A Trieste il meglio della fantascienza

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A Trieste il meglio della fantascienza

TRIESTE | Una media di 20.000 persone, sarà così anche per la manifestazione che comincia oggi? Parte oggi la 18ª edizione del Trieste Science+Fiction Festival, in programma fino a domenica 4 novembre. Appuntamento nel capoluogo giuliano, con la principale manifestazione italiana dedicata alla fantascienza, tra anteprime, eventi e ospiti internazionali.

La giornata inaugurale del Festival triestino comincia con due anteprime uniche. Appuntamento alle ore 17 nel Politeama Rossetti con “Future World” di James Franco e Bruce Thierry Cheung, che verrà proiettato fuori concorso e in anteprima italiana. L’attore e regista James Franco, dopo il successo di “The disaster artist”, interpreta e dirige un film apocalittico e dal cast stellare, che strizza l’occhio alla celebre saga di Mad Max.
Alle ore 20, appuntamento sempre al Rossetti, con la Cerimonia d’apertura del Trieste Science+Fiction Festival, che per i suoi primi 18 anni avrà un padrino d’eccezione: l’astronauta Umberto Guidoni, autentico pioniere dello spazio e primo europeo a salire a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, che introdurrà “First Man – Il primo uomo” del premio Oscar, Damien Chazelle (già acclamato regista di “Whiplash” e “La La Land”), film di apertura del Festival e in anteprima a Trieste rispetto all’uscita nelle sale italiane distribuito da Universal Pictures.
Alle 23 la serata si sposta nel Teatro Miela, dove verrà proiettato il film “Frankenstein” (1931), di James Whale, nella sezione Classix, dedicata alla riproposizione dei grandi classici della fantascienza su grande schermo. Il celebre film della Universal verrà sonorizzato dal vivo da uno dei gruppi più importanti della scena rock italiana, gli OvO (Stefania Pedretti e Bruno Dorella).

Ampio programma

L’evento è uno dei numerosi omaggi che il Trieste Science+Fiction Festival ha organizzato per celebrare i duecento anni del romanzo di Mary Shelley Frankenstein; o “Il Prometeo moderno”, autentico mito fondante della fantascienza.
Aprono in serata anche “Vox & More”, la mostra personale di Matteo De Longis, autore del manifesto del Festival, al Politeama Rossetti alle ore 20, e la mostra “Nuthin’ But Mech: a Selection” nel teatro Miela alle ore 22.
Il Festival internazionale del film di fantascienza nasce nel 1963. “Una manifestazione rivoluzionaria, che porta a Trieste illustri personalità dello stardom internazionale come Arthur C. Clarke, Roger Corman (il cui “L’uomo degli occhi a raggi X” viene premiato con l’Astronave d’argento nel 1963), Riccardo Freda, Forrest J. Ackerman, Umberto Eco (in giuria nel 1963) e Brian Aldiss.
Lo organizza un gruppo di “giovani della poesia visiva” – così li definisce Ungaretti in un telegramma augurale, ancora in possesso de La Cappella Underground – che avrebbero fatto della città un palcoscenico unico per il cinema di genere, fino al 1982, anno in cui il Festival s’interrompe, raccontano i critici.
Ma nel 2000 La Cappella Underground decide di rilanciare la tradizione di quel Festival, proponendo produzioni indipendenti, anteprime e film rari, con il nuovo nome di Science plus Fiction.
Nel 2002, in collaborazione con Arnoldo Mondadori Editore nel cinquantenario della rivista Urania (la collana editoriale dedicata al fantastico e alla fantascienza), viene istituito il premio alla carriera Urania d’Argento, conferito quell’anno a Pupi Avati. Nel corso delle successive edizioni, sono stati insigniti dell’Urania d’Argento: Dario Argento (2003), Jimmy Sangster (2004), Lamberto Bava (2005), Enki Bilal e Terry Gilliam (2006), Joe Dante (2007), Ray Harryhausen (2008), Roger Corman e Christopher Lee (2009), George A. Romero (2011), Alfredo Castelli (2012), Gabriele Salvatores (2013), Alejandro Jodorowsky (2014), Bruce Sterling (2015), Rutger Hauer (2016).
Nel 2004, alla sua quinta edizione, “Science plus Fiction” lancia una nuova sfida restaurando il simbolo dimenticato della manifestazione a cui s’ispira: l’Asteroide, premio storico del ciclo ventennale del Festival internazionale del film di fantascienza di Trieste.
Altrettanto eccellenti erano i nomi degli artisti che firmavano il premio, dal triestino Nino Perizi a Marcello Mascherini.
Nel 2005 lo “Science plus Fiction” entra a far parte dell’European Fantastic Film Festivals Federation, network che riunisce le principali manifestazioni del settore nella prospettiva di promuovere ai massimi livelli la produzione cinematografica europea di genere. Nel 2007 assume la dicitura di Science+Fiction (poi Trieste Science+Fiction Festival) con un ampio ventaglio di appuntamenti: tavole rotonde, convegni scientifici, concerti e performance teatrali, esposizioni d’arte e incontri letterari. Nel 2009 il Festival introduce il concorso Méliès per i lungometraggi, che affianca quello già dedicato ai cortometraggi.

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