Alto Adriatico Dobbiamo pensare a una macroregione

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Alto Adriatico Dobbiamo pensare a una macroregione

…e il mare porterà nuove speranze, come il sonno porta i sogni…

Nasce a Trieste “Nord Adriatico magazine. Periodico di attualità, economia e storia del Golfo di Trieste e del Litorale”, pubblicato da Luglio Editore e diretto da Silvio Maranzana. Obiettivo, promuovere tutto ciò che il mare rappresenta, stimola e realizza lungo l’alto Adriatico: si tratta di una rivista full color su carta patinata in vendita a prezzo accessibile in tutte le rivendite della fascia costiera e non solo dell’FVG. Conta una redazione ben strutturata sulle varie tematiche e alcuni “soci fondatori” sostenitori, per ora con una periodicità trimestrale, “ma potrebbero aumentare”. A dichiararlo è il direttore Silvio Maranzana, per lunghi anni giornalista de Il Piccolo di Trieste.
Una prova, il desiderio di non abbandonare la professione, l’amore per il mare, quali le motivazioni di fondo di questa sfida?
“Dare voce ai cambiamenti che investono Trieste con l’arrivo di navi sempre più grandi, di treni sempre più veloci, di merci sempre più evolute. Ma soprattutto nuove opportunità di studio, posti di lavoro, terminal futuribili e magazzini supercapienti, arrivo di imprenditori e manager iperspecializzati, zone franche per la trasformazione dei prodotti, laboratori di alta tecnologia. E ancora investitori da tutto il mondo in quello che sta tornando a essere uno dei principali scali del Mediterraneo sviluppandosi a sud per lasciare trasformare l’immensa area a nord in una sorta di Trieste 2. E infine, forte attrattività turistica, sviluppo di una moderna e postideologica sensibilità ambientale, palestra per nuovi campioni sportivi. Il golfo di Trieste, trainato dal suo porto, che è ormai tutt’uno con quello di Monfalcone”.
Si tratta ora di trasformare l’opportunità in successo. Cosa c’è all’orizzonte e quale ruolo può avere Adriatico Magazine?
“Ci attendono scadenze entusiasmanti: l’arrivo di nuovi investitori, cinesi ma anche di diverse altre nazionalità, l’inaugurazione della Piattaforma logistica, che è il più grande terminal marittimo in costruzione in Italia, le manifestazioni per Trieste Capitale europea della Scienza 2020, l’avvio di nuovi insediamenti in Porto Vecchio, non ultimo il grande Museo del Mare, l’arrivo di nuovi flussi turistici e il rilancio delle crociere. Adriatico Magazine seguirà tutto questo, ma spazierà con i suoi servizi da Venezia alla Dalmazia proponendo Trieste e anche Monfalcone con la sua cantieristica come punti di riferimento di un mare ben più vasto”.
L’Istria, Fiume, la Dalmazia entrano per tanto in questo progetto?
“È fondamentale sviluppare la visione di una macroregione Alto adriatica con comuni obiettivi, con problemi e progetti che andremo ad analizzare nei dettagli in ogni numero. Nord Adriatico Magazine sarà presentato dopo l’estate anche a Fiume, dove in un punto vendita potranno essere acquistate anche le copie che sono già disponibili lungo tutta la fascia costiera da Muggia a Bibione (dal prossimo numero fino a Venezia) e su, fino a Gorizia. A Venezia, con il suo porto e il turismo, sarà dedicato un ampio servizio nel prossimo numero sia in chiave di concorrenza che di collaborazione con Trieste: la cronaca recente ne sottolinea le ragioni”.
Il tutto su cartaceo ma anche supportato dai social media?
“Abbiamo già una pagina Facebook e presto sarà realizzato un sito web. Vogliamo anche aprire una palestra di confronto diretto con il pubblico: il primo evento si svolgerà al Caffè Tommaseo di Trieste già mercoledì, 24 luglio, alle 18 sul tema Trieste porto dell’Ungheria’ e si articolerà, oltre che su relazioni di esperti, anche su musiche tradizionali ungheresi eseguite da un quartetto d’archi, perché il mare è storia, cultura e tanto altro, un elemento vitale che sta trasformando la realtà dell’Adriatico”.
Nel suo editoriale del primo numero, lei afferma che “non accadeva da cent’anni”…
“Attorno a questa porzione dell’Alto Adriatico ruotano in misura sempre maggiore traffici, servizi, turismo, scienza, tecnologia, istruzione, sport. La blue economy è qui, la logistica offre nuovi settori di occupazione, il porto è primo in Italia per volumi complessivi di traffico, ma grazie alla governance degli ultimi anni ha creato una ragnatela di collegamenti sulla quale vengono già oggi sparati in tutta Europa oltre diecimila treni all’anno. Adriatico Magazine intende parlare di tutto questo, entrando sui terminal, sulle banchine, a bordo delle navi, all’interno delle aziende, delle agenzie, dei laboratori scientifici, degli istituti scolastici, delle istituzioni, ma parlerà anche degli uomini e delle donne che in porto e in mare e per il porto e per il mare lavorano, della nautica da diporto, della pesca, delle tradizioni locali, delle tante società sportive e associazioni che operano sull’acqua e, logicamente, della gloriosa storia di queste terre, presentando, tra l’altro, nelle pagine centrali di ogni numero il poster di navi prestigiose e invidiate che hanno segnato più epoche”.
Un magazine che vuole essere internazionale, fin dal primo numero esce con gli abstract in inglese. Infine si assisterà anche al gemellaggio con una radio che permetterà di essere presenti anche nell’etere per chiudere il cerchio… o per aprire una nuova rotta.

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