Zona Monumenti. Dalla Città 600mila kune per la pulizia

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Zona Monumenti. Dalla Città 600mila kune per la pulizia

All’interno dell’ex zona militare Monumenti è facile scaricare rifiuti senza correre il rischio di venir colti in flagrante. E a pagare per l’inciviltà sono i cittadini-contribuenti. La Città di Pola ha pattuito un contratto con l’impresa “Metis”, per poter procedere con la rimozione dell’immondizia più ingombrante dalla zona recintata (fino a un certo punto), ma comunque accessibile anche se ancor sempre disastrata.
Per togliere di mezzo l’obbrobrio, si è dovuto attingere dalla cassa pubblica un importo di quasi 600mila kune (IVA inclusa). Il servizio era stato richiesto alla “Metis” lo scorso mese di marzo, quindi nuovamente in piena estate, specificatamente durante lo scorso luglio. Inutile chiedersi il perché di una cifra così elevata, quando la collezione realizzata dalla “Metis” dopo l’operazione d’imbonitura è del tutto esemplare e si misura in metri cubi di materiale edile di scarto proveniente da ristrutturazioni, oltre a numerosi altri cumuli di rifiuti consistenti in materiale plastico, ferroso e legnoso. Risultavano sparsi tra la vegetazione e tra le vecchie strutture edilizie un tempo in funzione militare, mucchi di immondizie accumulati illegalmente negli anni: pietre, terriccio, ghiaia, mattoni, tegole, cartone, imballaggi vari, oggetti di plastica, vecchi pneumatici, tronchi, rami e questo senza contare la preponderanza degli scarti più ingombranti. Finanziando la grossa opera di pulizia ambientale, l’amministrazione municipale tenta anche di dare l’esempio per mettere meglio in atto la cultura del riciclaggio e aprire le porte al nuovo sistema di raccolta e di smaltimento dei rifiuti in Città. Non da meno, si prosegue sulla strada della partecipazione ai programmi europei che finanziano progetti in grado di contribuire al mantenimento di un sistema di smaltimento dei rifiuti quanto più sostenibile per l’ambiente. A questo punto, dopo un’accurata ispezione, individuata l’entità e la tipologia dei rifiuti ed effettuato il loro asporto, la zona Monumenti risulta quasi presentabile.
Un dubbio però sorge spontaneo: fino a quando la Città di Pola dovrà spendere il denaro dei propri contribuenti per porre rimedio alle deleterie conseguenze derivanti dall’altrui incuria?
A imitare il modello europeo in ogni sua sfaccettatura, quello dell’indagine e della denuncia contro imprese e singoli che hanno commesso il reato di deposito illecito e incontrollato costruendo una propria discarica non autorizzata, comunque non si riesce.

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