«Ivan de Zajc». Marin Blažević verso il secondo mandato

Il Comitato per la cultura della Città di Fiume dà luce verde all’unica candidatura pervenuta

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«Ivan de Zajc». Marin Blažević verso il secondo mandato

Il Comitato per la cultura della Città di Fiume, presieduto da Zvonimir Peranić, ha espresso parere positivo per la nomina dell’attuale sovrintendente del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”, Marin Blažević, al medesimo incarico per un ulteriore mandato (2021 – 2024). Il fiumano Marin Blažević, classe 1972, ricopre la funzione di sovrintendete dello “Zajc” dal 2017 e rimarrà in carica ancora per oltre un anno.
Il presidente del Consiglio teatrale, Nenad Šegvić, nel presentare ai consiglieri del Comitato la proposta di nomina di Blažević quale candidato più adatto a tenere le redini dell’ente teatrale fiumano, ha evidenziato come l’unica domanda pervenuta al Concorso per il posto di sovrintendente dello Zajc – pubblicato lo scorso 5 giugno –, è stata proprio quella dello stesso Blažević.
Secondo il Consiglio teatrale, il programma di Blažević per la direzione dello “Zajc” è artisticamente e organizzativamente molto valido, dettagliato, realistico, ma soprattutto fattibile in virtù delle attuali risorse finanziarie. Come evidenziato, durante la sua presentazione, quattro dei cinque membri del Consiglio teatrale hanno votato a favore del suo programma, mentre uno solo si è astenuto.

L’iter legislativo

La questione sarà in seguito discussa in sede di Consiglio cittadino, che si riunirà l’11 settembre, per procedere quindi con la nomina del nuovo-vecchio sovrintendente. Superata questa tappa, la nomina di Marin Blažević sarà sottoposta all’attenzione del ministro della Cultura, Nina Obuljen Koržinek, alla quale compete il diritto di convalidare o meno la nomina del sovrintendente. In ogni caso, la decisione dovrà essere presa entro 60 giorni, come richiesto dalla legge.

Nuovo mandato da gennaio 2021

In base a questo procedimento, il secondo mandato di Marin Blažević inizierebbe il 1º gennaio 2021. Il presidente del Comitato, Zvonimir Peranić, il quale ha lodato il programma artistico di Blažević, si è detto perplesso per l’inconsueto anticipo con il quale è stata avviata la procedura di nomina del sovrintendente, in quanto il suo mandato scade appena alla fine del 2020. Come spiegato da Peranić, la legge richiede che la procedura di nomina del nuovo sovrintendente venga avviata un anno prima della scadenza ufficiale del mandato in corso. Nel caso di Marin Blažević, ciò è avvenuto con un anticipo di un anno e mezzo. Una manovra ritenuta inusuale dal presidente del Comitato, nonostante sia essa in conformità con tutti i regolamenti. Peranić ha chiesto chiarimenti a Nenad Šegvić, presidente del Consiglio teatrale, relativi alla tempistica del Concorso, in quanto l’intero procedimento si è svolto nell’arco di soli 22 giorni. Si è chiesto, infatti, se il Consiglio avesse intenzionalmente limitato la partecipazione al Concorso di altri potenziali candidati che, considerato lo scadenziario imposto, avrebbero rinunciato a parteciparvi in quanto impossibilitati a realizzare un programma competitivo.
Šegvić, che per 10 anni è stato direttore del Dramma Croato, ha risposto che “la situazione è oggi talmente complicata e intricata che è quasi impossibile trovare una persona pronta ad assumersi la responsabilità di dirigere un ente culturale come lo ‘Zajc’. Le responsabilità sono tantissime, mentre i finanziamenti sono scarsi”, ha osservato Šegvić, aggiungendo che le sue osservazioni principali riguardano il Dramma Croato, che è il vero problema dello “Zajc”, e che, secondo lui, ci sarebbe la necessità di rimpolpare il gruppo di attori.

Non uno, ma sette teatri

“Il TNC fiumano dopo la Capitale europea della Cultura – non uno, ma sette teatri”, questo il titolo del programma che riguarda il periodo da gennaio 2021 a dicembre 2024 e che si articola su 92 pagine, in cui Marin Blažević descrive i contenuti, le attività e i piani finanziari da attuare nel secondo mandato. Il programma riguarda l’attività di tutte le compagnie del Teatro, ovvero Dramma Croato, Dramma Italiano, Opera e Balletto, a cui Blažević aggiunge il Teatro dei Giovani “Kamov”, l’Orchestra sinfonica e “Il Quinto Ensemble”, ancora sempre in fase di realizzazione. Sette sezioni che, secondo l’autore, fanno dello “Zajc” non soltanto un teatro, ma pure un Centro di arti sceniche.

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