Alida Valli: «Ricordatemi come un’attrice»

Con il monodramma proposto ieri sera alla Comunità degli Italiani di Pola è calato il sipario sulle Giornate dedicate alla diva del cinema

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Alida Valli: «Ricordatemi come un’attrice»

Si è conclusa ieri la due giorni dedicata all’attrice Alida Valli, natia di Pola, che, in occasione del centenario della nascita, l’istituzione pubblica Pula Film Festival e la Comunità degli Italiani di Pola hanno voluto celebrare con una serie di manifestazioni. Ieri sera il sodalizio polese è stato così… teatro per la prima del monodramma “Grazie Alida”, per la regia di Luka Juričić e interpretato dall’attrice Petra Bernarda Blašković, nel ruolo della Valli.

Passato e presente

Prodotto di un vasto lavoro di ricerca, il monodramma si presenta come un “teatro nel teatro”, espediente teatrale con il quale la finzione scenica rimanda direttamente al mondo del teatro, offrendo spesso (ed è questo il caso) l’azione di personaggi consapevoli della finzione che essi stessi stanno agendo. Sulla scena, Blašković, intervistata da Juričić (che appare solo come voce), interpreta la diva del cinema, che ormai anziana ripercorre la sua vita: parla della città natale, dell’infanzia, di vocazione artistica, di ideologie… In un continuo mix tra presente e passato, Petra e Alida, dialetto e lingua standard. In un’interpretazione convinta, mai eccessiva. Juričić pone domande e Blašković, ovvero Alida, risponde. Come mai lo pseudonimo Valli? Ecco la risposta: “Mi piaceva, l’ho scelto a caso, consultando l’elenco telefonico” perché, dopotutto, “chi, nel mondo del cinema, avrebbe ricordato un nome come Alida Maria Altenburger von Marckenstein und Frauenberg”. Parlando della sua scelta di fare l’attrice, la Valli rivela come in effetti teatro, spettacolo, cinema abbiano scelto lei, avendo frequentato questi ambienti sin da piccola, assieme al padre.

I ritorni nella città natale

Ricordando Pola, città della sua infanzia, l’attrice esalta: “La mia bella Pola… e io l’ho scambiata per la triste e fredda Como…”.

A seguire alcune scene dei film più noti della Valli, che Blašković propone parallelamente alle scene originarie proiettate sullo schermo alla sua schiena. Così, il numeroso pubblico ha (ri)visto tratti di “Inferno”, di Dario Argento, “Il grido”, di Michelangelo Antonioni e de “La vita ricomincia”, di Mario Mattoli.

L’attrice narra poi di come più volte nella vita abbia fatto ritorno a Pola, “trovando però una città ostile e strana, una comunità divisa e disperata, che capiva quello che le sarebbe toccato, l’angoscia, che è peggio della morte”. Poi non ci tornò più: le avrebbe fatto tristezza, ricordandole il padre.

Petra Bernarda Blašković nel ruolo di Alida Valli

L’onorificenza rifiutata

Nel monodramma viene ricordata pure “l’incredibile proposta” ricevuta nel 2004 dalla Croazia, che aveva offerto alla Valli la cittadinanza onoraria quale artista croata. Ma la Valli troppe volte come la sua città aveva cambiato pelle: “Sono nata e voglio morire italiana”, rifiutando l’onorificenza.

“Ricordatemi come un’attrice, perché è questo quello che sono”. Chiude così lo spettacolo. A conferma dell’eleganza, grandezza, talento di una stella del cinema italiano che ha brillato anche a Hollywood.

Un riuscitissimo spettacolo, che tra flashback offre anche momenti comici, con al centro una brillante Petra Bernarda Blašković. Che il numeroso pubblico non ha mancato di applaudire.

Prossimamente in tv

Grazie alla collaborazione con TV Nova, il monodramma è stato filmato e verrà proposto in televisione a giugno. Per chi non fosse riuscito vedere la prima della rappresentazione, invece, questa sarà riproposta pure nei mesi estivi, a seconda dell’interesse del pubblico.

Con il monodramma è calato così il sipario sulle “Giornate di Alida Valli”, nell’ambito delle quali nei giorni scorsi era stata aperta una mostra di fotografie al Cinema Valli, che aveva ospitato pure la proiezione del film documentario “Alida”, per la regia di Mimmo Verdesca con Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Charlotte Rampling e Vanessa Redgrave.

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