Visualia, ritorno coi fiocchi

Dopo due anni di pausa a causa della pandemia da coronavirus, il Festival della luce, che si conclude questa sera, è tornato in grande spolvero per la gioia di grandi e soprattutto piccini. Le installazioni in Riva e nelle acque del porto sono state la grande sorpresa dell’edizione 2022

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Visualia, ritorno coi fiocchi
Fiori di loto galleggianti nel porto. Foto: DARIA DEGHENGHI

E luce fu. Calata la notte, Pola si è accesa di splendida luce colorata che ha dato vita ad animazioni strepitose sulle facciate dei palazzi storici, dei monumenti romani, dei giardini pubblici e sullo specchio d’acqua nel porto di Pola. Una meraviglia. Dopo due anni di pausa per Covid, è tornata Visualia, la rassegna della luce, dei videomapping, dell’arte di strada. Uno sposalizio tra fasci di luce e fisionomie urbane che torna ad affascinare il pubblico ogni volta da capo. L’altra sera, in piazza Port’Aurea, una cerimonia inaugurale tagliata a misura di bambino. Nel pubblico soprattutto famiglie con bambini piccoli al seguito. Una specie di circo urbano con qualche Volt e qualche decibel in più. Il patron di Visualia, Marko Bolković, si è rivolto agli spettatori per dire che due anni di pausa ci hanno privato di tanta bellezza e augurare a tutti buon divertimento. E divertimento è stato. A un certo punto tra gli astanti hanno fatto la loro comparsa i tre Giant Babies, un gruppo spagnolo di artisti di strada in tuta da bebè con le teste luminescenti e colorate, impegnati in una performance che ha entusiasmato tutti: dai più piccoli ai più anziani. Le tre guide… illuminate hanno poi guidato gli spettatori lungo l’itinerario principale della rassegna, dall’Arco dei Sergi al Foro, ballando a ritmo di musica elettronica e animando i partecipanti strada facendo. In piazza Foro un nuovo tripudio di luci e animazioni: i fari e i proiettori puntati contro tutti i palazzi della storica piazza romana, il Tempio d’Augusto rivestito di colore, la palazzina municipale mappata, l’assessorato dell’edilizia tutto addobbato come un albero di Natale e così gli altri edifici dell’agorà polese. Un sogno.

Il dio della pioggia è stato benevolo e non ha lasciato cadere una sola goccia d’acqua. Ma essendo le previsioni per l’indomani pessime, i promotori hanno pensato di condensare in una sola serata tutti gli spettacoli in programma per ieri e oggi. Il risultato? Troppe proiezioni per una sola volta, ma siccome si è trattato di un’emergenza, non poteva andare diversamente. E poi, tra il “troppo” e il “poco” spettacolo è il caso di preferire il “troppo”, tanto più che i due anni di pandemia ci hanno insegnato come si presenta un mondo che dorme. Così in piazza Foro abbiamo ammirato le proiezioni “Nucleus” di Fényszóró Visual, i mapping “Memory of Time” di Dario de Catargi, “Immersive Defence” di Kurbas Production “Techno Kids” di Undertoon ft. Visualia Group (Croazia), “Pegasus” di Cia Majareta, “Phaneron Trilogy” di Jean Sambolec e “Inner Light” di V.P.M. Per la paura della pioggia è saltato anche l’appuntamento per i bambini in Parco Tito, che si vedrà di posticipare a questa sera, pioggia permettendo. In compenso si sono viste installazioni luminose molto attraenti nei parchi Città di Graz e Re Petar Krešimir IV, in via Carrara, in piazza San Tommaso (col campanile del Duomo tutto tappezzato di teschi animati), sul Castello veneziano e in Riva. Le installazioni della Riva sono state la grande sorpresa dell’edizione 2022. Fiori di loto giganti galleggianti sullo specchio di mare tra il Molo Fiume e la banchina in costruzione verso la stazione dei treni, con altre installazioni sulla a terra e musiche ambientali molto rilassanti hanno catturato l’attenzione di pochi buongustai mentre sono stati snobbati dal grande pubblico forse solo per una questione di perifericità: generalmente l’itinerario tradizionale di Visualia è circolare e scorre ai piedi del Colle Castello. La sua estensione alla parte settentrionale del porto di Pola, in direzione della Stazione ferroviaria, è stata un’innovazione, certamente, che il pubblico non ha ancora imparato ad apprezzare. Poco male, c’è tempo ancora questa sera per recuperare.

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