi Avanzati dell’Università di Fiume sui confini e le trasformazioni urbane dopo la Seconda guerra mondiale “Rijeka in Flux (Fiume nel flusso)”. L’intenzione è che pezzi di intervista possano contribuire a “Rijeka Fiume: una narrazione storica”.
Archivio consultabile su Youtube
Inoltre, l’Archivio della Memoria è già consultabile sul canale Youtube del sodalizio di Palazzo Modello. Per accedervi occorre digitare il nome della CI di Fiume per esteso nel motore di ricerca e l’internauta sarà indirizzato sul canale telematico in questione. Lo scopo, come evidenziato dai due autori, è di costituire un nucleo consistente di fonti orali e di materiali sulla rete. La meta è di arrivare, per ora, a trenta testimonianze, in modo tale da poter offrire un quadro iniziale quanto più composito ai membri della nostra comunità e agli altri abitanti di Fiume, ai fiumani sparsi per il mondo, ma anche a studiosi che vorranno portare avanti indagini sulla storia di Fiume e della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia.
La seconda parte della serata è consistita nella proiezione di un filmato di 32 minuti, in cui sono riportati alcuni momenti delle interviste in un mosaico di una realtà comunitaria le cui storie e vissuti personali s’intrecciano. Nella terza parte dell’evento si è svolta una discussione con il pubblico e l’incontro con alcuni degli intervistati. Tra questi Bruno Petrali e Giacomo Scotti, personalità di spicco della Comunità Nazionale Italiana della Croazia e della Slovenia, insignito di recente della Targa d’oro “Stemma della Città di Fiume” per il suo contributo alla conservazione e alla diffusione della cultura italiana in queste terre.

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