Ciak, si… cucina. Telecamere accese e flash scattanti per Igor Ivanović, ieri mattina ai fornelli della cucina didattica del mercato coperto. Lo show finalizzato a pubblicizzare la cucina istriana, le ricette e gli ingredienti locali, è stato promosso dall’Agenzia regionale di sviluppo rurale (AZZRI) in collaborazione con l’azienda municipalizzata che gestisce i mercati di Pola. La cucina didattica al piano della storica Markthalle si deve al progetto europeo Key Q, concepito all’epoca per favorire la gastronomia polese e istriana ampiamente basate sulla tradizione culinaria veneta e quella austriaca e pertanto sia marinara che alpina, non senza influenze di matrice slava, per cui fondata sia sul burro che sull’olio d’oliva, e tanto sulla carne quanto sul pesce. Mare e monti, come si usa dire. Non per nulla ieri mattina sono finiti in padella sia i calamari freschi dell’Alto Adriatico sia i migliori tagli di carne bovina della razza istriana autoctona che chiamiamo “boscarin”. Tutti ingredienti della migliore tradizione locale, non senza il tocco d’autore di Ivanović che quest’anno si è distinto come unico candidato polese (e istriano) allo show culinario televisivo “Masterchef” trasmesso a puntate da Nova Tv. Ivanović non si è aggiudicato il titolo, ma si è fatto notare in televisione benché la sua professione (economia e commercio) e la sua seconda passione (la cucina) non abbiano apparentemente troppi punti di contatto.
Ieri mattina sono finiti dunque in padella dei calamari di piccola taglia (per fare più in fretta, e perché il piatto si presenta più elegante), serviti con un contorno semplice ma squisito (una puree di piselli) e una salsetta di frutti di bosco preparata con un soffritto di cipolla, Teran e miele. L’altro piatto, a base di carne, ha portato in scena il pregiato boscarin istriano messo in commercio dall’Agenzia di sviluppo rurale che gestisce la filiera finalizzata alla conservazione della razza. Insomma si è trattato di una vivace matinée di sapori e profumi di buona cucina da prendere a modello anche a casa, sempre che si abbia la pazienza e la… sostanza per fare acquisti di qualità, possibilmente a chilometro zero. Tra l’altro si consiglia di fare le stesse scelte nell’industria dell’ospitalità e della ristorazione. Il messaggio in sottofondo è sempre lo stesso: occorre sostenere le imprese locali, dare impulso alla produttività agricola, creare le intese all’interno delle filiere per massimizzare l’uso della materia prima nazionale e favorire l’esportazione e stimolare l’innovazione.
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