La produzione della grappa in Istria ha una lunga tradizione. Al prodotto tradizionale, ricavato dalle vinacce, si sono aggiunte grappe le aromatiche, frutto dell’ingegno di don Sime Vidau, parroco di Colmo e noto erborista, divenuta proprio per questo la capitale istriana delle grappe.
Negli ultimi tre decenni le distillerie in penisola si sono diffuse a macchia d’olio. Diverse operano anche nel Parentino. Tra queste, l’Istarska kapljica di Castellier, avviata dodici anni fa da Goran Špehar, pluripremiata per i suoi prodotti ai concorsi nazionali e internazionali di categoria. La distilleria produce quattordici tipi di alcolici diversi, prevalentemente grappe, ma anche altri tipi di liquori, tra cui il gin.
A Castellier opera anche la Count’s drinks, di Marko Bratović, ditta che produce bevande di tipo craft, basate su processi produttivi naturali e contenuti organici, prive d’aggiunte chimiche e industriali. Tra le sue bevande, la birra di zenzero, il craft tonic, la Gineta ricavata dal ginepro. Le due aziende familiari hanno unito le forze e hanno presentato all’Istra Premium Camping Resort di Fontane, precisamente alla Konoba Bokoon, il Gin&tonic, o G&T mix, di comune realizzazione. In sintesi, hanno messo assieme il Dry gin Flying Goat dell’Istarska kapljica e la produzione di bevande toniche della Count’s drinks, da cui è fuoriuscita una bibita mista che ora sarà piazzata sul mercato.
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