L’alimentazione nell’area rurale di Capodistria

Nel centro storico cittadino allestite alcune mostre dedicate alle diverse consuetudini a tavola. Il passato visto attraverso i piatti tipici e i lemmi dialettali

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L’alimentazione nell’area rurale di Capodistria

”L’alimentazione a Capodistria e nel suo contado dall’antichità alla fine dell’Ottocento” è la denominazione della mostra allestita nella Loggia vecchia. L’esposizione è frutto di un progetto congiunto a cura dell’Archivio e del Museo regionale di Capodistria avviato lo scorso anno, in occasione del conferimento alla Slovenia del titolo “Regione europea della gastronomia”. Al cibo sono state dedicate anche le Giornate europee del patrimonio culturale 2021 compresa la mostra etnologica permanente, che parla sia di piatti poveri sia di abbondanza, proposta dal Museo regionale sulla cultura alimentare al volgere del XIX secolo. Si tratta di un’iniziativa che mira alla salvaguardia del patrimonio culturale materiale e immateriale nei diversi periodi storici che hanno influenzato le abitudini alimentari della popolazione, analizzando tra l’altro le caratteristiche gastronomiche che oggi fanno parte dell’identità culturale del nostro territorio e ne costituiscono un elemento riconoscibile. I pannelli, corredati da numerose fotografie e materiale illustrativo, presentano le basi della cucina urbana, nonché di quella rurale. Come hanno rilevato gli autori dell’allestimento Zdenka Bonin, Deborah Rogoznica, Marko Bonin, Tina Novak Pucer, Flavio Bonin e Verena Vidrih Perko, la nostra regione è parte integrante del Mediterraneo e anche le abitudini alimentari della sua popolazione sono tipicamente mediterranee. La mostra sarà a disposizione dei visitatori sino al 15 febbraio.

I pannelli espositivi alla Loggia vecchia

L’alimentazione del passato è anche il tema dell’esposizione nella vetrina dell’ex negozio “Poster” in Calegaria. A curare i contenuti è stata l’Associazione culturale “Istrski Grmič” di Scoffie, supportata dal Comune di Capodistria. L’allestimento, invece, è stato realizzato in collaborazione con l’Ente pubblico per i giovani, la cultura e il turismo. Nel contesto sono state approfondite le abitudini alimentari della popolazione rurale istriana. Seppure le casalinghe disponevano di ingredienti modesti, erano in grado di preparare pietanze semplici ma gustose. Le immagini ritratte sui pannelli esposti in vetrina, sono accompagnate da antichi oggetti e utensili provenienti dal corredo della cucina istriana. L’allestimento della mostra coincide anche con la recente pubblicazione del volume “Lemmi e sapori della cucina istriana,” edito dall’Ente pubblico per i giovani, la cultura e il turismo di Capodistria in collaborazione con la libreria “Libris”, la dialettologa Suzana Todorović e numerose società e personalità del territorio istriano. Il libro riporta diverse ricette autentiche e storie sulla preparazione dei piatti tipici istriani ed è corredato da suggestive immagini scattate da Jaka Ivančič. A conferire al tutto un tono particolare sono i termini dialettali riportati nelle note.

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