Anche Vienna sembra (quasi) Abbazia

La mostra dell'esperto di architettura e fotografo viennese Wojciech Czaja, inaugurata allo «Šporer» di Abbazia, celebra tre decenni di rapporti diplomatici tra Croazia e Austria

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Anche Vienna sembra (quasi) Abbazia
Due vedute di Vienna che ricordano Bishkek e Kyoto. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Nei vani del Padiglione artistico “Juraj Šporer” di Abbazia è stata inaugurata la mostra di fotografie “Almost” (Quasi) dello scrittore, esperto di architettura e fotografo viennese Wojciech Czaja. A dare il benvenuto ai presenti è stato il direttore del Festival Opatija, Ernie Gigante Dešković, il quale si è dichiarato lieto di poter aprire un’esposizione così fuori dal comune, all’allestimento della quale il Festival Opatija ha partecipato in qualità di coorganizzatore.

Legami storici
“In questi giorni nel nostro ‘Šporer’ si potranno ammirare alcuni punti di Vienna che associano lo spettatore a una città del mondo – ha illustrato -. I riferimenti possono derivare da dettagli architettonici o naturali, ma le associazioni sono indiscutibili. L’autore ha voluto usare l’Austria per farci conoscere le città di tutto il mondo, nelle quali non siamo mai stati. Alcuni elementi di Vienna non possono non ricordarci i palazzi di Abbazia, anche perché la storia della nostra città è stata segnata in maniera profonda dall’Impero austro-ungarico, grazie al quale è cresciuta e si è sviluppata. Ancor oggi cerchiamo di mantenere vivo questo legame organizzando il Ballo viennese, la mostra dedicata a Sissi o altri eventi di questo tipo. Penso che questa mostra sia molto interessante, perché presenta non solo le bellezze dell’Austria, ma parla anche della sua storia e di tutti i suoi legami, compreso quello con la nostra realtà”.

Un futuro comune
Johannes Leibetseder, consigliere all’Ambasciata austriaca in Croazia, ha ringraziato le autorità cittadine presenti, ovvero il vicesindaco di Abbazia, Kristina Đukić e ha lodato la bellezza della località. Leibetseder ha ricordato il motivo che sta alla base dell’allestimento, ovvero la celebrazione di tre decenni di rapporti diplomatici tra Croazia e Austria. Tali rapporti sono sempre cresciuti e si sono sviluppati e presto assisteremo al loro culmine, con l’entrata della Croazia nell’area Schengen e l’introduzione dell’euro. Il diplomatico ha ricordato che i due Paesi hanno non solo un passato, ma anche un futuro comune e che per il turismo croato sarà un grande vantaggio poter accogliere gli ospiti senza doverli fermare alla frontiera. Ha ammesso di aver trascorso più volte le vacanze sulla costa croata e di apprezzare molto l’offerta turistica.

Curare l’eredità austriaca
“Penso che Czaja abbia avuto un’ottima idea quando è partito con la sua Vespa e ha iniziato a far fotografie con il cellulare durante il primo lockdown – ha continuato -. Mi auguro che nessuno si troverà offeso per i paralleli fatti e che gli spettatori impareranno a guardare le proprie città con occhio diverso. Vorrei ricordare ancora soltanto che questo è il primo allestimento croato della mostra”.
In conclusione, il vicesindaco di Abbazia, Kristina Đukić, ha sottolineato quanto sia importante per la Città di Abbazia curare l’eredità austriaca e quanto impegno venga profuso per ristrutturare le facciate decorate durante l’Austria e Ungheria. Molti cittadini di Abbazia sono stati a Vienna, ma la mostra di Czaja offre loro la possibilità di scoprirla in una luce tutta nuova. La mostra rimarrà in visione fino al 30 ottobre, dal martedì al venerdì, dalle 15 alle 18, nonché sabato e domenica dalle 10 alle 18. L’entrata è libera.

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