In attesa della ricostruzione del sistema fognario nella città vecchia, l’azienda municipalizzata che si occupa di manutenzione della rete di drenaggio urbano compie una nuova operazione di spurgo della condotta (galleria) che costituisce uno dei punti nevralgici del vecchio sistema fognario urbano: il canale Pragrande. L’operazione di spurgo è iniziata ieri e si concluderà – condizioni meteorologiche permettendo – il primo marzo. In questo lasso di tempo, nelle ore notturne (dalle 21 all’alba) uomini e mezzi della municipalizzata Pragrande, coadiuvati da uomini e mezzi di ditte appaltatrici specializzate, subacquei compresi, setacceranno una porzione di canale lunga 170 metri in via Flacio, pressappoco all’altezza dell’edificio postale (incrocio con via dell’Arsenale). Nelle ore notturne entrerà in vigore un divieto di circolazione parziale, per cui s’invitano gli automobilisti a osservare scrupolosamente le insegne stradali provvisorie.
Il canale Pragrande, oltre a essere una delle colonne portanti dell’antiquato sistema di drenaggio urbano polese, è anche uno dei suoi anelli più deboli. La sua costruzione risale ai tempi dell’Impero asburgico e del maggiore risveglio urbanistico, politico, economico e sociale di Pola. Inizialmente era stato progettato e costruito come canale di drenaggio per sole acque meteoriche, e precisamente come strumento di protezione contro gli allagamenti nella parte bassa della città. Suo malgrado, del canale hanno cominciato a fare cattivo uso le abitazioni in costruzione nei decenni successivi, aggiungendovi scarichi, all’epoca abusivi, per liquami fognari in costante aumento. Anche oggi la galleria raccoglie sia le acque meteoriche dal versante di Pragrande che i reflui domestici di una porzione significativa del centrocittà che gravita intorno al Teatro Popolare Istriano e alla Casa delle Forze armate. Si tratta di fatto di una condotta di tipo misto, che unisce in un unico corso sia le acque bianche (piovane) che quelle nere (fecali, industriali eccetera).