Abbazia. Festival della cioccolata dal 6 all’8 dicembre

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Abbazia. Festival della cioccolata dal 6 all’8 dicembre

Potere alla cioccolata, dicono dall’Ente turismo di Abbazia a pochi giorni dall’inizio del Festival della cioccolata, appuntamento immancabile del perioo dell’ Avvento: quest’anno, quando il conto alla rovescia della 14.esima edizione è ai rintocchi finali da venerdì a domenica, gli appassionati del cibo degli dei hanno come punto di ritrovo il centro Gervais: i tre piani della stupenda sede, saranno trasformati in una specie di ode alla cioccolata in tutte le sue forme e aspetti. Una sorta di mecca della cioccolata dove i buongustai andranno a pellegrinare in cerca di sapori nuovi, di nuove armonie cioccolatifere. Delizie ed eccellenze di questo mondo saranno presentate dalle 14 alle 21 (venerdì), dalle 9 alle 21 (sabato) e dalle 9 alle 19 (domenica). Sono annunciati espositori di Croazia, Slovenia e Italia. Ma altre iniziative dedicate alla cioccolata e ai suoi derivati avranno luogo in altri punti della città. Ad esempio, venerdì l’albergo Milenij ospiterà dalle 10 alle 16, lo scultore della cioccolata Antonio Licitra.
Choco-sculture
È un giovane scultore 27.enne, di Rosolini, in provincia di Siracusa, in Sicilia, piccolo paesino vicino Modica, dove si produce uno dei cioccolati migliori al mondo. Ha studiato scultura e modellazione plastica presso il Liceo Artistico Galileo di Modica. La sua passione per il cioccolato è letteralmente esplosa nel 2010 quando ha partecipato e vinto il concorso Chocobarocco di Modica. Ha conosciuto il direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, Antonino Scivoletto ed ha iniziato a collaborare con lui creando varie opere di cioccolato. I suoi studi orientati alla scultura e all’incisione lo hanno aiutato a creare dei veri e propri “gioielli” di cioccolato, che gli hanno permesso di essere definito un promettente e talentuoso choco-scultore italiano. Antonio Licitra ha portato la sua esperienza come scultore all’Expo di Milano per il quale ha realizzato il volto di Foody, la sua mascotte. Quest’opera, che ha richiesto un lavoro di grande precisione, è stata eseguita lavorando un intero blocco di cioccolato, fino a farlo diventare una vera e propria scultura. Definisce il suo rapporto con il cioccolato come un rapporto di amore e odio. Amore perché ama modellare il cioccolato, essendo un prodotto che si presta ad essere lavorato facilmente, odio perché non ama particolarmente il suo sapore. E poi la città liburnica sarà invasa da laboratori, master-class, degustazioni di prelibatezze, praline di ogni genere.

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