
Il Salone delle Feste della Comunità degli Italiani di Fiume ha ospitato nel primo pomeriggio di ieri un piacevole concerto che ha visto in veste di protagonisti gli allievi dell’Indirizzo musicale di Fonte in provincia di Treviso e quelli della Scuola di Musica “Ivan Matetić Ronjgov” di Fiume. Gli ospiti italiani hanno fatto tappa nel sodalizio fiumano nell’ambito del “Viaggio del ricordo” promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Legami e affinità tra le popolazioni
Come spiegato da Matteo Del Negro, docente presso l’istituto di Fonte, “il programma di quattro giorni ha compreso tappe a Padriciano, Zara e a Fiume, mentre nei seguenti due giorni visiteremo Basovizza e Trieste. L’obiettivo dei ‘viaggi del ricordo’ è valorizzare e sottolineare i legami e le affinità tra le popolazioni dell’area istriano-dalmata e l’identità italiana ancora presente attraverso scambi, testimonianze e approfondimenti. Il nostro viaggio è stato all’insegna anche del nostro legame con la Scuola di Musica di Fiume, e il docente dell’istituto prof. Mauro Šestan, con la quale abbiamo instaurato un rapporto già due anni fa”, ha rilevato il docente, aggiungendo che le prossime tappe sono la foiba di Basovizza e il Magazzino 18 a Trieste.
I giovani hanno proposto un programma variegato che spaziava dalla musica barocca ai brani pop e rock arrangiati per un’orchestra, nell’ambito del quale hanno potuto dare prova della loro bravura, del loro impegno e della loro dedizione all’arte musicale.
Al termine dell’esibizione, alla quale ciascuno dei giovani musicisti e gruppi sono stati premiati con calorosi applausi, ai presenti si sono rivolti la dirigente dell’Indirizzo musicale di Fonte, Paola Zanon, la quale ha voluto ringraziare il presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, Enea Dessardo, e il prof. Šestan per aver reso possibile l’esibizione congiunta degli allievi dei due istituti e si è soffermata sul significato del “Viaggio del ricordo”, il cui obiettivo è conoscere fatti a lungo ignorati e rinforzare l’idea che non bisogna dimenticare le cose brutte per non rifarle.

La tenacia dei rimasti
“Abbiamo voluto ricordare chi ha subito le atrocità delle foibe, chi ha dovuto lasciare tutto e andarsene, ma abbiamo voluto pure dare valore a chi è rimasto che con tenacia ha voluto mantenere questo nucleo di italianità e che la porta avanti”, ha sottolineato Zanon, aggiungendo che la musica ha dato un po’ di dolcezza a questo viaggio velato di tristezza. Ricollegandosi alla direttrice Zanon, il sindaco di Fonte, Matthew Sommadossi, ha ricordato che esso si basa sulla musica, che trascende i confini nazionali. “Siamo in Europa e oggi abbiamo respirato i valori che l’Europa dovrebbe riscoprire: l’amicizia, la tenacia e la dedizione alla musica”, ha dichiarato. Dessardo ha ringraziato gli organizzatori del concerto e le autorità presenti, aggiungendo che “anche per noi nella CI di Fiume, assieme ad altre 50 Comunità tra Istria e Slovenia, è importante sentire il legame con i Comuni italiani e le scuole italiane che vengono qui da noi per diverse iniziative e portano le giovani generazioni a conoscere la nostra storia. Questa era stata messa per molti decenni da parte in entrambi i Paesi perché scomoda, mentre soltanto negli ultimi vent’anni stiamo imparando a riscoprirla per poter proseguire con la cultura nella nostra comune casa europea”.
Al termine del concerto, gli ospiti italiani hanno preso parte a una visita guidata del centro di Fiume.

Foto: GORAN ŽIKOVIĆ
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