Via Kandler e San Teodoro. Quando il vecchio rovina il nuovo

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Via Kandler e San Teodoro. Quando il vecchio rovina il nuovo

È passato esattamente un anno da quando l’hanno inaugurata con la pompa che si addice alle celebrazioni della Giornata della Città. Ma qua si lavora ancora, e a tutto gas. Non senza risultati, è vero, eppure per un giudizio veramente positivo all’esame finale, bisognerebbe andare molto oltre… Eccola via san Teodoro, prima il vicolo più scadente di Pola e oggi la bella strada in salita che ammiriamo, lastricata a regola d’arte e frequentata con soddisfazione. Per concludere l’opera l’assessorato all’Edilizia ha acquistato diversi elementi d’arredo urbano che completano il quadro perché si abbinano bene con le tinte del lastricato e della scalinata. Si tratta soprattutto di fioriere e panchine rettangolari in calcestruzzo “finto marmo” con qualche aggiunta secondo l’occorrenza: la rastrelliera per le biciclette, i dissuasori, l’armadio elettrico, altre fioriere verticali eccetera.
San Teodoro panorama mare
All’imbocco di via San Teodoro dal lato Kandler, le maestranze della Nettezza urbana stanno estraendo a colpi di motosega e scure le profonde radici dell’ultimo leccio che non è sopravvissuto all’opera di riqualifica. Gli subentrerà un albero di magnolia già adulto e molto attraente che, se non regala una gran ombra, almeno in bellezza e profumazione dei fiori non ha pari.
Nella stessa via Kandler sono spuntati nel giro di pochi giorni anche questi monoblocchi con panchina, armadio elettrico, rastrelliera e fioriera verticale che oltre ad avere la funzionalità dell’arredo urbano servono pure a bloccare il traffico, visto che in questo preciso tratto di via Kandler inizia la zona pedonale del centro storico che continua fino al Duomo, il Foro e l’Arco dei Sergi. Il monoblocco avrà anche una sua transenna elettrica che si potrà sollevare soltanto in casi specifici come gli approvvigionamenti, gli interventi dei vigili del fuoco, il passaggio delle autoambulanze eccetera. Panchine e fioriere a volontà anche lungo tutto l’estensione di via San Teodoro, compreso il suo sbocco in Riva, il tratto dei bar e dei ristoranti, che ora con l’arredo urbano si presenta ancora più attraente e comodo, come un salotto signorile a cielo aperto.
Fin qui il lato buono del quartiere. Il lato brutto dà ancora nell’occhio e non rende onore ai lavori sin qui sostenuti. Si tratta del retrobottega dei negozi di via Kandler eternamente in via di restauro, con la lentezza di chi non conclude mai un bel niente. I negozi sono di quelli che aprono soltanto in concomitanza con la stagione turistica, e d’inverno restano chiusi. Dallo scorso anno ci hanno fatto la cortesia di rifargli le facciate, quelle che danno su via Kandler, ma il retro è rimasto così come mostra la foto che pubblichiamo. E dire che questa sarebbe dovuta essere la piazzetta che avrebbe fatto da anticamera “regale” al nuovo Museo dell’Extravergine aperto l’anno scorso in aprile. È proprio un bel vedere, non c’è che dire… Con quel rudere dell’ex maglificio senza porte e finestre tra l’altro, il panorama non fa che peggiorare. Peccato. Via San Teodoro è proprio bellina, ma con questo circondario che non le reca alcun vantaggio, la cartolina che mandiamo in giro per il mondo ne esce piuttosto sfigurata.

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