
ZAGABRIA
Dopo vent’anni di assenza, l’Orchestra a plettro della Radiotelevisione croata (HRT) di Zagabria fa ritorno a Fiume per il concerto, in programma lunedì, 5 maggio alle ore 19.30 al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”, intitolato “Canto sulla corda” (Kanat na žici). L’appuntamento rientra nel ciclo “Celebriamo la musica”. Il complesso orchestrale, diretto dal Maestro Matija Fortuna, si esibirà assieme alle klape maschile e femminile Kastav, istruite dal loro direttore artistico Saša Matovina, mentre in veste di ospite speciale della serata si esibirà il rinomato cantante di Veglia, Damir Kedžo. Nell’intento di conoscere meglio il programma del concerto, incentrato sulla tradizione musicale di questi territori, abbiamo interpellato il Maestro Matija Fortuna, che dal 2023 ricopre il ruolo di direttore artistico dell’Orchestra a plettro dell’HRT ed è stato pure coinvolto nella produzione dell’opera “Andrea Chenier” di Umberto Giordano allo “Zajc” nel 2015 in veste di assistente del direttore Ville Matvejeff.
Dieci anni di collaborazione con lo «Zajc»
“È da dieci anni che collaboro con il Teatro fiumano, per cui qualche tempo fa, durante un colloquio con il Maestro Valentin Egel, attuale direttore dell’Opera dello ‘Zajc’, siamo giunti all’idea di organizzare un concerto dell’Orchestra a plettro a Fiume, in quanto sono passati già vent’anni dall’ultima esibizione di questo organico nel capoluogo quarnerino, ovvero nella Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak – ci ha spiegato Matija Fortuna –. Durante il processo di ideazione del programma del concerto, abbiamo pensato che sarebbe bello avvicinare il repertorio alla comunità locale e alle associazioni artistico-culturali che vi operano. Siccome ho già collaborato anche con il direttore artistico delle klape maschile e femminile Kastav, Saša Matovina, e siccome già prima avevamo espresso il desiderio di rinnovare la nostra collaborazione (infatti, l’Orchestra a plettro ha avuto un concerto nel 2018 con la klapa maschile Kastav, con in veste di ospite la compagine femminile), abbiamo deciso di coinvolgere nel progetto anche le due compagini. Quando ho preso in mano la gestione dell’Orchestra, ho analizzato tutti i programmi realizzati finora e tra questi c’era anche il succitato concerto del 2018, tenutosi al Centro Gervais di Abbazia. Pertanto, al programma strumentale della nostra Orchestra abbiamo aggiunto anche quello vocale delle klape e sono compiaciuto del fatto che in veste di ospite speciale si esibirà il rinomato cantante Damir Kedžo. Sono molto felice di questa collaborazione”, ha sottolineato Fortuna.
Brani legati al Quarnero
L’Orchestra si presenterà con le opere strumentali più importanti scritte per la “tamburica”, ovvero quelle composte da Božo Potočnik e Zlatko Potočnik. Come spiegato da Fortuna, quest’ultimo ha scritto la composizione “Lovranski maroni” (I marroni di Laurana), un brano molto interessante legato a questi territori. Un altro brano di questo tipo è anche “Tartufada” di Tomislav Uhlik. “Presenteremo pure compositori giovani quali Tihomir Ranogajec, che ha composto il brano ‘Panonska rapsodija’, e in questo momento il migliore solista sulla ‘bisernica’ (lo strumento più piccolo della famiglia delle tambure, nda) in Croazia, Marko Blašković, che è anche membro della nostra Orchestra – ha spiegato Fortuna –. Egli si cimenterà con i canti tzigani di Sarasate. Sul repertorio si troverà anche il brano ‘Profumi orientali’ di Blagoje Bersa. Non è molto noto il fatto che questo grande compositore croato scriveva anche musica per le orchestre a plettro”.
Matija Fortuna è stato il primo strumentista in Croazia ad aver ottenuto il diploma della Scuola media superiore di musica alla “tambura”, conferendo a questo strumento popolare la dignità riservata agli strumenti classici. “Questa famiglia di strumenti a plettro è entrata nel curriculo dell’Accademia di Musica 17 anni dopo il mio esame di maturità, mentre Marko Blašković è stato il primo a diplomarsi con la ‘bisernica’ all’Accademia zagabrese – ci ha riferito Fortuna –. La tambura ha fatto ingresso anche nella musica jazz con il solista Filip Novosel, con il quale pure collaboriamo spesso e con il quale prossimamente incideremo un album, al quale prenderà parte anche Teodosij Spasov, il celebre musicista jazz bulgaro e suonatore di kaval (strumento a fiato della musica tradizionale bulgara, nda). Novosel è pure autore di numerosi arrangiamenti per la nostra Orchestra”.
Lo sviluppo dell’Orchestra a plettro
“Vorrei aggiungere infine che sono molto felice di poter esibirmi a Fiume assieme all’Orchestra perché ho il bisogno di mostrare non soltanto al pubblico zagabrese, ma anche a uno molto più vasto, ciò che facciamo all’interno dell’Orchestra – ha proseguito –. Finora il mio lavoro è stato legato principalmente alle orchestre sinfoniche e all’opera, che è un’altra mia passione, ma è un grande piacere fare ritorno nel Teatro fiumano, nel quale mi sento come a casa e nel quale voglio presentare anche il mio lavoro con un organico composto dalle ‘tambure’. Voglio dimostrare che in due anni sono riuscito a far sì che questa Orchestra sia capace di suonare non solo in Croazia, ma anche fuori dai nostri confini. Questo è uno dei miei obiettivi principali che presto daranno i loro frutti: stiamo infatti pianificando uscite in Austria e in Polonia. Sono pure felice di rinnovare la nostra collaborazione con le klape Kastav”.
Nell’arco di due anni, sotto la direzione del Maestro Matija Fortuna, l’Orchestra ha proposto la prima esecuzione di otto composizioni per questi complessi strumentali e si lavora pure a commissionare nuove composizioni anche per la “tambura” solista, il che permette di sviluppare il repertorio solistico dello strumento. “Tutti i brani nuovi che eseguiamo per la prima volta si possono in seguito usare nello studio di questo strumento nelle accademie. Posso dire di essere soddisfatto del nostro lavoro e di attendere con impazienza la prossima stagione, che sarà molto ricca e verrà inaugurata con un concerto in cui avremo come ospite speciale il celebre chitarrista macedone Vlatko Stefanovski”, ha concluso Matija Fortuna.
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