Un’esplosione disastrosa squarciò la spiaggia di Vergarolla quel pomeriggio di domenica del 18 agosto 1946: 64 le vittime identificate e sepolte; di quelle, invece, che finirono in brandelli, non è stato possibile determinare né il numero né l’identità. La tragedia costrinse la popolazione italiana di Pola alla resa incondizionata: la sciagura immane dell’esplosione si estese alla sciagura ben peggiore dell’esodo degli italiani in massa, che in pochi mesi svuotò Pola delle sue genti e la privò di anima.
Ricordando Vergarolla si ricorda la sofferenza delle vittime e dei familiari, ma anche la tragedia di un popolo. A 72 anni dalla strage, Pola tornerà a stringersi in semicerchio intorno al cippo commemorativo nel piccolo Parco delle Vittime di Vergarolla adiacente al Duomo di Pola.
La cerimonia della deposizione di corone di fiori è organizzata dall’associazione Libero Comune di Pola in Esilio congiuntamente alla Comunità degli Italiani di Pola, che negli ultimi anni hanno ritrovato la serenità di poter rendere omaggio alla tragedia senza screzi. La cerimonia al cippo sarà preceduta dalla Messa di suffragio che sarà officiata in lingua italiana da monsignor Desiderio Staver (inizio alle 11.30) con la partecipazione della corale mista della società “Lino Mariani”. Alla Messa e alla cerimonia della deposizione di corone di fiori prenderanno parte soci e attivisti delle due associazioni promotrici nonché autorità e ospiti tra cui i vertici dell’Unione Italiana e della rappresentanza diplomatica italiana in Croazia.
Anche la Città di Pola e l’Associazione dei combattenti e degli antifascisti di Pola onoreranno le vittime di Vergarolla, ma lo faranno nel corso di una cerimonia a sé stante, di prima mattina: le due delegazioni, si presenteranno al cippo recando in omaggio corone di fiori sabato mattina alle ore 9,30. (dd)