Pola. Un salvagente per le imprese

«Supporti Pola 2020»: il Municipio mette a disposizione 2,5 milioni di kune a fondo perduto

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Pola. Un salvagente per le imprese

Mentre lo Stato ha finora adottato interventi di sostegno che non danno esattamente una visione di più lungo respiro per gli sviluppi dell’economia del Paese e l’azione del governo si è finora concentrata nel tentativo di ridurre appena in parte le conseguenze della pandemia di coronavirus sul sistema economico, la Città di Pola, nel suo piccolo, tenta il possibile con dei propri contributi. Lo fa mettendo in palio un importo di 2,5 milioni di kune – mai così tante – nell’ambito del programma “Supporti Pola 2020” (Potpore Pula 2020). E si tratta di una misura di contrasto all’impatto economico e di sostegno alle piccole e medie imprese del Polese, a favore del loro rilancio a fine emergenza, nonché del mantenimento dell’impiego. Le risorse messe in campo non rappresentano più dei prestiti a tassi d’interesse agevolati come quelli concessi in occasioni passate, ma costituiscono un intervento a fondo perduto, ossia senza obbligo di restituzione da parte dei futuri beneficiari. Tenendo presente l’obiettivo principale del cercare di evitare una crisi di liquidità e un conseguente fallimento delle imprese, i supporti sono finalizzati a ridurre soprattutto le spese di locazione e d’utenza, tuttavia integrano anche la partecipazione alle spese d’acquisto di disinfettanti e requisiti di tutela igienico-sanitaria per i quali la Città ha già assegnato un milione di kune.

Le aree di intervento
Le micro aree d’intervento cittadino si riferiscono alle nuove imprese, agli imprenditori con progetti di sviluppo da candidare ai fondi europei (copertura spese dei preparativi comprensivi della stesura delle documentazioni), al settore dell’occupazione, al sostenimento degli esami professionali, alla formazione dei dipendenti fino all’investimento nel progresso dei processi di produzione, mentre ulteriori assegnazioni verrebbero date in particolare al settore IT della tecnologia informatica o anche soltanto a titolo di misure anti-effetti negativi della pandemia. Le anzidette misure di contrasto diverrebbero un salvagente aggiuntivo per gli imprenditori che svolgono attività in locali d’esercizio in affitto da terzi, in maniera tale da equipararli alle imprese sistemate nei locali assegnati in affitto dalla città.

La disoccupazione giovanile
“Nonostante la crisi sanitaria e il lockdown che – come pubblicamente rilevato dal sindaco di Pola, Boris Miletić – hanno comportato perdite vistose per la cassa pubblica, la Città intende aiutare il settore degli affari e delle iniziative rivolte all’innovazione imprenditoriale cercando di salvare quanti più posti di lavoro. La disoccupazione giovanile è un problema fin troppo presente nell’attuale tessuto sociale. Grazie a una chiara strategia e a misure concrete e mirate, in Istria negli ultimi tre anni siamo riusciti a ridurre la disoccupazione in buona misura. E per tanto ci troviamo sempre sotto la media nazionale. Oltre a tanto non è un caso se l’Istria è una di quelle rare Regioni di Croazia che stanno registrando più immigrazioni che emigrazioni di giovani famiglie“.

Il sindaco Boris Miletić

Sostegni maggiorati
Il primo cittadino sottolinea che la possibilità di implementare nuovi valori nel settore dell’imprenditoria viene data mettendo in campo un finanziamento consistentemente maggiorato rispetto a prima: la commissione incaricata nel 2019 aveva accettato 129 richieste di assegnazione per un importo totale di 1,5 milioni di kune, mentre il supporto nel 2018 era stato di un solo milione di kune. L’input verrà ora dato in direzione delle imprese che devono ancora debuttare nel mondo degli affari (riduzione delle spese di registrazione e d’investimento iniziale), e che potranno fruire di un assegno di 15mila kune (prima 10mila). Sarà devoluto altrettanto alle ditte che preparano la propria candidatura per un progetto europeo. Assegni analoghi verranno staccati come premio alle imprese disposte ad assumere nuovo personale, maggiorati di differenti percentuali in caso di impiego di persone disabili. A titolo di aggiornamento e formazione professionale, necessari come sopravvivenza sul mercato della concorrenza, verranno concessi importi da 5mila kune. Per il rinnovo e l’acquisto di macchinari, strumenti di lavoro e attrezzature (soprattutto nel settore della produzione e servizi) l’assegno è stato lievitato da 25 a 30mila kune. Occhio di riguardo per l’IT, settore del futuro. Quest’anno gli importi crescono da 15 a 20mila kune a favore di coloro che si occupano di programmazione e software.
Andando a ritroso, fino a marzo, al momento dello scoppio della crisi epidemica, si ricorderà che la Città si era mossa per la prima volta con lo scopo di agevolare le imprese, con dilazioni e sospensioni dei pagamenti degli obblighi fiscali e moratorie sul versamento degli indennizzi, dei contributi comunali e delle quote d’affitto per i locali d’esercizio.

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